Luca Livio’s Post

Nei giorni scorsi si è tenuta una riunione della Sezione Nobilitazione e Tessile Tecnico di Unione Industriale Biellese. Durante l'incontro, sono stati discussi temi cruciali per il settore, con particolare attenzione al Comitato Tecnico SMI e al Tavolo Sostenibilità e Ambiente. Il Comitato Tecnico SMI è strutturato in sette gruppi di lavoro, ciascuno dedicato a specifiche aree tematiche. Questi gruppi giocano un ruolo chiave nel monitorare e influenzare le normative europee che possono avere un impatto significativo sulle nostre imprese locali. La partecipazione attiva degli imprenditori dell'Unione Industriale Biellese è fondamentale: solo così possiamo garantire che le nostre esigenze siano ascoltate e che le proposte regionali trovino spazio nei tavoli di lavoro europei. Dall'altra parte, il Tavolo Sostenibilità e Ambiente si dedica a intercettare e analizzare gli sviluppi normativi sia a livello europeo che nazionale. Il suo obiettivo principale è valutare l'impatto delle normative sulle nostre attività produttive e coordinare le proposte da portare all'attenzione delle istituzioni. Con una lunga storia di supporto alle imprese su questioni ambientali, questo tavolo ha recentemente ampliato il suo focus alla sostenibilità, un tema sempre più centrale nelle nostre strategie aziendali. "La filiera del comparto Biella, unica in Europa, ha l'opportunità di rafforzare la sua rilevanza nel tessile di alta moda. Essere parte del comitato tecnico SMI è quindi cruciale - ha commentato Maurizio Mancini, Presidente della Sezione - Inoltre, le normative europee sulla sostenibilità, sempre più stringenti, puntano a ridurre l'impatto ambientale e promuovere pratiche sostenibili. Questo contesto normativo presenta sfide e opportunità: le aziende che si adatteranno e integreranno rapidamente le nuove disposizioni nei loro modelli di business potranno non solo evitare sanzioni, ma anche ottenere un vantaggio competitivo nel mercato globale". Considerata la rilevanza di questi temi, invitiamo tutte le aziende associate a partecipare attivamente. La vostra voce è fondamentale per costruire un futuro sostenibile e prospero per il nostro settore. Non lasciatevi sfuggire l'opportunità di fare la differenza! Scopri di più: https://lnkd.in/dXzz3fxw Seguici: https://lnkd.in/edFMg7hW #UnioneIndustrialeBiellese #SezioneNobilitazioneTessileTecnico #Sostenibilità #Ambiente #NormativeEuropee #ImpreseLocali #SviluppoSostenibile #Innovazione #ComitatoTecnicoSMI #PartecipazioneAttiva

Iniziamo la settimana con qualche fonte tratta dalla nostra consueta rassegna stampa. Ieri, nell’inserto domenicale de Il Sole 24 Ore, Adriana Castagnoli ha recensito The Trade Weapon, di Ken Heydon. Estremamente attuale: tra pratiche anti-dumping e “militarizzazione” degli scambi commerciali. La “militarizzazione” del commercio internazionale e l’indebolimento progressivo (o temuto) delle organizzazione multilaterali (tipo WTO) sono al centro anche dell’articolo di Ferruccio De Bortoli, dal titolo Commercio e geopolitica, apparso lo scorso lunedì sul Corriere Economia. La scorsa settimana sono occorsi i primi vent’anni dalla fondazione del Club delle imprese per la cultura di Confindustria. Alessandro Laterza ne ha ricordato la genesi in un’intervista pubblicata giovedì 21 novembre dall’edizione barese del quotidiano La Repubblica. -1,7% di export dalla Germania alla Cina, secondo gli ultimi dati ufficiali commentati da Lorenzo Borga per Ispi online, nell’articolo Germania-Cina: l’interscambio cambia marcia. Si va verso il Global Plastic Treaty, promosso dall’Onu. Questa settimana a Busan i negoziati conclusivi. Per un comparto che vale 712 miliardi di dollari (Global Plastic Market Size 2023-2033). Buona lettura.

Dall’1 gennaio 2025 è in arrivo, anche per il settore del tessile, la responsabilità estesa del produttore, nota anche con la sigla EPR. Le imprese italiane sono pronte? Per rappresentare le esigenze dei diversi stakeholder, Erion Texitiles ha organizzato un webinar gratuito, giovedì 26 settembre dalle ore 15.30 #tessile #responsabilitàestesadelproduttore

Save the date! Partecipa al webinar “Dress code sostenibilità: i driver di cambiamento per il tessile italiano”, 18 giugno 2024, ore 11.30, online. Il webinar promosso da ALTIS Advisory presenterà i risultati del report di ricerca che analizza oltre 500 aziende del tessile B2B offrendo una panoramica sugli approcci più diffusi in ambito ESG e sulle sfide da cogliere. I risultati del report saranno commentati da alcuni dei protagonisti del tessile italiano, che presenteranno la loro esperienza e la loro visione sul tema. Stefano Bernasconi, Amministratore Delegato del Gruppo Clerici Tessuto Pierluigi Biondi, Amministratore Unico di Lariotex Mauro Chezzi, Responsabile coordinamento del Consorzio Retex.Green Con Stella Gubelli, AD, ALTIS Advisory Valentina Bramanti, Responsabile Strategia e Reporting di Sostenibilità, ALTIS Advisory Jacopo Bassi, Senior Manager ALTIS Advisory Partecipazione gratuita previa registrazione 👉 https://bit.ly/3wOEpUN #ALTISadvisory #ESG #SuccessoSostenibile #Sostenibilità

SAVE THE DATE! Martedì 18 giugno webinar di presentazione del report "Dress code sostenibilità: i driver di cambiamento per il tessile italiano" di Altis Advisory, un'approfondita analisi delle dinamiche delle aziende B2B italiane rispetto alla transizione ecologica. Economia Circolare, Cambiamenti Climatici, presidio della Catena di Fornitura in ambito ESG i temi principali.

Abbiamo condotto una ricerca che ha coinvolto oltre 500 aziende del settore tessile B2B: iscriviti gratuitamente al webinar per conoscerne i risultati e scoprire insieme gli approcci ESG più innovativi e le sfide emergenti nel panorama tessile italiano. I dati del report saranno esaminati da figure chiave dell’industria tessile, che condivideranno le loro preziose esperienze e visioni.

🧵🪡 Un tema molto delicato ➕una bella ricerca 🟰un’importante occasione di ascolto e confronto! ALTIS Advisory #ALTISadvisory #ESG #SuccessoSostenibile #Sostenibilità #ricerca #tessile

A parole la condanniamo, nei fatti la usiamo sempre più. La plastica sta diventando un campo di battaglia in cui l'industria europea rischia una nuova sconfitta, soprattutto se a calare è la produzione di quella riciclata, che invece sarebbe bene proteggere e incentivare. L'eccellente articolo di Giorgio Barbieri per il nostro settimanale Nord Est Economia, qui sul nuovo sito Il Nord Est. Tutta da leggere anche l'intervista a Michele Petrone amministratore delegato di Aliplast S.p.A., che sta effettuando ingenti investimenti proprio nella plastica rigenerata ma che avverte: "La verità è che in Europa potremmo rimanere soffocati da leggi e regolamenti mentre assistiamo ad un import sempre più significativo con il rischio della perdita di un’importante quota di capacità e impianti". Qui il testo: https://lnkd.in/dA7SEaxP https://lnkd.in/dEhqH6i4

🌍♻️ L'Europa in prima linea contro il colonialismo dei rifiuti tessili La recente normativa europea mira a contrastare le esportazioni incontrollate di rifiuti tessili verso i paesi in via di sviluppo, incentivando una gestione più sostenibile e circolare delle risorse. Questa regolamentazione avrà un impatto significativo per il distretto tessile di Prato, dove il tessile rappresenta circa l'80% delle aziende. Questa iniziativa rappresenta un'opportunità per tutto il settore di adottare pratiche più responsabili, contribuendo così a una moda più etica e rispettosa dell'ambiente. Il cambiamento è necessario per garantire un futuro più sostenibile per l'industria tessile europea. 🔗 Leggi l'articolo completo https://lnkd.in/gW8asvCC #Sostenibilità #EconomiaCircolare #DistrettoTessile #Prato #ModaResponsabile #GreenEconomy #NormativeEuropee

TESSILE: SIAMO SEMPRE SOTTO ATTACCO, The Committees for Risk Assessment (RAC) and for Socio-Economic Analysis (SEAC) hanno inoltre annunciato i settori che valuteranno nelle prossime riunioni. A settembre, si concentreranno su: Tessili, tappezzeria, pelle, abbigliamento, tappeti (TULAC); Materiali e imballaggi a contatto con gli alimenti; Petrolio e estrazione mineraria. C’è da scommettere che non prenderanno posizione sui miliardi di articoli tessili in entrata nel mercato UE, ma metteranno ancora assurdi paletti sulle produzioni della nostra filiera UE.