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Nel suo saggio "Hackers and Painters", Paul Graham esplora le affinità tra programmatori e pittori, evidenziando come entrambi siano creatori che trasformano idee in realtà tangibili. Graham sottolinea che, sebbene la programmazione sia spesso percepita come un'attività tecnica e metodica, essa richiede un alto grado di creatività e intuizione, analogamente alla pittura. Entrambi i campi richiedono una profonda comprensione degli strumenti e delle tecniche, ma anche la capacità di innovare e vedere oltre le convenzioni esistenti. Questa prospettiva invita a riconoscere il valore artistico della programmazione e a promuovere un approccio più creativo nello sviluppo software. Un parallelo illuminante può essere tracciato con il Rinascimento fiorentino, un'epoca in cui arte e scienza si fusero per dare vita a opere di straordinaria bellezza e innovazione. Artisti come Leonardo da Vinci e Michelangelo non erano solo pittori e scultori, ma anche ingegneri, inventori e studiosi delle scienze naturali. La loro capacità di combinare competenze tecniche con una visione artistica ha portato a creazioni che hanno rivoluzionato il mondo dell'arte e della conoscenza. Allo stesso modo, i programmatori moderni possono essere visti come gli artisti del nostro tempo, utilizzando il codice come mezzo per esprimere idee innovative e creare soluzioni che plasmano la nostra realtà digitale. Come gli artisti del Rinascimento, i programmatori devono padroneggiare gli strumenti tecnici a loro disposizione, ma anche coltivare una mentalità creativa che permetta loro di vedere oltre le limitazioni attuali e immaginare nuove possibilità. Questo parallelismo sottolinea l'importanza di un approccio interdisciplinare, dove la creatività e la tecnica si integrano per spingere i confini dell'innovazione. Riconoscere il valore artistico della programmazione non solo eleva la percezione di questa disciplina, ma incoraggia anche una cultura che valorizza l'originalità e la visione, elementi fondamentali per il progresso tecnologico e culturale. In Guilds42 utilizziamo questo modello per abilitare tutti (a partire dai giovani) ad imparare le nuove arti e a metterle in pratica. Lo facciamo succedere anche nella scuola di tua figlia? È gratis per sempre per tutti. Siamo accreditati al MIUR ma non tutte le scuole ci conoscono ancora. Ci aiuti a farlo succedere anche nel tuo territorio? Colla! Collaborative Innovation Business Angel Club Network Italia Per approfondire https://lnkd.in/ehscV2SQ
Condivido concettualmente il pensiero, con la distinzione che l’artista dona un’estetica (la sua) ai fruitori, mentre il programmatore cerca di piacere al suo pubblico o si affida a un designer. Hanno anche in comune che fanno parte entrambi di meccanismi in team per raggiungere il risultato. Giro il post ad una mia amica maestra di scuola, vediamo.. 🤞🌹
Sempre sostenuto che la programmazione sia un'attività molto creativa 🙂
Da leggere!
Runner, founder & CEO @ Buzztech | Data analysis, Social Media Listening
1wConsiglio anche Geek sublime, writing fiction, coding software di Vikram Chandra, un testo del 2013 che associa sviluppo e scrittura.