Iran - alcuni suggerimenti prima di affrontare il mercato! - PARTE 1
Il mercato Iraniano a dire di molte fonti (economisti, media, governi) parebbe essere un mercato dove si possono fare fortune, in particolare per un periodo di crisi internazionale.
Per personale esperienza, l'Iran e' oggi allo stato iniziale dove la Cina era 30 anni fa.
Tutti voglio andarci per fare fortuna, tutti vogliono esserci, ma pochi sanno come muoversi.
Come in Cina, oggi in Iran molte societa' vendono fumo e poca concretezza. Sono tanti gli impedimenti burocratici (ancora lontano e' il concetto del libero mercato e della reciprocita' tra le banche e le istituzioni governative). Non vi sono progetti sostenuti da studi di fattibilita' o Buiness Plan, ma solo tante parole. "potete spendere un mese in questo paese e quello che di certo portate a casa e' un fumi di parole".
Il solo pensiero di dover essere rappresentato in Iran, significa investire decine di migliaia di euro. Con quale certezza? Si sa che nel business vi e' sempre del rischio, ma esso va calcolato. Tale logica in questo mercato viene a meno.
Chi spesso rappresenta aziende straniere non lo fa allo scopo comune di introdurre l'azienda ed i suoi prodotti, ma di avere nel suo cestino un'altra realta' che crea credibilita'. Cosa porta questo all'azienda straniera? Nulla, se non costi e perdita di tempo.
Le statistiche parlano chiaro. neppure una azienda straniera su dieci che intraprende un rapporto commerciale in tale paese porta a buon fine un solo accordo/fornitura.
Chi lo fa, non ha la certezza della continuita'.
Nel PARTE 2 di questo articolo parleremo nello specifico dei "tranelli", "freni" ed "impedimenti" che spesso societa' di consulenza locali creano o evitano di colmare al fine di assicurarsi comunque di stare dalla parte dei bottoni e di ottenere benefici anche da risultati negativi che un'azienda straniera ha dalle loro prestazioni.
Sogema Group Team