Le cellule tumorali, per sostenere il loro ritmo di crescita, sono in uno stato di stress elevato: stimolando ulteriormente questo stress vengono indotte a rilasciare dei materiali, chiamati peptidi immunogenici. Questi peptidi possono essere studiati e usati per addestrare il sistema immunitario a riconoscere tipi specifici di tumori. Il team del laboratorio di Immunologia Mucosale e Microbiota diretto dalla Prof.ssa Maria Rescigno ha già identificato i peptidi che possono garantire la risposta immunitaria contro il melanoma e la stessa strategia è ora applicata al sarcoma epitelioide, una forma aggressiva di cancro che colpisce i tessuti molli e che risponde in modo ridotto alle terapie oggi disponibili. Al momento, ricercatrici e ricercatori hanno confermato la presenza di materiale peptidico rilasciato dal sarcoma epitelioide e lo stanno studiando per identificare la sua composizione. Questa caratterizzazione è necessaria per la creazione di un vaccino antitumorale universale per i sarcomi dei tessuti molli. #tumori #sarcomi #vaccini #Ricerca
Fondazione Humanitas per la Ricerca
Raccolta fondi
Rozzano, Lombardia 3.333 follower
Guardiamo più avanti per la salute di tutti. I nostri Ricercatori lavorano ogni giorno per cure sempre più innovative.
Chi siamo
Fondazione Humanitas per la Ricerca è un ente non-profit, impegnato nello studio e nella cura di malattie come tumori, infarto, ictus, patologie autoimmuni, neurologiche e osteoarticolari. Nella sua dimensione internazionale, contribuisce a formare giovani ricercatori provenienti da tutto il mondo. Cosa fa Fondazione Humanitas per la Ricerca Gli studi, realizzati in stretta collaborazione con l’ospedale Humanitas di Rozzano e con tutte le altre strutture del Gruppo Humanitas (presenti anche a Milano, Bergamo, Castellanza, Torino, Catania), sono finalizzati a trasferire in tempi brevi al letto del paziente i risultati della ricerca stessa grazie allo scambio continuo di informazioni fra laboratorio e attività clinica. Ed è proprio per i pazienti che Fondazione Humanitas per la Ricerca sostiene gli oltre 300 ricercatori che insieme ai 600 medici degli ospedali sono alla continua ricerca di nuove cure e utilizzano tecnologie avanzate che vanno dalla genetica all’imaging molecolare. Fondazione Humanitas per la Ricerca lavora in rete con centri di eccellenza come la New York University, l’Università di Lovanio, il Centro di Biotecnologie di Madrid, la Queen Mary School of Medicine di Londra e l’Istituto Pasteur di Parigi.
- Sito Web
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https://www.fondazionehumanitasricerca.it/
Link esterno per Fondazione Humanitas per la Ricerca
- Settore
- Raccolta fondi
- Dimensioni dell’azienda
- 1001 - 5000 dipendenti
- Sede principale
- Rozzano, Lombardia
- Tipo
- Non profit
- Settori di competenza
- sanità, ricerca scientifica e salute
Località
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Principale
Via Manzoni, 113
Rozzano, Lombardia 20089, IT
Dipendenti presso Fondazione Humanitas per la Ricerca
Aggiornamenti
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Questo progetto, guidato dalla ricercatrice Dott.ssa Giuliana Fossati, parte del Neuro Center diretto dalla Prof.ssa Michela Matteoli, in collaborazione con la Dott.ssa Elisabetta Menna (Istituto Neuroscienze-C.N.R.), ha l’obiettivo di studiare l’impatto di un’attivazione immunitaria sullo sviluppo del cervello in fase prenatale. Cosa significa? Ricercatrici e ricercatori hanno studiato il ruolo di una proteina molto nota agli scienziati, #Pentraxina 3 in un contesto che non era ancora stato indagato: la formazione delle connessioni tra neuroni (le sinapsi) nel nascituro, quando la madre ha subito una grave infezione in gravidanza. Scoprire cosa succede al cervello della prole in caso di attivazione immunitaria prenatale è importante per diverse ragioni. Innanzitutto, ci consente di approfondire la comprensione della possibile relazione tra gravi infezioni materne e il rischio di disturbi del neurosviluppo nei figli, contribuendo anche alla ricerca su condizioni come l'autismo e i disturbi dell’apprendimento. Secondo, può aiutarci a capire meglio quale sia il ruolo del sistema immunitario nello sviluppo del cervello. Scopri di più: https://lnkd.in/dT5hY6Dn #neurosviluppo #sistemaimmunitario #cervello
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I più recenti risultati di questo studio, condotto dal dottor Sergio Marchini e da Maurizio D'Incalci, professore di farmacologia e responsabile del laboratorio di Farmacologia Antitumorale in Humanitas Research Hospital, sono stati pubblicati sulla rivista Science Translational Medicine. L’analisi del DNA estratto dai tessuti prelevati dai tamponi del Pap test, l’esame comunemente usato per lo screening del papilloma virus e per la diagnosi precoce del carcinoma della cervice uterina, permette di identificare la presenza del tumore ovarico fino a 9 anni in anticipo rispetto alle prime manifestazioni della malattia. Si tratta di una scoperta importante perché il tumore dell’ovaio è molto difficile da diagnosticare in fase precoce. I suoi sintomi si manifestano tardivamente e la tempestività della diagnosi è fondamentale per una prognosi favorevole. La sopravvivenza a 5 anni, infatti, varia dal 30% per i tumori diagnosticati al III stadio a oltre il 90% per i tumori identificati al I stadio (nella fase iniziale di sviluppo). #tumoreovarico #cancro #salutealfemminile
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Aggiungere il cloruro di sodio, del semplice sale da cucina, alle cellule T prelevate dal sangue periferico per le terapie personalizzate contro il cancro, migliorerebbe in modo significativo la loro attività antitumorale. Ricercatrici e ricercatori, in particolare, hanno dimostrato che questo trattamento preparatorio previene, dopo il trapianto in modelli preclinici, l’esaurimento dei linfociti, un meccanismo a cui vanno normalmente incontro alcune popolazioni di cellule immunitarie e che le rende inattive. Questo nuovo studio pubblicato su Nature Immunology è stato condotto da Enrico Lugli, Group Leader presso Humanitas Research Hospital e vincitore del premio STAR Lloyd J. Old del Cancer Research Institute (CRI). Si tratta di un risultato significativo perché apre la strada a una strategia di attivazione delle cellule T economica e sostenibile. Responsabile di questo sorprendente risultato, probabilmente, è uno dei due ioni che compongono il sale: il sodio (Na). #immunoterapia #cancro
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Una giornata dedicata alla Ricerca sul tumore al pancreas: il 21 novembre ci siamo trovati con medici, ricercatori, pazienti e sostenitori per un evento speciale, dedicato al confronto, alla condivisione e alla fiducia nella Ricerca e nel progresso medico-scientifico. I ricercatori Francesco De Gaetano, Giovanni Capretti, Sara Lovisa, Riccardo Levi e Maria Terrin, hanno illustrato gli studi in corso e per raccontare l’importanza dell’approccio multidisciplinare, dimostrando che il progresso non è mai il risultato di uno sforzo individuale, ma della sinergia tra competenze diverse. A chiusura dell’evento si è svolto il tradizionale interramento dei bulbi di tulipani nel giardino dell’istituto. Così come questi fiori, anche la Ricerca richiede dedizione e pazienza per poter fiorire. Grazie a tutti i partecipanti, ai medici e ai Ricercatori per questa importante giornata trascorsa insieme. Per maggiori informazioni e per sostenere la Ricerca sul tumore al pancreas: https://lnkd.in/dYGu2Ycj
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𝐈𝐥 𝐫𝐞𝐠𝐚𝐥𝐨 𝐝𝐢 𝐨𝐠𝐠𝐢, 𝐮𝐧 𝐫𝐢𝐬𝐮𝐥𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐑𝐢𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐭𝐢𝐜𝐚: le anomalie nelle sequenze di DNA possono avere effetti patologici diversi a seconda del loro posizionamento nella cromatina, l’organizzazione in 3 dimensioni assunta dal nostro genoma nelle cellule. Questa scoperta apre le porte a diagnosi più accurate e trattamenti personalizzati per chi è affetto da patologie rare. Questa ricerca si concentra sul gene GPR101, che è collegato a una rara forma di gigantismo ipofisario: i ricercatori hanno scoperto che non tutte le duplicazioni (porzioni di DNA ripetute due volte per errore) portano agli stessi effetti. I risultati gettano nuova luce sul ruolo della struttura tridimensionale del DNA nell'espressione delle malattie. Lo studio, pubblicato su Genome Medicine e guidato dal Dott. Giampaolo Trivellin, Coordinatore della Ricerca in neuroendocrinologia presso il Laboratorio di endocrinologia traslazionale, è stato realizzato in collaborazione con i ricercatori Martin Franke del Centro andaluso per la biologia dello sviluppo (CABD) CSIC-UPO-JA di Siviglia e Adrian Daly del Centro ospedaliero universitario di Liegi (Endo-ERN - European Reference Network), grazie al supporto di Fondazione Telethon e Fondazione Humanitas per la Ricerca. #HumanitasResearch #malattierare #innovazionescientifica
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Le statistiche del 2023 parlano chiaro: 395.000 nuove diagnosi di tumore in Italia ci ricordano quanto sia urgente continuare a investire nella ricerca #oncologica. Fondazione Humanitas per la Ricerca risponde a questa sfida con un forte impegno. Stiamo sviluppando nuovi approcci diagnostici e terapeutici per combattere il #cancro, basandoci su studi che coinvolgono migliaia di pazienti e su collaborazioni di profilo internazionali. Scopri di più qui: https://lnkd.in/dsqgTfEY #ricercascientifica #bilancioFHR2023
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Grazie a tutti coloro che hanno partecipato all’evento “Purple Day: la Ricerca cresce se coltivata con cura”, organizzato da Fondazione Humanitas per la Ricerca in occasione della Giornata Mondiale del Tumore al Pancreas, il 21 novembre. Al centro dell’evento, gli interventi di cinque giovani ricercatori, Ing. Francesco De Gaetano, Dott. Giovanni Capretti, Dott.ssa Sara Lovisa, Ing. Riccardo Levi e Dott.ssa Maria Terrin, che hanno illustrato i più recenti studi Humanitas Research Hospital dedicati al tumore del pancreas, tra le neoplasie più insidiose da diagnosticare e da trattare. Tutti i progetti hanno raccontato l’importanza dell'approccio multidisciplinare, dimostrando che il progresso non è mai il risultato di uno sforzo individuale, ma della sinergia tra competenze diverse. Per Humanitas la Ricerca è una sfida collettiva e non una competizione: ogni passo avanti può fare la differenza per salvare vite. A chiusura dell’evento c’è stato un momento simbolico molto emozionante: l’interramento dei bulbi di tulipani nel giardino dell’istituto. Un gesto che, come abbiamo anticipato, ha un significato profondo. La Ricerca richiede dedizione e pazienza per poter fiorire, proprio come i tulipani. A primavera, questi fiori colorati verranno donati ai pazienti del day hospital oncologico, trasformandosi in un omaggio di bellezza e speranza. Per chi volesse sostenere la ricerca, è possibile partecipare alla campagna “Coltiva la Cura” attraverso il sito di Fondazione Humanitas per la Ricerca. Ogni piccolo gesto può fare la differenza. Dona per la Ricerca sul tumore al pancreas: https://lnkd.in/dtf5U-az
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Ieri sono venuti a trovarci, in Fondazione Humanitas per la Ricerca, Edy Campo di Medicine Rocks e Inti Ligabue di Fondazione Ligabue. Insieme a loro anche Saturnino Celani in rappresentanza di tutti gli artisti che hanno partecipato al concerto Venezia Sounds, che si è tenuto il 26 ottobre in ricordo di Tomaso Cavanna e a cui hanno preso parte più di 1.000 spettatori. Edy, Inti e Saturnino hanno voluto consegnare personalmente il raccolto della serata, destinato al progetto di Ricerca di nano-immuno terapia per la cura dei tumori, coordinato dal Prof. antonio sica, Group Leader del Laboratorio Immunologia molecolare di Humanitas Research Hospital. Ringraziamo tutte le persone e le associazioni che hanno reso possibile questo risultato.
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Giulia aveva scelto di diventare medico fin da bambina, ma nel proprio percorso di studio è rimasta affascinata dal mondo della biotecnologia. Ha capito che studiando biotecnologie mediche avrebbe potuto contribuire a trovare risposte utili a tematiche oggi molto stringenti, come la necessità di identificare nuovi approcci per la cura dei tumori resistenti. Grazie anche al sostegno di Medicine Rocks, Giulia ha portato avanti una Ricerca per scoprire il ruolo del monossido di carbonio nella crescita tumorale, sia nell’ottica di identificare nuove strategie di cura per il cancro sia per comprendere perché talvolta le cellule tumorali mostrano una farmaco resistenza più o meno elevata o formano metastasi con maggiore facilità. La dott.ssa Giulia Ballerini è attualmente dottoranda nel laboratorio di Immunologia Molecolare di Humanitas Research Hospital, diretto dal Prof. antonio sica. L’abbiamo intervistata per saperne di più sulla sua Ricerca e sulla sua passione per la biotecnologia: https://lnkd.in/dwuc_z2g