Il Fatto Quotidiano

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Editoria: libri e pubblicazioni periodiche

Rome, Latium 65.381 follower

Societa Editoriale Il Fatto SpA

Chi siamo

SEIF è un editore multimediale italiano indipendente nato nell’aprile del 2009. La società opera sul mercato attraverso due linee di business: – la linea publishing, composta dal quotidiano cartaceo e digitale «Il Fatto Quotidiano», dalla testata online ilfattoquotidiano.it, dal mensile FQ MILLENNIUM e dalla casa editrice Paper First. – la linea Media Content, dedicata alla produzione di contenuti televisivi (Loft Produzioni), produzione spettacoli e organizzazione eventi. Negli ultimi anni la società ha intrapreso un percorso di diversificazione del proprio portafoglio prodotti, con l’obiettivo di diventare una Media Company a 360 gradi. L’approccio data-driven, trasversale a tutte le linee di business, permette di sfruttare il grande ammontare di dati degli utenti a disposizione al fine di migliorare le strategie commerciali della Società.

Sito Web
https://www.seif-spa.it
Settore
Editoria: libri e pubblicazioni periodiche
Dimensioni dell’azienda
51-200 dipendenti
Sede principale
Rome, Latium
Tipo
Società quotata
Data di fondazione
2009

Località

Dipendenti presso Il Fatto Quotidiano

Aggiornamenti

  • Quest’anno le sue finanze sono calate, ma c’è da credere che non sarà comunque un Natale magro per Matteo Renzi: nel 2023 ha raggranellato redditi per la bella cifra di 2,3 milioni di euro che lo confermano nell’empireo dei parlamentari più ricchi. Grazie alla sua fiorente attività in giro per il mondo, tra Bangkok e Bahamas, le nevi del Pakistan o le spiagge di Miami. E naturalmente Riad dove è ormai di casa: da ultimo a fine novembre il senatore Renzi è tornato in Arabia Saudita per un incontro, nella sua veste di consigliere strategico del Tony Blair Institute for Global Change, per discutere di nuove “collaborazioni” e “argomenti di reciproco interesse” con il ministro dell’Economia del regno di Bin Salman. Che siano consulenze o conferenze, vale il detto, dove c’è gusto non c’è perdenza e pace se l’anno fiscale 2022 resta irraggiungibile: i suoi redditi si erano attestati allora a quota 3,2 milioni ossia ad un incollatura dal più ricco di tutti, l’editore nonché imprenditore della Sanità Antonio Angelucci eletto alla Camera con la Lega che di testoni ne aveva dichiarati 3,3. In attesa che Montecitorio e Palazzo Madama completino la pubblicazione delle dichiarazioni di tutti gli eletti, la classifica provvisoria vede affermarsi un tandem di donne avvocato: alla Camera svetta Cristina Rossello di Forza Italia con un reddito 2023 pari a 3,1 milioni di euro, mentre al Senato primeggia Giulia Bongiorno della Lega con 2,5 milioni. Momentaneamente terzo dunque Renzi con 2,3 milioni, seguito dall’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti a 2,2. Poi c’è il patron della Lazio Claudio Lotito a quota 1,1 milioni preceduto però da un altro avvocato: Francesco Paolo Sisto, viceministro della Giustizia, con redditi che sfiorano i 2 milioni di euro, batte di gran lunga il suo capo ufficio Carlo Nordio. Leggi l'articolo completo a cura di Ilaria Proietti su Il Fatto Quotidiano.

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  • Che sarebbero andati a ruba era prevedibile. Ma l’impresa di chi voleva accaparrarsi i biglietti del Sicilia Express – il treno esperienziale che il 21 dicembre riporterà i fuori sede nell’Isola per le vacanze di Natale – è stata più dura del previsto. Prima il ritardo nell’apertura delle vendite, poi il sito in tilt e – in meno di mezz’ora – il tutto esaurito. Neanche fosse un concerto dei Coldplay. Ma l’assessore ai trasporti della Regione Siciliana, Alessandro Aricò, rassicura: ci sarà, probabilmente, un’altra possibilità. Cioè un altro treno speciale per i siciliani fuorisede.

    Sicilia express, sito in tilt e biglietti subito esauriti per il treno dei fuorisede. Ma la Regione promette: "Presto un altro convoglio"

    Sicilia express, sito in tilt e biglietti subito esauriti per il treno dei fuorisede. Ma la Regione promette: "Presto un altro convoglio"

    ilfattoquotidiano.it

  • Forza Italia ha ritirato l’emendamento al decreto Ambiente che consentiva l’ingresso di capitali privati nelle società in house che gestiscono le risorse idriche. Dopo una lunga discussione in Commissione Ambiente del Senato, dove la proposta di modifica a prima firma Adriano Paroli è stata per due volte accantonata nonostante avesse ricevuto il parere favorevole del governo, alla fine i relatori hanno deciso di rinunciare al braccio di ferro per accelerare il voto sul decreto che è atteso per venerdì nell’Aula della Camera.

    Forza Italia ritira l'emendamento al dl Ambiente che apriva alla privatizzazione dell'acqua. Ma sarà ripresentato in manovra

    Forza Italia ritira l'emendamento al dl Ambiente che apriva alla privatizzazione dell'acqua. Ma sarà ripresentato in manovra

    ilfattoquotidiano.it

  • Dal 2015, con il Jobs Act, anche in Italia l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità è affidato in linea teorica al disability manager, che deve saperle valorizzare, garantendo loro un lavoro dignitoso e percorsi di carriera. La pubblica amministrazione ha l’obbligo di dotarsi di questa figura; non vale lo stesso per il settore privato, che quindi spesso ne è privo. In altri Paesi, come Stati Uniti, Canada e Paesi scandinavi, questo ruolo è presente e diffuso da molto più tempo. “La regolamentazione di questa figura professionale in Italia ha delle lacune enormi – spiega Mauro Buzzi, presidente di Federazione Disability Management –: manca una norma nazionale univoca che ne definisca le competenze richieste e il percorso formativo; il riconoscimento del ruolo è lasciato alla volontà delle singole Regioni. Lombardia, Lazio, Valle D’Aosta e Sardegna hanno costruito un profilo professionale nel proprio quadro regionale delle professioni, altrove non c’è traccia di questa figura”. Leggi l'articolo completo a cura di Federica Crovella

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  • L’industria delle armi è più florida che mai, ma non quella italiana al -10% di ricavi. Il Sipri (Stockholm International Peace Research Institute) ha pubblicato un report sulla situazione finanziaria delle cento più grandi aziende produttrici di armi e di servizi militari del mondo. “I ricavi sono aumentati del 4,2% nel 2023, raggiungendo i 632 miliardi di dollari – si legge nel documento –, i guadagni totali sono cresciuti del 19% tra il 2015 e il 2023”. Per fare un paragone, secondo il Fondo monetario internazionale, nel 2023 il tasso di crescita globale è stato del 3,2%. Nella Sipri Top 100 ci sono due aziende italiane: Leonardo e Fincantieri, entrambe perdono un posto rispetto all’anno precedente.

    L’industria delle armi vola, paesi Medio Oriente: +18%

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    ilfattoquotidiano.it

  • La rapina a mano armata, per così dire, al momento non è prevista: nella manovra non entrerà l’obbligo di versare il 25% del Tfr alle forme di previdenza complementare proposto dal sottosegretario leghista al Lavoro Claudio Durigon. Con ogni probabilità, invece, troverà spazio il furto con destrezza dello stesso Tfr suggerito dalla ministra del Lavoro Marina Calderone: aprire dal 1° gennaio una nuova fase semestrale di silenzio-assenso, come accadde nel 2007 all’avvio della riforma della previdenza complementare. Lo prevede un emendamento del presidente della commissione Lavoro di Montecitorio, Walter Rizzetto di FdI, che piace al ministero, alla Lega e risulta tra i “super segnalati”, cioè tra le poche decine che andranno al voto tra le migliaia di proposte presentate: in sostanza i lavoratori avranno sei mesi di tempo per esplicitare l’intenzione di tenere in azienda il loro Trattamento di fine rapporto, altrimenti saranno iscritti in uno dei fondi negoziali, quelli previsti dai contratti nazionali e gestiti da imprese e sindacati (che infatti, esclusi quelli di base, non sono poi così contrari). Insomma, si punta ai distratti, che non mancano mai. Leggi l'articolo completo a cura di Marco Palombi su Il Fatto Quotidiano

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