Nei giorni scorsi ho partecipato all’interessantissimo evento organizzato dal Canova Club Milano che ha avuto come ospite Adolfo Urso, Ministro delle #Imprese e del #MadeinItaly. Il ministro ha illustrato l’attività sua, del suo ministero e del #Governo nell’ultimo biennio, che ha portato a risultati molto importanti in termini di #occupazione e di crescita del #PIL, se rapportato ad altri Stati normalmente ben più solidi di noi sotto il profilo della struttura industriale, del #debito pubblico e della stabilità governativa. Alla luce dei risultati ottenuti, il ministro Adolfo Urso ha professato ottimismo per il prossimo futuro. Solo poche ore prima, però, Il Sole 24 Ore aveva pubblicato dati ben più allarmanti sull’andamento della produzione industriale, che da 18 mesi consecutivi è in decrescita e che, per alcuni settori, mostra segnali di grande allarme. 𝘋𝘢𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘰 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘰𝘴𝘴𝘦𝘳𝘷𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰 𝘰𝘨𝘯𝘶𝘯𝘰 𝘥𝘪 𝘯𝘰𝘪 𝘱𝘶𝘰̀ 𝘧𝘰𝘳𝘮𝘶𝘭𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘦 𝘴𝘶𝘦 𝘱𝘳𝘦𝘷𝘪𝘴𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘪 𝘮𝘦𝘴𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘷𝘦𝘳𝘳𝘢𝘯𝘯𝘰. 𝘈 𝘮𝘦 𝘱𝘢𝘳𝘦, 𝘱𝘦𝘳𝘰̀, 𝘤𝘩𝘦 𝘢𝘭𝘤𝘶𝘯𝘪 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘰𝘳𝘪 𝘪𝘯𝘥𝘶𝘴𝘵𝘳𝘪𝘢𝘭𝘪 𝘥𝘪 𝘨𝘳𝘢𝘯𝘥𝘪𝘴𝘴𝘪𝘮𝘢 𝘪𝘮𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘱𝘦𝘳 𝘭’𝘦𝘤𝘰𝘯𝘰𝘮𝘪𝘢 𝘪𝘵𝘢𝘭𝘪𝘢𝘯𝘢 (#costruzioni, #edilizia, #automotive, #tessile, #abbigliamento, #retail, #arredamento) 𝘴𝘵𝘪𝘢𝘯𝘰 𝘷𝘪𝘷𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘶𝘯 𝘮𝘰𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘮𝘰𝘭𝘵𝘰 𝘯𝘦𝘨𝘢𝘵𝘪𝘷𝘰, 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘢 𝙥𝙚𝙧𝙙𝙞𝙩𝙖 𝙙𝙚𝙡 𝙥𝙤𝙩𝙚𝙧𝙚 𝙙'𝙖𝙘𝙦𝙪𝙞𝙨𝙩𝙤 𝘥𝘦𝘪 𝘱𝘳𝘪𝘷𝘢𝘵𝘪, 𝘪 𝙩𝙖𝙨𝙨𝙞 𝙙’𝙞𝙣𝙩𝙚𝙧𝙚𝙨𝙨𝙚 𝘦 𝘭𝘦 𝙨𝙘𝙖𝙙𝙚𝙣𝙯𝙚 𝙙𝙚𝙞 𝙛𝙞𝙣𝙖𝙣𝙯𝙞𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙞 𝘨𝘢𝘳𝘢𝘯𝘵𝘪𝘵𝘪 𝘥𝘢 SACE 𝘦 Mediocredito Centrale (𝘔𝘊𝘊) 𝘴𝘵𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘢𝘨𝘨𝘳𝘢𝘷𝘢𝘯𝘥𝘰. Vedremo in autunno quali saranno gli sviluppi. Il mio consiglio, in ogni caso, è quello di allacciare le cinture. AGFM #advisory #business #economia #industria #finanza #SACE #MCC
Come sempre ognuno interpreta a modo suo i dati. Vero è che aumentano i “posti fissi”, ma con meno ore lavorate. Dato difficile da interpreteare, come difficile da leggere sono i mercati in cui i prezzi intraday svolazzano 🎢 in modo apparentemente privo di razionalità. E i fattori di incertezza sono non pochi, se in Usa Jamie Dimon ha detto pochi giorni fa “wouldn’t rule out stagflation”…
Alberto Guiotto il ministro Urso, con Giorgetti, insieme ai rispettivi validi staff è in trincea sul fronte dei tavoli di crisi. I risultati dicono che i reparti di Pronto Soccorso, Rianimazione e Terapia Intensiva lavorano bene. Con le dovute eccezioni, ad esempio nel settore Automotive dove è in atto la tempesta perfetta (a proposito, vuoi mica una Maserati? Per i professionisti amici dei dipendenti c'è in omaggio il cane che dondola la testa). Per il resto sono meno ottimista
Adolfo Urso, sempre ottimista, ma non sono d'accordo con lui, i fallimenti aumentano e anche le crisi aziendali. Campagna elettorale... Hai ragione, Alberto, chi è al governo è sempre ottimista, per motivi politici ed elettorali. Gli investimenti delle imprese non mi pare che crescano, quindi, senza investimenti in beni strumentali 5.0 ed in innovazione si cresce poco.
Alberto…e non perché stiamo atterrando a destinazione ma per via della elevata turbolenza che probabilmente ci attende. The seatbelt sign is already switched on!
partner | Lombard DCA | Dottore Commercialista | Tax & Legal
2 mesiSono convinto che il ministro abbia illustrato dati veri e reali, dati che però non rispecchiano correttamente la realtà del mercato. Molti settori, soprattutto quelli da te indicati, attraversano una grave crisi per lo più non dovuta alle imprese stesse. Le gravi difficoltà che molte imprese oggi affrontano sono legate ad una crisi di domanda, una riduzione dei consumi. Particolarmente grave è che la soglia di reddito di chi riduce i consumi si alza sensibilmente. Provo a immaginare che per uscirne sarà necessario agire congiuntamente su prezzi e produttività dal lato della offerta e su una inevitabile crescita del reddito disponibile per fare ripartire la domanda. Facile scriverlo arduo realizzarlo