Ho partecipato alla prima Expo sulla transizione gemellare del sistema moda in programma ieri e oggi a Roma, ne traggo alcune valutazioni: C'è uno scollamento grave tra la realtà del settore, fatta da imprenditori e tecnici come me che a testa bassa, tramite dolorosi trial and error, implementano paradigmi innovativi e sono capaci ogni tanto di provocare un vero miglioramento sui processi di produzione, e la fantasiosa teoria economico-elettorale sciorinata da alcuni rappresentanti istituzionali. Con 2 occhi di riguardo ai soliti noti, si procede sempre nello stesso modo, aspettandosi per qualche motivo un cambiamento. Bisogna diventare sostenibili, ma senza sacrificare nulla, senza modificare metodi di gestione o regolamenti produttivi. Se per esempio si importano dalla Cina tonnellate di rifiuti spacciati per merce, è ridicolo parlare dei migliori metodi e sistemi per ottenere la materia prima in modo sostenibile, che sia in Italia, in Africa o in qualsiasi luogo. Se nella pratica per una PMI è più facile evocare il diavolo che accedere al credito agevolato, ragionare dei miliardi a disposizione nella legge 5.0, di cui manca qualsiasi decreto attuativo, è al limite dell'offensivo. Che sia stato approvato a inizio anno non importa a nessuno, mentire sulla pratica pensando di convincere gli spettatori non mi pare una buona tattica elettorale. I giovani contemporanei, che tanto vengono inseguiti dal settore e dalle istituzioni, colgono in un istante la gretta falsità e superficialità di certi "ragionamenti", ho visto delle sbuffate al discorso di Urso che ci si poteva avviare una pala eolica. Si sottovaluta la competenza dell'uditorio, pensando di poter vendere poliestere spacciandolo per canapa (semi-cit). La salvaguardia di questa classe politica è nel profondo senso di rigetto verso l'impegno politico che è stato impiantato nella popolazione, unica ragione che ne permette l'atavico perpetrarsi.
Post di Klajdi Koci
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Lettura interessante tratta dal @ilpuntoeconomico. Come BeonD S.r.l. e tutta la filera tecnologica e industriale italiana siamo qui per invertire questo trend negativo e molto pericoloso servono però investimenti e strumenti molto mirati, come riportato anche nel report all’europa di #mariodraghi A disposizione per dialogare e supportare gli enti, le associazioni di filiera e la politica su soluzioni concrete e rapide. Link: https://lnkd.in/dA8zSNxe
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La "PROTEZIONE" (tutelata da brevetti e marchio) c'è ed è su YouTube https://lnkd.in/eBgnGZ_5 - Semplice come un cuscinetto https://lnkd.in/e7X7yUNa - Facile da fare e che non sostituisce nulla di noto e che sarà valida in tutte le applicazioni future, (riducendo inquinamento e rilascio di inquinanti a qualsiasi tipologia motoristica e di frenata) https://lnkd.in/dahMsEZB Purtroppo fin quando LA SOLUZIONE (che riduce spazi di arresto con qualsiasi incertezza o guasto) non sarà presa considerata, (o peggio che la soluzione è vista come un costo), oltre a - continuare a innalzare la media statistica di 1 vittima ogni tre ore dovuta agli incidenti stradali gravi NON SI RAGGIUNGERANNO NESSUNO DEI 17 OSS ONU 2030 Una SOTTOSTIMA economica che sarà reimmessa in opere e strutture per la collettività? https://lnkd.in/dMnZrbRW Ma chi è Lamberto, (questo SCEMO che da decenni si impazzisce per salvare la vita sul piano) che commenta sempre senza che nessuno lo considera? https://lnkd.in/eyqMWcjg E la storia che lo ha portato a creare DUOBBRAK https://lnkd.in/eErqgCN8
Da Il Sole 24 ore di oggi 1 settembre 2024 - Lello Naso, Mario Cianflone Perché sorprendersi solo ora? Il percorso era già segnato e la traiettoria nota da anni. Però abbiamo avuto un cuor leggero: abbiamo fatto gli ambientalisti, i progressisti, i tolleranti, quelli moderni perché ci piace piacere alla gente che piace. Purtroppo i pensieri surreali e le conseguenti azioni prive di ogni fondamento di sostenibilità (quella economica intendo), più prima che poi portano al capolinea. E qui inesorabilmente siamo arrivati. Ci siamo infilati in un tunnel a fondo chiuso con auto elettriche che non vuole nessuno, i cinesi alle porte che stanno attaccando su tutti i fronti al di fuori di ogni regola scritta da quegli allocchì dell’Unione europea, il tutto con la conseguenza di avere destabilizzato per futili motivi un comparto industriale da 13 milioni di lavoratori e svariati miliardi di PIL. Ora che il danno è fatto non rimane che raccogliere i cocci e tornare velocemente alla ragionevolezza usando tutta quella forza politica che l’industria di ogni settore può avere per obbligare il legislatore ad azzerare lo sciagurato Green deal lasciando perdere ogni velleità pseudo ambientalista e spogliandosi di tutti quegli atteggiamenti (oramai ridicoli) di volere fare i moderni a tutti i costi. La modernità, quella vera, fa crescere l’economia, garantisce sicurezza sociale e distribuisce equamente la ricchezza creata secondo il merito di ciascuno. Il futuro non è mai già scritto ma lo scriviamo ogni giorno col nostro lavoro, la nostra dedizione e la capacità di fare le scelte giuste che prevedano sempre le conseguenze del nostro operato. È ora che tutti torniamo alle cose serie dopo un quinquennio di follie e di decisioni disastrose. Sempre che ce ne sia ancora il tempo.
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Da Il Sole 24 ore di oggi 1 settembre 2024 - Lello Naso, Mario Cianflone Perché sorprendersi solo ora? Il percorso era già segnato e la traiettoria nota da anni. Però abbiamo avuto un cuor leggero: abbiamo fatto gli ambientalisti, i progressisti, i tolleranti, quelli moderni perché ci piace piacere alla gente che piace. Purtroppo i pensieri surreali e le conseguenti azioni prive di ogni fondamento di sostenibilità (quella economica intendo), più prima che poi portano al capolinea. E qui inesorabilmente siamo arrivati. Ci siamo infilati in un tunnel a fondo chiuso con auto elettriche che non vuole nessuno, i cinesi alle porte che stanno attaccando su tutti i fronti al di fuori di ogni regola scritta da quegli allocchì dell’Unione europea, il tutto con la conseguenza di avere destabilizzato per futili motivi un comparto industriale da 13 milioni di lavoratori e svariati miliardi di PIL. Ora che il danno è fatto non rimane che raccogliere i cocci e tornare velocemente alla ragionevolezza usando tutta quella forza politica che l’industria di ogni settore può avere per obbligare il legislatore ad azzerare lo sciagurato Green deal lasciando perdere ogni velleità pseudo ambientalista e spogliandosi di tutti quegli atteggiamenti (oramai ridicoli) di volere fare i moderni a tutti i costi. La modernità, quella vera, fa crescere l’economia, garantisce sicurezza sociale e distribuisce equamente la ricchezza creata secondo il merito di ciascuno. Il futuro non è mai già scritto ma lo scriviamo ogni giorno col nostro lavoro, la nostra dedizione e la capacità di fare le scelte giuste che prevedano sempre le conseguenze del nostro operato. È ora che tutti torniamo alle cose serie dopo un quinquennio di follie e di decisioni disastrose. Sempre che ce ne sia ancora il tempo.
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Oggi pomeriggio ero presente in mezzo ad un centinaio di invitati per un evento sul tema dell’internazionalizzazione della piccola-media impresa delle Marche. Ospitato presso la Sala Convegni di una bella realtà imprenditoriale della provincia di Ancona, la Fiorini Internațional SpA. Un’azienda di packaging con oltre 650 dipendenti, con 3 stabilimenti di cui 2 qui, il terzo a Praga. Organizzato dalla Bnl, ottima presentazione del quadro economico, politico e sociale del momento. Il Pil che scende dell’1%, le Marche che migliorano l’export per valore, il 2022 dichiarata “anno d’oro” per tutti. A livello europeo il settore dei servizi in aumento, scende il manifatturiero. In Italia la situazione ricalca i dati europei, aumentano i servizi, rallenta la produzione, il settore edilizio ridimensionato a ribasso dopo il boom dei bonus. Il turismo degli stranieri migliora nei numeri ma non ancora a livello del 2019, le nostre Marche tuttavia si fanno onore con una bella crescita. La Cina che diventa un pesce sempre più grande, l’Europa che non detta più legge, ma deve allinearsi alla competitività globale. Quadro politico degli ultimi anni in continua evoluzione, eventi sempre più preoccupanti, lo sappiamo tutti. Gli effetti li sentiamo, hanno prodotto più di uno shock a livello di interscambi commerciali. Rallenta la produzione, gli investimenti sono cauti, la popolazione si sta riducendo ed invecchiando. Aumenta il tasso di indebitamento delle imprese. Colpiti soprattutto i settori del food, della moda e del hardware. Le banche propongono delle leve per rendere più snelli i meccanismi, le società di assicurazioni ingegnano prodotti di tutela. L’occupazione è molto buona. Si lavora a tutti i livelli. Un riassunto così al volo per sapere dove ci troviamo. Serve rendersi conto. Amo il mio lavoro, al centro del mondo immobiliare ci sono i soldi, ho spesso gli imprenditori come interfaccia, mi piace sapere cosa vivono nelle loro realtà e come ragionano. Vedi una platea di persone molto attente, predominano i giovani, poche teste bianche, tutti molto assorti, interessati. Fuori nel frattempo inizia a piovere sempre più forte, grandi vetrate, la porta principale aperta, alcuni tra gli invitati in piedi li vicino. L’Ingegner Fioroni si alza premuroso e mette dentro uno stendardo pubblicitario, al riparo della pioggia. Un uomo sui 65, alto, elegante, discreto. In quel gesto ho visto tutta la maestosità di un marchigiano, di un imprenditore a casa sua, di un uomo attento che si prende cura di tutto. Ho visto la modestia, la serietà, la compostezza. Le mie adorate Marche ed i marchigiani. Grazie!
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Nel caso avessi perso la diretta del nostro #RiciclaTg di oggi, ecco un breve recap delle #news di questa settimana: La #filieraitaliana degli #abitiusati è un’eccellenza di livello continentale, dicono i numeri. Ma rischia il collasso per l’aumento dei costi di gestione delle #frazioninonriutilizzabili. Gli operatori: “I nuovi sistemi #EPR coprano i costi non #sostenibili per il sistema” Viaggio in una delle principali realtà industriali del distretto campano per la valorizzazione dei #rifiutitessiliurbani. Il ruolo centrale dei #selezionatori L’ultima plenaria del Parlamento Ue dà il via libera al futuro #regolamentoimballaggi. Sì ai nuovi target di riduzione e ai nuovi obiettivi vincolanti di #riuso, anche se con una deroga per i Paesi che riciclano di più Le prospettive per il settore degli #imballaggiflessibili alla luce della prossima entrata in vigore del nuovo regolamento europeo sul #packaging al centro del congresso dell'associazione di settore Giflex - Gruppo Imballaggio Flessibile A #Ecomed2024 focus sulla #raccoltadifferenziata degli #imballaggi in Sicilia Per rivedere il tg: https://lnkd.in/dR8bxj4V
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Recap delle #news di questa settimana!
Nel caso avessi perso la diretta del nostro #RiciclaTg di oggi, ecco un breve recap delle #news di questa settimana: La #filieraitaliana degli #abitiusati è un’eccellenza di livello continentale, dicono i numeri. Ma rischia il collasso per l’aumento dei costi di gestione delle #frazioninonriutilizzabili. Gli operatori: “I nuovi sistemi #EPR coprano i costi non #sostenibili per il sistema” Viaggio in una delle principali realtà industriali del distretto campano per la valorizzazione dei #rifiutitessiliurbani. Il ruolo centrale dei #selezionatori L’ultima plenaria del Parlamento Ue dà il via libera al futuro #regolamentoimballaggi. Sì ai nuovi target di riduzione e ai nuovi obiettivi vincolanti di #riuso, anche se con una deroga per i Paesi che riciclano di più Le prospettive per il settore degli #imballaggiflessibili alla luce della prossima entrata in vigore del nuovo regolamento europeo sul #packaging al centro del congresso dell'associazione di settore Giflex - Gruppo Imballaggio Flessibile A #Ecomed2024 focus sulla #raccoltadifferenziata degli #imballaggi in Sicilia Per rivedere il tg: https://lnkd.in/dR8bxj4V
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Nei giorni scorsi ho partecipato all’interessantissimo evento organizzato dal Canova Club Milano che ha avuto come ospite Adolfo Urso, Ministro delle #Imprese e del #MadeinItaly. Il ministro ha illustrato l’attività sua, del suo ministero e del #Governo nell’ultimo biennio, che ha portato a risultati molto importanti in termini di #occupazione e di crescita del #PIL, se rapportato ad altri Stati normalmente ben più solidi di noi sotto il profilo della struttura industriale, del #debito pubblico e della stabilità governativa. Alla luce dei risultati ottenuti, il ministro Adolfo Urso ha professato ottimismo per il prossimo futuro. Solo poche ore prima, però, Il Sole 24 Ore aveva pubblicato dati ben più allarmanti sull’andamento della produzione industriale, che da 18 mesi consecutivi è in decrescita e che, per alcuni settori, mostra segnali di grande allarme. 𝘋𝘢𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘰 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘰𝘴𝘴𝘦𝘳𝘷𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰 𝘰𝘨𝘯𝘶𝘯𝘰 𝘥𝘪 𝘯𝘰𝘪 𝘱𝘶𝘰̀ 𝘧𝘰𝘳𝘮𝘶𝘭𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘦 𝘴𝘶𝘦 𝘱𝘳𝘦𝘷𝘪𝘴𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘪 𝘮𝘦𝘴𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘷𝘦𝘳𝘳𝘢𝘯𝘯𝘰. 𝘈 𝘮𝘦 𝘱𝘢𝘳𝘦, 𝘱𝘦𝘳𝘰̀, 𝘤𝘩𝘦 𝘢𝘭𝘤𝘶𝘯𝘪 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘰𝘳𝘪 𝘪𝘯𝘥𝘶𝘴𝘵𝘳𝘪𝘢𝘭𝘪 𝘥𝘪 𝘨𝘳𝘢𝘯𝘥𝘪𝘴𝘴𝘪𝘮𝘢 𝘪𝘮𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘱𝘦𝘳 𝘭’𝘦𝘤𝘰𝘯𝘰𝘮𝘪𝘢 𝘪𝘵𝘢𝘭𝘪𝘢𝘯𝘢 (#costruzioni, #edilizia, #automotive, #tessile, #abbigliamento, #retail, #arredamento) 𝘴𝘵𝘪𝘢𝘯𝘰 𝘷𝘪𝘷𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘶𝘯 𝘮𝘰𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘮𝘰𝘭𝘵𝘰 𝘯𝘦𝘨𝘢𝘵𝘪𝘷𝘰, 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘢 𝙥𝙚𝙧𝙙𝙞𝙩𝙖 𝙙𝙚𝙡 𝙥𝙤𝙩𝙚𝙧𝙚 𝙙'𝙖𝙘𝙦𝙪𝙞𝙨𝙩𝙤 𝘥𝘦𝘪 𝘱𝘳𝘪𝘷𝘢𝘵𝘪, 𝘪 𝙩𝙖𝙨𝙨𝙞 𝙙’𝙞𝙣𝙩𝙚𝙧𝙚𝙨𝙨𝙚 𝘦 𝘭𝘦 𝙨𝙘𝙖𝙙𝙚𝙣𝙯𝙚 𝙙𝙚𝙞 𝙛𝙞𝙣𝙖𝙣𝙯𝙞𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙞 𝘨𝘢𝘳𝘢𝘯𝘵𝘪𝘵𝘪 𝘥𝘢 SACE 𝘦 Mediocredito Centrale (𝘔𝘊𝘊) 𝘴𝘵𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘢𝘨𝘨𝘳𝘢𝘷𝘢𝘯𝘥𝘰. Vedremo in autunno quali saranno gli sviluppi. Il mio consiglio, in ogni caso, è quello di allacciare le cinture. AGFM #advisory #business #economia #industria #finanza #SACE #MCC
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Buongiorno 🌞 🥐☕️ Sulla prima pagina del #Sole24Ore di mercoledì #21febbraio: #tribunali, spese per 1 miliardo (+15%); intercettazioni in calo, ma più costose. #Confindustria: Fabbrica Europa mette l'industria al centro delle sfide. I costi del cambiamento climatico: 210 miliardi in 40 anni per l'#Italia. Negli #Usa nasce gigante delle carte di credito. #buonalettura #primapagina
Sulla prima pagina del #Sole24Ore di mercoledì #21febbraio: #tribunali, spese per 1 miliardo (+15%); intercettazioni in calo, ma più costose. #Confindustria: Fabbrica Europa mette l'industria al centro delle sfide. I costi del cambiamento climatico: 210 miliardi in 40 anni per l'#Italia. Negli #Usa nasce gigante delle carte di credito. #buonalettura #primapagina
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Gli espositori della BI-MU citati nell'articolo del sole di oggi lamentano la quasi assenza di ordini legati alla 5.0 per l'eccessiva complessità pur essendo centrata rispetto alla sostenibilità ormai driver del presente per garantirci la sopravvivenza. In realtà come tutti i cambiamenti per abituarci ai nuovi processi ci va solo tempo e oltre che chiedere semplificazioni andrebbe al più presto negoziato l'allungamento a tutto il 2026. Una agevolazione nuova e articolata come questa, uscita in forte ritardo non può essere infatti metabolizzata dal mercato in un tempo cosi breve. Dobbiamo avere due anni per l'utilizzo dei fondi ma dalla sua attivazione !
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Come Unioncamere - Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura sta affrontando la transizione digitale? Lo abbiamo domandato al presidente Andrea Prete. Nel video la sua risposta al Meeting #sostenibilità #transizioneecologica #transizionedigitale Punto Impresa Digitale
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