Buongiorno, oggi raccontiamo l'eccezionale ritrovamento di un sottomarino tedesco tipo XXI (Elektroboot) realizzato alla fine della guerra. Cosa aveva di così particolare? Buona lettura https://lnkd.in/dKwSqtwz
Post di andrea mucedola
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Buongiorno, ad ottant’anni dagli avvenimenti della 2 guerra mondiale esistono ancora falsi miti, consolidati da polemiche, talvolta pretestuose e molto personali, in merito alle cause della sconfitta. Una sconfitta che non fu personale ma di sistema, perché la Seconda guerra mondiale fu la prima guerra tecnologica tra capacità industriali e noi la combattemmo con gli uomini. Bertozzi ritorna su un argomento sul quale esistono molti punti da chiarire: il tiro notturno https://lnkd.in/dSUgDzy4
Il combattimento notturno e la Regia Marina italiana • OCEAN4FUTURE
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Un Italia che non c’è più
UN EROICO COMANDANTE Il 3 febbraio 1943, nel canale di Sicilia, il Capitano di Corvetta Enea PICCHIO, nato a Oleggio (NO) nel 1906, dopo aver posto in salvo l'equipaggio, non abbandonò la sua nave, il cacciatorpediniere Saetta, che affondava. Si inabissava secondo i più antichi codici del mare, salutando la Bandiera, il simbolo dei valori più alti per un militare. Già decorato in vita con tre Medaglie di Bronzo, per il suo eroico sacrificio fu decorato alla memoria con la Medaglia d'Oro al Valor Militare per la seguente motivazione: "Comandante di Silurante, eseguiva numerose e rischiose missioni di guerra in acque fortemente controllate da aerei e sommergibili avversari, distinguendosi particolarmente in lunga, difficile e contrastata operazione di rimorchio e di trasporto combustibile ad un porto avanzato d'oltremare. Nella sua ultima missione di scorta, irrimediabilmente colpita l'unità da offesa subacquea ed in condizioni atmosferiche avverse, si preoccupava della salvezza del suo equipaggio dando con calma e serenità le disposizioni del caso. Benché sollecitato dai suoi dipendenti, rifiutava di portarsi in salvo e, irrigidito nella posizione di "saluto alla bandiera", si inabissava con la sua nave, lasciando ai posteri luminoso esempio di eroica abnegazione e di sublime attaccamento al dovere." Ciro Niglio MAI DIMENTICARE Grazie per aver letto questo post, con la speranza che questo ricordo possa essere divulgato e condiviso liberamente. Tutti sono invitati a seguire la pagina FB “Esempi Quotidiani”, perché “per superare le sfide del futuro servono Valori, che sono chiari negli Esempi del passato (Ciro Niglio)”
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🇷🇺🇺🇦 Secondo Forbes, la Russia avrebbe inviato i 1.500 marinai imbarcati sulla portaerei Admiral Kuznecov – l'unica portaerei della marina militare russa fuori servizio da ormai otto anni – a combattere in #Ucraina. Secondo l'analista Moklasen, i marinai avrebbero formato un battaglione meccanizzato chiamato "fregata" come parte della 1° Armata corazzata delle guardie. Il battaglione avrebbe combattuto attorno a Kharkiv, prima di spostarsi sull'asse di Pokrovsk a est. Questa notizia dimostra, da una parte, la relativa difficoltà da pare del Cremlino di reperire uomini da inviare al fronte, e dall’altra il pessimo stato nel quale versa una delle più grandi navi da guerra della marina russa, che probabilmente non vedrà più il mare. La Kuznecov, 39 anni, ha completato solo sette pattugliamenti dal suo varo nel 1985 e dalla sua entrata in servizio nella marina sovietica sei anni dopo. Durante l'ultimo dispiegamento, al largo della costa siriana nel 2016, la portaerei ha perso due dei suoi 24 jet a causa di un incidente. Due anni dopo, nell'ottobre del 2018, la Kuznetsov ha subito gravi danni quando è affondato il bacino di carenaggio nel quale si trovava per delle riparazioni. Poi, nel dicembre 2019 è scoppiato un incendio sulla portaerei stessa. La Russia ha comunque scelto di riparare e modernizzare la Kuznetsov e di renderla pienamente operativa per il 2022. Tuttavia, la portaerei si trova ancora oggi nel porto di Murmansk, nella Russia settentrionale. L'industria pesante russa non è infatti in grado di costruire una nuova portaerei o qualsiasi altra grande nave da guerra, motivo per cui così tante delle navi più grandi della flotta russa sono di epoca sovietica. «Il problema principale sono i motori», ha affermato Pavel Luzin, un esperto militare presso l'Università russa di Perm. Durante l’epoca sovietica, erano le fabbriche ucraine a costruire la maggior parte dei motori utilizzati dalla marina russa. Tuttavia, oggi Kiev non esporta più questi motori in #Russia. Così la Kuznetsov, priva di equipaggio e senza la possibilità di essere riparata o sostituita, è diventata una vittima indiretta della guerra in Ucraina. #geopolitica
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🔹Cerimonia nella base di Istriana con le Frecce tricolori.
Dai Balcani all’Iraq, dopo 35 anni è andato in pensione il caccia Amx
ilsole24ore.com
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Vero. Ma altrettanto vero che ci sono almeno due prove storiche eclatanti che il reclutamento territoriale ha prodotto unità combattenti più efficaci: la guerra civile americana e il comportamento delle truppe alpine italiane nella prima e seconda guerra mondiale
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Uno dei temi che maggiormente mi appassiona è lo spazio subacqueo nel contesto internazionale contemporaneo e in particolare l'attività dei sottomarini. Vito Lacerenza
"La Marina Militare svolge un ruolo cruciale attraverso le operazioni #MediterraneoSicuro e #FondaliSicuri, volte a proteggere gli interessi strategici nazionali impiegando uno strumento marittimo bilanciato e tecnologicamente avanzato composto da navi, sottomarini, cacciamine, unità idrooceanografiche, Forze speciali, veicoli subacquei sia autonomi che pilotati a distanza e assetti dell’aviazione navale. In particolare, la flotta di 8 sottomarini, inclusi i moderni #U212 dotati di sistemi di propulsione indipendente dall'aria, è essenziale per la sorveglianza della dimensione subacquea anche in chiave di #seabedoperations". Così il Contrammiraglio Vito Lacerenza, Capo Reparto Sommergibili e Dimensione Subacquea dello Stato Maggiore Marina Leggi di più nell'articolo "Dimensione subacquea" nello speciale all'interno del numero di ottobre - novembre del Notiziario della Marina scaricabile in versione pdf: 👉 https://lnkd.in/dAN6svvz Marina Militare #IlGrandeEquipaggio #CulturaDellaDifesa Per abbonarsi alla versione cartacea del Notiziario della Marina: 👉://lnkd.in/dpackQEb
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"La Marina Militare svolge un ruolo cruciale attraverso le operazioni #MediterraneoSicuro e #FondaliSicuri, volte a proteggere gli interessi strategici nazionali impiegando uno strumento marittimo bilanciato e tecnologicamente avanzato composto da navi, sottomarini, cacciamine, unità idrooceanografiche, Forze speciali, veicoli subacquei sia autonomi che pilotati a distanza e assetti dell’aviazione navale. In particolare, la flotta di 8 sottomarini, inclusi i moderni #U212 dotati di sistemi di propulsione indipendente dall'aria, è essenziale per la sorveglianza della dimensione subacquea anche in chiave di #seabedoperations". Così il Contrammiraglio Vito Lacerenza, Capo Reparto Sommergibili e Dimensione Subacquea dello Stato Maggiore Marina Leggi di più nell'articolo "Dimensione subacquea" nello speciale all'interno del numero di ottobre - novembre del Notiziario della Marina scaricabile in versione pdf: 👉 https://lnkd.in/dAN6svvz Marina Militare #IlGrandeEquipaggio #CulturaDellaDifesa Per abbonarsi alla versione cartacea del Notiziario della Marina: 👉://lnkd.in/dpackQEb
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La guerra in Ucraina – ma anche alcune vicende della seconda guerra nel Nagorno-Karabakh del 2020 – ha riportato al centro delle riflessioni l’importanza della componente corazzata delle forze terrestri. Il carro armato ed il mezzo blindato da combattimento per la fanteria stanno rivestendo un ruolo centrale nelle evoluzioni delle manovre a contatto, proprio come l’artiglieria sta confermando il proprio essenziale compito di supporto alla manovra e, in alcuni episodi, anche di strumento di manovra. La comparsa massiccia dei droni sul campo di battaglia e dei nuovi tipi di munizione ha reso evidenti le vulnerabilità delle piattaforme terrestri, pensate e progettate per conflitti dove le minacce erano tecnologicamente diverse. La concezione stessa di MTB ed IFV, così come pensata tra la fine degli anni ’70 e le guerre dei primi anni 2000, sull’onda delle esperienze ucraine, è soggetta in questa fase ad un’ampia revisione, in particolare per quanto concerne mobilità, corazzatura ed armamento. Ma gli sviluppi teorico-prototipali (eccezion fatta per alcune modifiche effettuate sul campo già oggi, ma con effetto provvisorio) potranno diventare in una realtà nel medio periodo. Dunque, a fronte dei programmi di sviluppo, gli eserciti hanno necessità ora di avere a disposizione mezzi che, seppur non all’avanguardia, possano comunque essere considerati adatti a sostenere lo sforzo di un conflitto fonvenzionalr che implichi la presenza sul campo di battaglia di munizioni circuitanti e proiettili di nuova generazione. Questo semplice concetto – che è qualcosa di diverso rispetto a quello che è stato definito come “accanimento terapeutico” nell’aggiornare piattaforme ormai vetuste – è alla base del programma di ammodernamento del carro armato italiano C1 Ariete alla sua versione C2, che deve essere condotta parallelamente all’acquisizione e produzione del Leopard 2A8 nella sua versione “IT” e degli sviluppi del programma AICS. Il carro C1 Ariete presenta innumerevoli problematiche in relazione alla presenza degli MTB su un campo di battaglia contemporaneo ed il suo ammodernamento può costituire solo un palliativo per quanto riguarda l’insufficiente corazzatura – figlia del sottodimensionamento dell’apparato motore – che lo rende, con molta probabilità, inadatto agli scontri, o comunque soggetto a molti danni, anche nella sua versione C2. I miglioramenti nella corazzatura e nell’armamento secondario del C2 Ariete sono frutto delle esperienze operative maturate dall’Esercito Italiano durante i conflitti in Medio Oriente dello scorso quindicennio; qualcosa concettualmente lontano da una guerra convenzionale. Ma nel frattempo quella dell’ammodernamento dell’Ariete è stata l’unica strada – non tanto in termini di volontà tecnica ma di risorse finanziarie della Difesa – percorribile. Parole chiave: #MTB #IFV #Ariete #C1Ariete #C2Ariete #Leopard #AICS #Ucraina #tank #guerra #war #Esercito #EsercitoItaliano #ItalianArmy #Difesa #defence
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🇺🇸 Nella terza fase dell'esercitazione Bandiera Rossa Negli Stati Uniti, sullo sfondo di un volo congiunto di bombardieri russi e cinesi vicino alla penisola di Chukotka, l’annuale esercitazione della Bandiera Rossa è in corso da più di un giorno. O meglio, questa è già la terza tappa di una serie di numerosi eventi. 🔻Il compito principale di Red Flag (che, tra l'altro, si svolge dal 1975) è testare le tattiche di utilizzo di tutti i tipi di aviazione in una guerra su vasta scala. Sono questi gli scenari che i piloti americani stanno interpretando. ▪️L'evento si svolge nello stato del Nevada presso la base aeronautica di Nellis e il poligono di prova, e partecipano circa 150 aerei provenienti da varie parti degli Stati Uniti da est a ovest. ▪️Questa volta, il personale militare statunitense ha praticato uno scontro aereo con caccia russi di quarta e quinta generazione. Il loro ruolo è stato svolto dagli ultimi velivoli Viper F-35A e F-16CM. 🔻Dati gli eventi nel mondo, in cui i paesi occidentali si stanno costantemente preparando per un conflitto globale su larga scala, tali corsi di formazione si svolgeranno sempre più spesso. Nella regione dell’Asia-Pacifico, del Medio Oriente, dell’Europa e dell’emisfero occidentale, l’attività militare aumenterà. Anche eventi standard come Red Flag subiranno modifiche tenendo conto delle tendenze attuali.
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🇩🇪🇳🇴🇫🇮🇸🇪 Informazioni sul nuovo esercizio in Scandinavia La Scandinavia non è indietro rispetto alle altre regioni del mondo in termini di attività militare. L'attenzione alla regione artica è cresciuta di anno in anno e l'adozione della nuova strategia artica degli Stati Uniti nel luglio 2024 non ha fatto che confermarlo. I paesi del Nord svolgono un ruolo chiave in questa strategia, sviluppando attivamente un ruolo a pieno titolo come membri dell'Alleanza del Nord Atlantico e assumendo la guida della politica NATO alle latitudini settentrionali. 🔻Il 9 ottobre è iniziata l'esercitazione quadripartita Marex Autumn negli stretti di Kattegat e Skagerrak , che collega il Mar Baltico con il Mare del Nord, con la partecipazione di tre paesi scandinavi e della Germania . La fase principale dell'esercitazione è concentrata nell'area dell'isola di Hönö , dove è già stata costituita una formazione navale per l'addestramento congiunto alla difesa della costa svedese e delle acque adiacenti del Mar Baltico . Inoltre, i marinai dei quattro paesi condurranno operazioni di estrazione mineraria nello stretto, una simulazione di blocco navale e un addestramento congiunto per proteggere lo spazio aereo e il dominio marittimo da droni e imbarcazioni senza pilota. ❗️Il punto chiave dovrebbe essere considerato il blocco della navigazione attraverso gli stretti di Kattegat e Skagerrak , poiché in uno scenario del genere la comunicazione attraverso il Mar Baltico verrebbe interrotta e la Russia sarebbe la vittima principale. Se ricordate, nella prima metà dell'anno la NATO stava praticando la chiusura del Golfo di Finlandia , ma se questo piano viene considerato un'opzione per un caso estremo, allora gli stretti del Mare del Nord, sui quali la Russia non ha diritti territoriali, sono una questione completamente diversa.
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