Post di Andrea Ingrosso

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Copywriter – Sto facendo l’editing di un libro sul brand di prossima pubblicazione – Fkdesign, Castelfranco Veneto, Treviso.

Dovrebbe lasciarti sconcertato leggere di un programma culturale e scientifico trasmesso dalla Rai sospeso perché fa un terzo degli ascolti di Temptation Island, un programma di reality show su Canale 5? No, se l’individuo oggi si destreggia in masse di simili e anonime come lui. No, se il suo anonimato inizia a stargli stretto. No, se il manifestare la propria esistenza digitale diventa un’altra ragione d’essere. La realtà aumentata dalla socialcrazia sbatte contro la realtà diminuita da un bug. La cultura digitalizzata sbatte contro la scultura dell’intelligenza in carne e ossa. È il paradosso della cultura: meno sapere vero c’è in giro più culture finte nascono. Il bisogno di sentirsi apprezzati è così intimo e viscerale che tecniche di brand ci garantiscono l’appagamento personale. Come la più diabolica delle scienze – la biologia – l’algoritmo studia la social-media-vita e il suo modo di conservazione con la social-vitalità. Nessuno però ne è immune. Se tanta parte di ciò che esiste non esiste, il nulla e l’inesistente allora diventano i contenuti dei palinsesti digitali e televisivi. A farne le spese è la biodiversità. Se tutti gli esseri di una specie apparissero uguali l’uno all’altro quella specie sarebbe destinata a estinguersi. Dall’isola della tentazione all’estinzione dell’isola. #statinteressanti La realtà diminuita da un bug in Rai.

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Giovanni Dezio

Finance and Treasury Manager | Business partner | Progetti finanziari | Cash flow | Gestione Credito | Tesoreria | Temporary Management

5 mesi

la notizia si commenta da sola, soprattutto su come sta evolvendo la nostra società. Purtroppo, ci sono molte persone che lucrano su trasmissioni / informazioni trash: scandali, grida, tutto apparire senza contenuti. Spettacoli rivolti ad una società sempre più mediocre, Non interessa la cultura, o spettacolo di qualità che ormai sono segregati a tempi passati, ma solo gossip o voyeurismo. La domanda (retorica) che dovremmo porci: chi è responsabile di generare cultura sociale? Allora capiamoci bene, perché c'é chi specula e si arricchisce (pochi) e chi inconsapevolmente (a prescindere dalla cultura - molti che guardano la tv trash sono giovani e laureati) s'impoverisce ... culturalmente (molti)

Michele Felloni

Retail & Web Marketing Strategist | 20+ Years Transforming Retail | Professional in Omnichannel Engagement and Customer Experience | Brand Development

5 mesi

La RAI, un servizio pubblico, non dovrebbe seguire le logiche di share, non è un servizio commerciale.... o lo è ?

Carlo S. Romanelli

Psicologo del Lavoro Organizzazioni, CEO at Net Working Srl, Co-founder The European Hardiness Institute, Presidente Manageritalia Executive Professional, Istruttore Interventi Basati sulla Mindfulness(MBI/MBSR), blogger

5 mesi

Isolati su isole digitali desertificate con pollici alzati al posto di alberi rigogliosi, dei quali nemmeno si vogliono conoscere le specie. Isole di Pasqua senza conoscere il miraggio del Kontiki.

Francesco Granese

Marketing and communication strategist | Sustainability, CSR, Benefit & ESG | Reputation | Docente Master Luiss e Tor Vergata| Socio Professionista qualificato FERPI | Crisis Management | Federmanager

5 mesi

la stessa audience si sposta da una parte all'altra a seconda di cosa venga trasmesso. Certo le elité con alta preparazione non guardano Temptation...e neppure Alberto Angela. E chi vuol capire capisca...

massimo scotti

Independent Senior Advisor

5 mesi

Perché c’è ancora la RAI?

Daniele De Marchi

Amministratore presso Performarsi Digital S.r.l.

5 mesi

Finalmente una riflessione sul tema che non sia scontata, retorica e demagogica.

Domenico TUSCANO

Tesoriere del gruppo

5 mesi

Questo fa capire il livello culturale del nostro paese.... Hanno creato menti non pensanti da poter plagiare.... 😱

Mancano personaggi carismatici così come i programmi, quelli veri! Vedo aumentare gli share quando si trattano argomenti come quelli di cronaca nera. Tutto ciò un Rai. Mi chiedo come mai un personaggio come Augias, in un' altra rete, faccia buoni ascolti con due sedie e una semplice scenografia. Sicuramente è un buon conduttore, anche se non più giovanissimo, ma sa fare televisione. Forse, il modo di colloquiare con l'ospite di turno è gradevole per l'eleganza dei toni e dei modi? Tutto questo manca in Rai. Ovviamente non guardo il format di canale 5, perché non ha contenuti. Ultimo pensiero, credo che la maggior parte delle persone, spero non per bassa cultura, guardi programmi leggeri, perché hanno necessità di evadere dalla routine quotidiana, già pesante di suo.

Enrico Galato

Lavoro nel mondo IT da oltre 42 anni

5 mesi

Grande Andrea, con te al 100%

Nico Lotito

Fondatore e Amministratore

5 mesi

Quando la quantità (che preoccupa parecchio per numero ) supera la qualità.

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