Giovedì pomeriggio, dopo il lavoro, scrollavo il feed di LinkedIn per trovare nuove ispirazioni. Mi piace molto leggere contenuti autentici di professionisti del mio settore, ma anche che con il mio settore non c'entrano niente e mi sono resa conto di quanta gente in gamba ci sia, quanta gente è arrivata dove sarebbe voluta arrivare, quanta gente è ciò che ha sempre voluto essere. Io sono certa di non esserlo ancora: nella vita, ho sempre creduto che ogni punto d'arrivo fosse un punto di partenza e non sono ancora arrivata alla meta finale. So che mi piace scrivere, tanto. So che vorrei potesse diventare molto di più che una passione. Per fortuna, è comunque lavoro e alle sempre numerose esperienze che continuo a fare, occupandomi per lavoro di creazione di contenuti - la maggior parte copy - per un'azienda marchigiana in cui si respira aria buona e sana, ma anche aiutando le persone a comunicare meglio sui propri canali social (non per lavoro, semplicemente per il gusto di aiutare e di rendermi utile). Attualmente, ho avuto il piacere di conoscere un progetto bellissimo: un'associazione no profit della mia città legata a temi come la cittadinanza attiva, l'inclusività e l'integrazione ha deciso di rivedere la propria #comunicazione; mi hanno chiesto velatamente una mano mentre io avevo già fatto capire loro che potevano contare su di me. Sono cose che possono impiegarti una mezza giornata nel weekend, una cosa già provata ricoprendo il ruolo di social media manager (non da sola, qui!) nel TEDx organizzato dalla mia provincia. Ho pensato che potevo provarci, che mi ci potevo buttare. E così, tra il lavoro, le passioni e la vita sociale, la mia vita continua, nonostante gli alti e bassi, i pensieri sul futuro e su quella meta che vorrei raggiungere, ma che vedo ancora lontana. Mi sono fatta un sacco di domande, perché a volte, mentre faccio tutte queste cose, mi chiedo se anche gli altri facciano quanto fanno perché amano ciò che fanno o solo perché vedono tutti correre all'impazzata verso qualcosa di indefinito. Mi sono chiesta se lo stessi facendo anche io. E allora, mi sono posta ancora altre domande: per cosa stessi "correndo" e per cosa vale la pena "correre". Mi sono data una risposta un po' controcorrente: mi sono risposta che nonostante tutti dicano che ci dobbiamo muovere, dobbiamo fare, dobbiamo dire, dobbiamo darci una mossa, dobbiamo correre, non dobbiamo perdere tempo, a volte - e ripeto, a volte - bisognerebbe un attimo fermarsi e capire se stiamo correndo perché ci piace farlo o solo perché non vogliamo sentirci esclusi da questa maratona mondiale a cui tutti sembrano partecipare. Ne è venuto fuori l'articolo che condivido ora qui: alla fine è nato tra i pensieri venuti scrollando il feed di LinkedIn ed è qui che doveva tornare. #crescitaprofessionale #crescitapersonale #correre
Post di Desirèe Mantovano
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𝐒𝐟𝐢𝐝𝐞 𝐬𝐢𝐥𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐬𝐞 Anche se non mi mancano obiettivi sfidanti da raggiungere, trascorrere un mese sulle Dolomiti ogni anno rimane la mia meta imprescindibile, un momento fondamentale per coltivare mente, corpo e spirito. Siamo pronti per arrampicare, meditare e pregare. Io paragono l’arrampicata a una partita di scacchi: un duello silenzioso e intenso dove la vera sfida si svolge non sul campo di gioco fisico, ma dentro i meandri della mente. Questo sport non è solo un test di forza fisica o agilità, ma anche e soprattutto un'arena psicologica. Ogni presa rappresenta una mossa, ogni movimento una strategia. Proprio come negli scacchi, dove i giocatori devono anticipare le mosse dell'avversario e considerare molteplici scenari futuri, nell'arrampicata il successo dipende dalla capacità di prevedere e pianificare, di leggere la parete come una scacchiera. La vera essenza dell'arrampicata risiede nella gestione delle emozioni. La paura di cadere, la frustrazione di un fallimento, l'euforia di raggiungere la vetta: ogni emozione deve essere compresa e controllata. È un percorso lento, dove il tempo sembra dilatarsi e ogni decisione può avere conseguenze immediate. La calma è la tua migliore alleata; permette di mantenere la concentrazione necessaria per affrontare la parete con intelligenza e intuizione. In questa lenta danza verticale, si impara molto su se stessi. L'arrampicata insegna la pazienza, la determinazione e il coraggio di fronteggiare non solo la roccia, ma anche i limiti interni che ogni arrampicatore deve superare. La parete diventa così uno specchio, riflettendo le qualità e le insicurezze di chi osa scalarla. L'arrampicata, proprio come il gioco degli scacchi, è un dialogo tra corpo e mente. Un dialogo che può insegnare l'arte di vivere, mostrando che i più grandi ostacoli spesso risiedono non nel mondo esterno, ma nelle barriere che costruiamo dentro di noi. #climbing #meditazione #preghiera
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𝗙𝗔𝗥𝗖𝗘𝗟𝗔 È 𝗨𝗡𝗔 𝗤𝗨𝗘𝗦𝗧𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗗𝗜 𝗧𝗘𝗦𝗧𝗔 Non esistono #percorsi "piatti"... ci sono salite e discese e ad ogni discesa dobbiamo pensare che stiamo lavorando per raggiungere la prossima vetta. Le #salite nella professione come nella vita, non sono mai lineari. Sono piene di #pendenze che cambiano, di tornanti ciechi che non sai quello che trovi dalla parte opposta. Ma spesso, la forza di #volontà batte anche il destino ed è un’equazione che conoscono bene tutti quelli che corrono a piedi o coloro che in bici ci sono saliti almeno una volta e almeno una volta hanno provato a scalare una #montagna più grande di loro. Dove ti portano le tue gambe è frutto molto più della forza di volontà che dei tuoi muscoli, non importa quello che la natura ti mette davanti. È una questione di testa! Può essere neve, può essere freddo, puo essere caldo torrido, può essere fango, può essere pioggia, può essere freddo e fango e pioggia nello stesso momento. L’importante è la #determinazione incrollabile di avanzare e raggiungere la vetta. Quindi presta attenzione a COSA TI RACCONTI e alle immagini che proietti nella tua testa. #Cosa ti dici dentro di te mentre spingi in salita? Quanto si fa dura ed imprevisti, problemi, interferenze, bloccano l’avanzamento del tuo progetto/ obiettivo? Inizio io: “Dai Giulia, avanti! Ce l’hai sempre fatta, metti un passo dietro l’altro, resisti! La panoramica lassù sarà bellissima e potrai festeggiare 🎉 “ Sono curiosa ora di sapere quali sono le tue #leve motivazionali 🤩💬 Ci hai mai pensato? Facci caso e usa parole #energetiche anziché energivore per motivare te stesso e il tuo Team!😉 L’effetto sarà sorprendente. Nota: il video sotto non è “costruito” ne realizzato con una cine presa hollywoodiana, ma è autentico. Rappresenta un frame di un bellissimo trail, faticoso è sfidante, vita vera vissuta e goduta appieno. #attegiamento #determinazione #visione #paroleenergetiche #tenacia #costanza #avanzasempre #allenalavolontá #superaledifficoltà.
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Sotto assedio: la battaglia quotidiana contro il tempo e l'energia persa 🚀 Cari professionisti super impegnati, 🔥 Vi riconoscete in questo ritratto? 🔥 🏃♂️ Correte tutto il giorno da un impegno all'altro, ma vi sentite come se steste inseguendo il vostro stesso coda. ⚡ L'energia? Un miraggio nel deserto delle vostre giornate maratona. 🌙 Arrivate a sera più esausti di un atleta dopo la maratona, sognando il divano più che il podio. 😤 Nervosi? Più del solito, e vi chiedete perché il tempo per voi sembra solo un lusso. 🚫 Quello che amate fare? Sempre più un ricordo sbiadito, sacrificato sull'altare della "produttività". 💡 Facciamo chiarezza: non è una medaglia d'onore essere sempre "occupati". La vera vittoria? Riuscire a ritagliarsi il tempo per ciò che conta davvero, per voi. 🎯 La Sfida: Vi sfido a ribaltare la tavola. A non lasciare che la frenesia quotidiana divori il vostro vero io, quello che brilla quando fa ciò che ama, quando si nutre di passioni, non solo di obblighi. ✨ Il Segreto? Non sta nel fare di più, ma nell'essere più selettivi, più presenti, più in sintonia con ciò che vi fa sentire vivi. 🔗 La Soluzione: scoprire come il mio approccio può aiutarvi a riconquistare il controllo della vostra vita, restituendovi energia e serenità per investire nelle vostre vere passioni. 💬 Se vi sentite pronti per questa rivoluzione, scrivetemi. Insieme, possiamo costruire un percorso su misura per voi, perché ogni professionista merita di brillare, dentro e fuori l'ufficio. INTANTO OGGI FESTEGGIO I MIEI NUOVI VIDEOCORSI PER PERSONE CHE PRESTO SPLENDERANNO DI ENERGIA STRAORDINARIA😀✨
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Le passioni non vanno in vacanza! Sono passate ormai alcune settimane dalla mia partecipazione alla 33’ Coppa dei Tre Laghi, una gara di auto storiche rinomata nel panorama del settore italiano, di cui ho condiviso qualche veloce considerazione e scatto più rappresentativo. Le auto sono una mia grande passione e, probabilmente grazie all’esperienza vissuta, tra i vari appuntamenti e le varie call ho continuato a pensare all’importanza del coltivare i nostri hobbies e le nostre passioni per mantenere un benessere fisico e psicologico. Ma cosa sono le #passioni? È un forte sentimento di interesse, entusiasmo e dedizione verso qualcosa che si desidera e che ci fa stare bene. Essendo un sentimento, tutti lo possiedono, per questo motivo va coltivato ed esplorato. Dato il mio ruolo, lavorando a stretto contatto con le persone, mi piace evidenziare con voi un aspetto meno visibile, e forse per questo più sorprendente, di quanto gli hobbies e le passioni possano influenzare positivamente la nostra #carriera. Non si tratta solo di riempire il tempo libero, ma di nutrire la nostra esperienza, sviluppare le #softskills e arricchire la nostra vita lavorativa in modi che spesso sottovalutiamo. Gli hobbies ci offrono un'opportunità unica di vedere il mondo da angolazioni diverse, ci insegnano a osservare i dettagli, a essere pazienti e a godere del #processo. Tutti aspetti che la frenesia quotidiana non ci permette di assaporare durante le giornate lavorative ma che, in realtà, rappresentano qualità inestimabili nel mondo del lavoro. Impegnarsi in attività che ci appassionano è anche un potente #antidoto contro lo stress. Il tempo dedicato alle nostre passioni ci permette di “staccare la spina”, di rigenerarci, di crescere e anche di superare i nostri limiti, permettendoci di tornare al lavoro con rinnovata #energia e concentrazione…e perché no, anche con qualche esperienza da raccontare col sorriso ai nostri colleghi. Concedetemi di darvi un consiglio: non abbiate paura di condividere queste esperienze nel vostro ambiente di lavoro; spesso, sono proprio queste passioni a fare la differenza!
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𝗔𝗵𝗶 𝗩𝗲𝗹𝗮𝘀𝗰𝗼, 𝗱𝗼𝘃𝗲 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗶 𝗹𝗮 𝗺𝗶𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗮? Liberamente ispirato da Velasquez di Vecchioni. Meno liberamente ispirato dalle decine di post "motivazionali" che mi fanno venire voglia di emigrare in Australia. Intendiamoci, sono io il primo a scrivere (quasi) sempre di tema professionale ma – differenza sostanziale – lo faccio sul "mio" tema professionale: la vendita. Ora capisco anche che qui si possa trovare un’alta concentrazione di coach a vario livello, che "sfruttano" ogni occasione per portare acqua al proprio mulino. Mi piace la desueta locuzione "portare acqua al proprio mulino". Un po’ meno capisco tutti coloro che hanno sentito l’impulso – senza riuscire a trattenerlo – di scrivere decine di post tutti uguali su ogni singolo accadimento delle passate Olimpiadi. Ora la questione è che anche io – in questo momento – sto esprimendo una mia opinione sul tema (ovvero sul diffondere opinioni su qualsiasi argomento). Quindi la domanda è: ma davvero siamo così compresi nel nostro ruolo qui su LinkedIn, da sentire l’impellente e doveroso compito di fare una trasposizione nel mondo professionale/lavorativo di tutto ciò che accade là fuori? Viviamo tutti in fior di metafora? E se non arriviamo primi nel fare l’elogio o la critica, ha senso ripetere infinite volte ciò che altri prima di noi hanno scritto? Quale vantaggio di immagine personale possiamo trarre da queste reiterazioni? Sono tutte domande senza risposta. Temo. E infine la domanda delle domande: nell’era pre-internet, sarei andato a festeggiare un compleanno a cena da amici parlando tutta la sera del testosterone della pugile, del banchetto di Dionisio/ultima cena, delle coliche del saltatore e di Velasco, senza che qualcuno mi dicesse Estiquatsi? Ai poster(ior)i l’ardua sentenza. «Ahi Velasquez, non t'avessi mai seguito» #ego #virale #like 𝗖𝗧𝗔, 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗲𝗿𝗶𝗮 Sei arrivata/o sin qui senza pensare che io sia pazzo, e magari hai letto qualche mio post precedente (se non l’hai fatto prima, fallo ora!), sei un/a commerciale con esperienza di vendita b2b, vivi e lavori in Lombardia, Piemonte, Veneto o Abruzzo: cosa aspetti a contattarmi?!? Giuro che ti faccio vincere la medaglia d’oro…
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"Sull'orlo di un duplice abisso" Il potenziale che una passione è in grado di smuovere dentro una persona è qualcosa di inspiegabile e straordinario. Quante volte, prima di addormentarmi o lungo il sentiero che porta all'attacco della via, mi sono chiesto: "perché farlo… è una salita durissima, potrei farmi male, potrebbe essere al di sopra delle mie forze." Perchè lo voglio fare? Perché non riesco a farne a meno. Quando mi lancio in obiettivi molto sfidanti, la risposta mi arriva quando li raggiungo: un nuovo obiettivo raggiunto, l’asticella spostata ancora una volta un po’ più in alto, e la voglia irrefrenabile di continuare a sognare in verticale, pareti ancora più ardue da scalare. E ogni volta esplode la felicità per aver vinto ancora una volta con me stesso, con i miei limiti mentali. A quel punto ti porti a casa delle emozioni incredibili, che sono ancora più forti se condivise con i compagni di avventura... Via "Sull'orlo di un duplice abisso" 8b+ (7c obbl.), S3 (La chiodatura è tra i 3m e i 7m), III (tecnica, chiodatura, ambiente) Italia - Val Adige - Brentino Per leggere l'articolo completo 👇👇https://lnkd.in/db57uRBz #lifewithoutlimitations #focusaction #climbingpassion #motivazione
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Il coraggio di scegliere.
Presidente Nazionale Assopam - Delegato Nazionale Enasarco - AU Credismart Agenzia Deutsche Bank Easy - Rappresentante Interessi Camera dei Deputati e Unione Europea
C'è una cosa che AMO di questa immagine... Non è il fatto che questa capra di montagna stia per fare un salto massiccio, che se fatto male, potrebbe alterare il resto della sua vita, non è nemmeno il fatto che avesse abbastanza fede per farlo. Quello che amo è che i suoi occhi sono concentrati su una sola cosa: la sua destinazione finale. Non guarda giù chiedendosi se cadrà e morirà. Non guarda indietro rimpiangendo la decisione che ha preso, chiedendosi cosa succederebbe se prendesse una strada diversa verso la sua destinazione finale. Il suo focus è solo su una cosa: l'altro lato. Molte volte nella vita, finalmente abbiamo il coraggio di fare un grande salto (qualunque sia). Poi, ore, giorni, settimane o anche mesi dopo, ci ritroviamo a guardare giù... Guardando indietro... O anche guardando accanto... Indovinare in secondo luogo la nostra decisione e voler tornare al punto di partenza... Se hai deciso di fare un salto nella tua vita, questo è il tuo promemoria per mantenere la testa avanti e concentrarsi in avanti, nonostante ciò che potresti affrontare nel presente. Alla fine ne varrà la pena. Te lo prometto. Web
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Arrivare primi ci rende felici? Secondo alcune ricerche sembra proprio di no, e che sia molto meglio... arrivare Terzi (scusa il gioco di parole, ma non ho resistito 😜 ). Affannarci per essere i migliori ha un suo lato oscuro: quando non riusciamo a salire sul gradino più alto del podio ci confrontiamo con chi ce l'ha fatta e ci sentiamo inadeguati. Iniziamo a fare paragoni. Ma i paragoni non sono sempre negativi. Esistono infatti paragoni "buoni" e paragoni "cattivi". Quelli cattivi sono quelli che non ci fanno crescere, quelli buoni invece sono quelli che ci fanno considerare i risultati ottenuti. E quando arriviamo terzi ci permettono di pensare - ce l'ho fatta! - invece di guardare a chi sta davanti a noi con invidia o rammarico. Sul mio blog oggi c'è un articolo che parla di vittorie e sconfitte, ribaltando il punto di vista e provando a valutare ciò che ci rende veramente felici. Arrivare primi oppure renderci conto del nostro valore? Corri a leggere il post e fammi sapere cosa ne pensi!
Meglio arrivare Terzi - Micaela Terzi - Business Coach
https://micaelaterzi.it
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VOLERE vs DECIDERE Otto mesi fa ho preso una decisione importante: nel marzo 2025 correrò la mia prima maratona. È sempre stato un mio sogno, ma fino a quel momento era rimasto solo un desiderio. Da due settimane mi alleno con costanza, a volte anche alle prime luci dell’alba, per riuscire a conciliare lavoro e famiglia. In molti mi scrivete in privato, offrendomi supporto e chiedendomi il motivo di questa scelta. Alcuni si chiedono perché io possa avere voglia di alzarmi alle 5 del mattino per correre... La verità è che, a quell’ora, la voglia spesso non c’è, ma c’è una disciplina che mi spinge ad agire. Decidere di raggiungere un obiettivo richiede la volontà di affrontare sfide che prima avremmo evitato. La preparazione per una maratona, a mio avviso, è molto simile alla vita di un’azienda. Quando inizi, sei carico di energia e entusiasmo, e ti senti capace di percorrere tanti chilometri. La tua carica emotiva ti fa sognare il giorno della gara e la gioia di tagliare il traguardo. Tuttavia, col passare del tempo, iniziano a emergere le difficoltà: infortuni, cali di motivazione, e dubbi su quanto tu possa andare avanti. Le opinioni degli altri possono influenzarti, ma se sei determinato e persistente, e metti in campo tanta disciplina, inizierai a vedere i primi risultati. Questi successi ti daranno la forza per affrontare nuove sfide, chilometro dopo chilometro, giorno dopo giorno, fino a quel momento tanto atteso. Anche un’azienda vive fasi simili: dall’ideazione del sogno, all’ostinazione per farlo diventare realtà, fino alle difficoltà iniziali che spesso portano molte imprese a fermarsi. La voglia e’ un grande ingrediente per poter materializzare la tua idea ma è l’aver deciso di essere disposto a fare tutti gli extra sforzi necessari per raggiungere il tuo obiettivo che ti porterà a vincere.
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Ti sei mai sentito perso? Questa foto mi ricorda l’importanza di avere un obiettivo chiaro e di percorrere il proprio cammino con determinazione. A volte, per raggiungere ciò che desideriamo, dobbiamo attraversare sentieri nascosti, circondati da ostacoli. Ma se teniamo lo sguardo fisso verso la nostra meta, quel “mare” di opportunità e serenità ci aspetta. In ogni percorso di crescita, professionale o personale, è fondamentale avere il coraggio di fare il primo passo, anche quando la strada sembra stretta e incerta. Solo così possiamo scoprire panorami inaspettati e raggiungere traguardi che mai avremmo immaginato. ✨ E tu, quale obiettivo ti guida oggi? #CrescitaPersonale #Motivazione #Benessere #LinkedInInsights #Salutementale #Crescitaprofessionale
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