L'assoluzione di Luca Palamara e Stefano Fava rappresenta un caso emblematico del clima di tensione tra politica e magistratura. Dopo cinque anni di processi, con accuse che andavano dall'abuso d'ufficio alla rivelazione di segreto, entrambi sono stati assolti. Questa vicenda sottolinea la complessità del sistema giudiziario italiano e la necessità di una riflessione approfondita sulle riforme necessarie. Secondo "Il Giornale", la sentenza mette in luce l'importanza di evitare che l'uso delle accuse giudiziarie diventi uno strumento di lotta politica. Palamara stesso ha dichiarato che continuerà la sua "ricerca della verità" per chiarire le vicende che lo hanno coinvolto e che intende contribuire alla riforma della giustizia. Su "Il Tempo", Palamara oggi afferma di non aver mai voluto male alla magistratura, ribadendo che il suo impegno è sempre stato volto a migliorare il sistema, non a danneggiarlo. La sua assoluzione dovrebbe dare slancio alle necessarie riforme per garantire una giustizia più equa e trasparente. Questa situazione evidenzia come sia cruciale distinguere tra responsabilità penale e dinamiche politiche, evitando che l’una interferisca con l’altra. Le riforme devono puntare a rafforzare la separazione dei poteri e garantire che il sistema giudiziario possa operare senza pressioni esterne. #Giustizia #RiformaGiudiziaria #Palamara #Magistratura #Politica #Assoluzione
Post di Emanuele Fierimonte
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#Toti #Legalità #legalissues #Crosetto Credo sia un errore strumentalizzare la vicenda in corso che appare fondata su un potere trasversale che ricorda la #primarepubblica. Il Governatore Toti ha il diritto costituzionale di essere considerato innocente fino all'estremo grado di giudizio ma la #politica dovrebbe occuparsi dei problemi del Paese e non processare i Giudici. È una considerazione a mio avviso necessaria se si vuole finalizzare la Riforma della Giustizia in modo credibile. https://lnkd.in/gauFpys5
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Una lettura lucida che va oltre le sentenze, da magistrato con quarant’anni di esperienza sul campo. Leggi su #fivedabliu
Il lato oscuro della trattativa Stato-mafia, Cavallone: "Chi sapeva oltre ai vertici del Ros?" - Fivedabliu.it
https://www.fivedabliu.it
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https://lnkd.in/e8HFnWPJ Altro che legge bavaglio! La riforma Nordio disarma i giustizialisti Nordio: “L’inizio della fine di un periodo oscuro per la giustizia italiana”. Intercettazioni? La colpa mai del giornalista, ma di chi gliele passa. “L’inizio della fine di un periodo oscuro per la giustizia italiana che ha visto molto spesso sul banco dell’opinione pubblica persone completamente estranee alle indagini, delegittimate, offese e compromesse nella loro carriera per ragioni che poi si sono rivelate infondate”, come ha ricordato lo stesso ministro Carlo Nordio. Una delle misure chiave (e sacrosante!) è l’inappellabilità delle sentenze di assoluzione, coerente con un principio elementare: la colpevolezza dell’imputato dev’essere sempre provata “aldilà del ragionevole dubbio”. E come ha osservato Nordio, “come fai a condannare in secondo grado quando un giudice di primo grado ha dubitato al punto di assolvere”? Inoltre, abolendo l’abuso d’ufficio la riforma rassicura gli amministratori, i sindaci, dalla cosiddetta “paura della firma”, fondata non tanto sulla prospettiva di una condanna che molto raramente arriva, quanto sul timore della diffusione della notizia dell’indagine, che spesso distrugge carriere, candidature e giunte comunali regolarmente elette. Ma il ministro Nordio alza l’asticella: la riforma è solo un “punto di inizio”, perché il suo vero obiettivo è “portare a compimento il codice di procedura penale ideato e voluto, ma non attuato, da Giuliano Vassalli, eroe della resistenza, non sospetto di tentazioni reazionarie e che era modellato sul sistema garantista anglosassone. Un codice di procedura vulnerato, stravolto, purtroppo anche da alcune sentenze della Corte costituzionale, ma che noi intendiamo portare a compimento”, ha assicurato il ministro. #giustizia #riformagiustizia #nordio #carlonordio #governomeloni #giorgiameloni #meloni #italia #governo #parlamento #politica #politicaitaliana
Altro che legge bavaglio! La riforma Nordio disarma i giustizialisti
https://www.nicolaporro.it
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L’esercizio della professione giornalistica e il diritto dei cittadini ad essere informati, il cui valore è riconosciuto dalla Costituzione, in Valle d’Aosta rischiano di essere ostacolati da un incomprensibile atteggiamento di chiusura totale da parte delle forze dell’ordine e della magistratura inquirente, in particolare sugli ultimi fatti di cronaca. Ne abbiamo scritto qui. Ma c'è molto di cui parlare ⤵ #sindacato #cronaca #asva
L'Asva: «Da forze dell'ordine e procura un silenzio che non serve a nessuno»
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L’ultima mortificazione per Beniamino Zuncheddu: “assolto ai sensi dell’articolo 530 comma 2 c.p.p.” La sentenza contiene un frutto avvelenato? Il richiamo al fatidico capoverso sarà l'ultimo schiaffo della giustizia a Beniamino Zuncheddu? #giustizia #avvocati #magistrati
L’ultima mortificazione per Beniamino Zuncheddu: “assolto ai sensi dell’articolo 530 comma 2 c.p.p.” (di Riccardo Radi)
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Nota & annota! Separare le carriere nella magistratura, fra chi indaga (PM) e chi giudica (giudici), significa attuare elementari principi di civiltà giuridica, significando che la 'accusa (PM) deve essere pari alla difesa (avvocato). Significa altrsì restituire al comune cittadino la serenità di giudizio, finalizzato alla sola applicazione della legge in un sano confronto in Tribunale (dibattimento) fra accusa e difesa. Avanti tutta con la riforma!
Il pm che lo fece arrestare è nella sezione della Cassazione, Cattaneo porta il caso Elia in Parlamento: “Vulnus principi terzietà”
https://www.giovannifalcone.it
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La credibilità della giustizia italiana è ai “minimi storici”: l’ha detto e ridetto nel 2024 Nicola Gratteri, da settembre 2023 Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli. Secondo Gratteri, una soluzione poteva essere addirittura la rifondazione del CSM ad opera del presidente Mattarella, ma non è stato fatto nulla: riformare la giustizia costa caro, soprattutto alla politica corrota. La giustizia italiana va toccata con "mani tremanti" direbbe Cesare Beccaria, ma va toccata senza indugi e con spirito saggio, riformatore e deciso. Ma ciò non viene fatto, a riprova del colpevole lassismo dei governi che si succedono in anni e anni. I governi italiani degli ultimi 20 anni sono lo specchio delle allodole per quei poteri forti che vogliono un'Italia e un'Europa schiave economicamente, militarmente e, soprattutto, politicamente. Le conseguenze mi sembrano ovvie: siamo governati dalla debolezza, ipocrisia, codardia. I primi a risentirne sono i cittadini incolpevoli che hanno dato ancor una volta fiducia ai cattivi politici presenti in Italia(sia a destra che a sinistra); i secondi a risentirne sono le fasce più emarginate e deboli, dimenticate dalla società italiana e quindi dal Governo. Continuate così e questo paese sara "carne da macello" per altri Stati e altri poteri, interni ed esterni all'Italia. Un articolo di alcuni anni fa che tratta un tema profetico e anticipatore. Da leggere.
Il procuratore Gratteri ha detto che 400 magistrati sono corrotti Ho atteso tre mesi, possibile che nessuno voglia vederci chiaro? - ItaliaOggi.it
italiaoggi.it
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È l’esperienza quotidiana di noi avvocati: riforme e procedure (anche telematiche) pensate da persone che nulla conoscono delle realtà processuali che complicano piuttosto che semplificare
Avvocato penalista, blogger Terzultima Fermata e Consulente giuridico associazione Errori Giudiziari
Per riformare la giustizia è necessario avere avuto una esperienza di aula come avvocato o magistrato, altrimenti sei disancorato dalla realtà. Giulia Bongiorno è divisiva ma in questo caso è difficile non essere d'accordo dopo aver visto lo sconquasso della Cartabia.
La giustizia può essere riformata solo da chi ha calpestato la polvere delle aule (di Riccardo Radi)
http://terzultimafermata.blog
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Certamente chi è oppure è stato Avvocato o Magistrato ha un’esperienza diretta e personale, ma la riforma della Giustizia va aldilà dei tecnicismi. Se volessimo riformare la sanità prima di chiedere ai medici chiederei ai pazienti. Non è una provocazione, ma l’efficacia si misura in termini di output. Ogni cittadino aldilà della Professione ha una propria idea delle situazioni e giustamente tutti debbono partecipare alla “gestione” della società compresa la Giustizia. Non è a caso che la Magistratura si esprima in nome del Popolo italiano e non dell’Avvocatura o della Magistratura. Una Commissione di esperti serve per descrivere la situazione attuale e prospettare differenti alternative. Sarà il Parlamento, pertanto il Popolo a decidere.
Avvocato penalista, blogger Terzultima Fermata e Consulente giuridico associazione Errori Giudiziari
Per riformare la giustizia è necessario avere avuto una esperienza di aula come avvocato o magistrato, altrimenti sei disancorato dalla realtà. Giulia Bongiorno è divisiva ma in questo caso è difficile non essere d'accordo dopo aver visto lo sconquasso della Cartabia.
La giustizia può essere riformata solo da chi ha calpestato la polvere delle aule (di Riccardo Radi)
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La credibilità della giustizia italiana è ai “minimi storici”: l’ha detto e ridetto nel 2024 Nicola Gratteri, da settembre 2023 Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli. Secondo Gratteri, una soluzione poteva essere addirittura la rifondazione del CSM ad opera del presidente Mattarella, ma non è stato fatto nulla. Un articolo di alcuni anni fa che tratta un tema profetico e anticipatore. Da leggere.
Il procuratore Gratteri ha detto che 400 magistrati sono corrotti Ho atteso tre mesi, possibile che nessuno voglia vederci chiaro? - ItaliaOggi.it
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