🦵 Patologie venose e carotidee: quali sono i primi segnali da non sottovalutare? ⚠️ Riconosci i primi segnali di una malattia venosa e di una malattia carotidea e scopri quando è necessario consultare uno specialista. Ascolta l'intervista al Professor Roberto Di Mitri, Presidente SIF – Società Italiana di Flebologia e al Professor Piero Montorsi, Direttore Dipartimento di Cardiologia interventistica - Centro Cardiologico Monzino, per conoscere le patologie carotidee, i segnali d’allarme e quando è necessario consultare uno specialista. ❤️ Non rimandare a domani: la prevenzione e la diagnosi precoce possono fare la differenza! Con il contributo incondizionato di Medtronic #fondazioneonda #cardio #malattiecardiovascolari #cuore
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(Adnkronos) - Bloccare l'artrite reumatoide in fase precocissima: due trial sul Lancet dimostrano la fattibilità e la possibilità di arrivare allo stop della malattia. A commentarle i lavori è Maria Antonietta D'Agostino, direttore della Uoc di Reumatologia di Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Ircc e professore ordinario di reumatologia all'Universit #adnkronos #ultimora
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In questo numero della Newsletter trovate due interessanti Video reportage. Il primo fa riferimento alla VIIa edizione del congresso sulle malattie infiammatorie dell’intestino, con un focus sulla transizione dall’età pediatrica a quella adulta. L’altro è un resoconto video del congresso di cardiologia #ANMCO e contiene anche la descrizione di 4 importanti trial presentati al congresso di Rimini. Poi ci sono tre interessanti novità approvate in Italia. Due nuove CART-T, #idecel e #lisocel. La prima per il #mieloma multiplo e l’altra per il linfoma #DLBCL. Infine attraverso 3 video interviste e un articolo parliamo di #finerenone, un farmaco in grado di rallentare la progressione della malattia renale cronica. LEGGI LA NEWSLETTER https://lnkd.in/dqQZpP87
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La gestione domiciliare del mieloma multiplo rappresenta una prospettiva importante per migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti da questa malattia. Le recenti innovazioni diagnostiche e terapeutiche hanno portato a un aumento della sopravvivenza dei pazienti, ma è fondamentale affrontare le sfide legate all’accesso alle cure e all’aderenza terapeutica, alla qualità della vita per il paziente, così come garantire il supporto psicologico necessario. Per promuovere l’assistenza domiciliare, è essenziale adottare strategie che consentano ai pazienti di accedere alle terapie in modo più comodo ed efficiente. Ciò può includere la creazione di corsie preferenziali nelle strutture sanitarie per ridurre i tempi di attesa e di permanenza in day hospital, nonché la fornitura di servizi di assistenza domiciliare per la somministrazione delle terapie, l’accesso alla home therapy, andando nella direzione della telemedicina e della medicina di prossimità, facendo spostare i professionisti, le informazioni, le terapie , ma non il paziente. In definitiva, migliorare l’assistenza domiciliare per i pazienti affetti da mieloma multiplo richiede un approccio olistico che affronti le sfide logistiche, cliniche e psicologiche associate alla malattia. Attraverso l’implementazione di tali strategie, si può contribuire a migliorare la qualità di vita dei pazienti, a ottimizzare le risorse temporali e materiali nella sua gestione, per contribuire ad attutire i costi.
We HealtH 27 Mar - Il Modello Mieloma Multiplo
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I pazienti che non riescono a tenere a bada la pressione alta, seguendo con costanza le terapie prescritte, in futuro potrebbero non avere più alibi grazie a trattamenti di lunga durata che potrebbero combattere il problema dell’aderenza alle cure antipertensive. Una sfida sanitaria molto seria e importante se si considera che dopo circa un anno, fino il 50% dei pazienti abbandona la terapia antipertensiva e così cala anche la possibilità di proteggere cuore e cervello da infarto e ictus. Una prospettiva di miglioramento arriva da un nuovo farmaco, Zilebesiran, attualmente in sperimentazione, al centro dello studio KARDIA-2 presentato al congresso dell’American College of Cardiology in corso ad Atlanta.“I risultati della ricerca sono molto incoraggianti: la nuova molecola interferisce conl’RNA-messaggero bloccando nel fegato la produzione di angiotensinogeno, una proteina che è in cima alla catena dei processi organici che alla fine provocano il rialzo dei valori pressori. Riducendo la disponibilità di questa proteina nel sangue si abbassa anche la pressione – spiega Pasquale Perrone Filardi, Presidente Società Italiana di Cardiologia e Direttore della scuola di specializzazione in malattie dell’apparato cardiovascolare dell’UniversitàFederico II di Napoli –L’innovativa terapia si somministra con una semplice iniezione sottocutanea simile a quella che si fa con l’insulina e la sua azione dura a lungo perché è sufficiente ripeterla a distanza di 3 o addirittura 6 mesi. Con questa modalità di somministrazione, i pazienti che non riescono a seguire la terapia prescritta dal medico, non avrebbero più alibi e il trattamento sarebbe in grado di ridurre in modo significativo i valori di pressione massima senza bisogno di altre cure”. Lo studio KARDIA-2, in doppio cieco e controllato con placebo, presentato al congresso dell’American College of Cardiology da Akshay S. Desai, professore associato dell’Harvard Medical School, ha valutato l’efficacia e la sicurezza di Zilebesiran in 672 pazienti, in aggiunta alle pillole giornaliere. I pazienti arruolati, al momento della prima somministrazione avevano valori pressori, in media, di 143 mm Hg e hanno presentato una riduzione media fino a 18 mm Hg della pressione sistolica che, in molti casi, si è mantenuta stabile fino a 6 mesi. ( fonte: AGI) #medicina #pressionealta #novità #cura Pasquale Perrone Filardi
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La terapia combinata di statine e acido eicosapentaenoico può ridurre gli eventi cardiovascolari nei pazienti con malattia coronarica stabile? Scopri di più sullo studio RESPECT-EPA pubblicato su Circulation. #Cardiologia #RicercaMedica #PrevenzioneCardiovascolare #SaluteDelCuore
La combinazione di statine e EPA riduce gli eventi coronarici nei pazienti con malattia coronarica stabile?
hippox.substack.com
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🔎 Individuare correttamente patologie rare come la malattia di Gaucher e il deficit di sfingomielinasi acida (ASMD) è fondamentale per avviare terapie mirate in modo tempestivo. 👨🏻⚕️ Il dott. Nicola Vitturi dell'AOU di Padova spiega come le due malattie, seppur simili per sintomi come epatosplenomegalia e alterazioni ossee, presentano differenze chiave, soprattutto nei coinvolgimenti polmonari e cardiaci, che possono aiutare nella diagnosi. 🔬 Uno studio recente evidenzia l'importanza di uno screening parallelo per entrambe le patologie, evitando ritardi diagnostici, soprattutto per l'ASMD, una malattia ultra-rara ma trattabile. #MalattieRare
Malattia di Gaucher o deficit di sfingomielinasi acida? L’importanza della diagnosi differenziale
osservatoriomalattierare.it
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TROMBOSI VENOSA SUPERFICIALE: UN EXPERT CONSENSUS DOCUMENT 🩺 La patologia trombotica rimane una delle comorbidità più diffuse e temibili al mondo. Si stima che la trombosi venosa profonda (TVP) abbia un’incidenza annuale di oltre 800.000 casi e sia responsabile di circa 100.000 morti/anno per embolia polmonare (EP) associata. 💔 La trombosi venosa superficiale (TVS) è una condizione clinica relativamente frequente, a lungo giudicata malattia benigna autolimitante, ma di fatto di potenziale gravità. Essa si presenta come un problema di salute pubblica molto comune nella popolazione occidentale: la prevalenza varia dal 3% all’11%, mentre l'incidenza non è mai stata stimata con precisione ma è notevolmente più elevata. 📊 Inoltre, una percentuale di pazienti affetti da TVS, compresa tra il 6% ed il 36%, mostra all’analisi ecografica una TVP, e una percentuale del 33% presenta una concomitante EP asintomatica. ⚠️ Sebbene siano state proposte negli anni diverse raccomandazioni e linee guida diagnostico-terapeutiche, la pratica clinica si è sempre scontrata con punti ancora aperti e aree grigie nella gestione del malato con TVS. Urge quindi un Consensus Delphi sulle pratiche di gestione della TVS. 📋 Obiettivo del Consensus Proporre delle raccomandazioni condivise tra specialisti chirurghi vascolari, ematologi, angiologi e medici interni riguardanti la clinica, la diagnosi e i trattamenti della TVS. 🤝 Fasi dello Studio Il Consensus si articolerà in 3 fasi distinte: - Primo round, on-line: rispondere a statements riguardanti la TVS in accordo o in disaccordo rispetto alla propria pratica clinica e conoscenza scientifica. 🌐 - Secondo round, on-line: gli statements che non raggiungeranno un consenso verranno riproposti, modificati secondo i risultati del primo round e dei suggerimenti del panel. 🔄 - Terzo round e consenso finale, in presenza: presentazione dei risultati e dialogo con board e panel, per discutere eventuali statements ancora con non ottimale consenso. 📅 Al termine verrà redatto un documento e un articolo scientifico da sottomettere a una rivista internazionale, nel quale tutti i membri del panel che avranno completato i tre rounds figureranno come autori-collaboratori. 📝 Per ulteriori informazioni: Email: danielebissaccomd@gmail.com 📧 Il Board Scientifico Daniele Bissacco MD, PhD stud. Daniela Mastroiacovo Bucciarelli Paolo
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Recentemente abbiamo partecipato a un evento dedicato alla salute cardiaca: “La cardiologia che batte al ritmo del futuro”. Questa esperienza ci ha offerto spunti preziosi che abbiamo sviluppato in tre approfondimenti: 🔸 I progressi nella diagnosi genetica e nel trattamento di condizioni come l'amiloidosi cardiaca, la sindrome di Marfan e la sindrome di Brugada. 👉 tinyurl.com/2s4x35ev 🔹 Pacemaker senza fili, una rivoluzione tecnologica in cardiologia 👉 tinyurl.com/4jvxsmf9 🔸 Malattie Cardiache, la prevenzione potrebbe evitare il 50% delle morti 👉 tinyurl.com/28pacsvf
Malattie cardiache rare: progressi nella diagnosi genetica e nel trattamento
osservatoriomalattierare.it
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𝗡𝗲𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗺𝗲𝗱𝗶𝗰𝗶𝗻𝗮, 𝗹𝗮 𝗹𝗲𝘂𝗰𝗲𝗺𝗶𝗮 𝗹𝗶𝗻𝗳𝗮𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗰𝗿𝗼𝗻𝗶𝗰𝗮 (𝗟𝗟𝗖) 𝗿𝗶𝗺𝗮𝗻𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝗳𝗶𝗱𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘀𝘀𝗮 𝗱𝗮 𝗮𝗳𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲. Tuttavia i progressi nella ricerca e lo sviluppo di nuovi trattamenti hanno portato ad un cambiamento di paradigma nell'approccio alla gestione della malattia. Recentemente si è svolto un incontro focalizzato sulla gestione della LLC, guidato da Jacopo Olivieri, Francesco Zaja e Valter Gattei, che ha coinvolto ematologi, infettivologi, cardiologi e farmacisti provenienti da diversi centri del Friuli Venezia Giulia, quali ASU FC, ASU GI, ASFO, e CRO. L'obiettivo dell’incontro è stato quello di discutere l’ingresso del paziente nel percorso e le indagini necessarie alla diagnosi della patologia. Inoltre, gli ematologi Pietro Bulian, Adolfo Rogato, Laura Ballotta e tutto il gruppo di lavoro hanno discusso le opzioni terapeutiche disponibili in prima linea tramite un’analisi approfondita sulla letteratura scientifica, con un focus specifico sulle terapie a termine e continuative. In secondo luogo, è stato sottolineato il ruolo fondamentale dell'approccio multidisciplinare, che attraverso una condivisione efficace delle informazioni e una presa decisionale condivisa, ottimizza così l'efficacia del trattamento e risponde prontamente all’eventuale insorgenza di complicanze. In conclusione, l'incontro tra ematologi e altri specialisti del team multidisciplinare ha evidenziato l'importanza di un approccio integrato e personalizzato nella scelta della terapia per una gestione ottimale della leucemia linfatica cronica.
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Al Gemelli la terza edizione dell’appuntamento “Al cuore del diabete”, il congresso che riunisce i maggiori esperti italiani in campo diabetologico, cardiologico e nefrologico. Il Congresso, organizzato dal prof. Giaccari, si terrà l’8 e il 9 marzo: l’obiettivo prioritario è applicare alla pratica clinica le indicazioni delle linee guida sulla protezione nefrologica e cardiovascolare. È importante colmare il gap di conoscenze, per avvicinare la teoria alla ricerca e alla pratica clinica e permettere un migliore accesso ai farmaci da parte dei pazienti che tendono a sottovalutare una patologia che raddoppia il rischio di infarti e ictus e riguarda una persona su due di quelle in dialisi. Fondamentale resta la diagnosi precoce, uno stile di vita sano e tutte le misure farmacologiche in grado di ridurre il rischio, come ricorda il prof. Giaccari. Ma per fare questo bisogna lavorare su una maggiore consapevolezza di pazienti e operatori sanitari.
Proteggere il cuore e i reni dal diabete. Un congresso al Gemelli spiega come fare - Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS
https://www.policlinicogemelli.it
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