Siamo felici di presentarvi Innovative solutions in the Wine sector (In-Wine), un progetto finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU - Bando PRIN 2022 PNRR - prot. P2022H573K - D.D. n. 1409 del 14 settembre 2022 con l’obiettivo di promuovere un settore vinicolo più resiliente e sostenibile. Ogni fase della filiera del #vino (dalla viticoltura alla distribuzione) comporta impatti significativi sull’ambiente, sull’economia e sulla società. In-Wine interviene proponendo uno strumento innovativo dal punto di vista #giuridico e #scientifico idoneo a supportare gli operatori del settore, così che questi possano immettere sul mercato prodotti vinicoli autenticamente sostenibili e come tali commercializzabili, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi degli SDGs con riguardo alla sostenibilità, all’economia circolare, alla tutela dei consumatori e alle comunità locali interessate geograficamente. #StayTuned #sostenibilità #economica #sociale #Inwine #vino Con Beatrice La Porta, Ph.D. Valeria Guarrasi Luciano Cinquanta; Corona Onofrio angelita gambuti martino Forino @Giuseppina Pisciotta Tosini @Diego Planeta; @Luciana De Grazia; @Isabella Maria Lo Presti
Post di In-WINE (Innovative Solutions in the Wine Sector)
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Se il vino vuole guidare la rivoluzione dell’agricoltura, obiettivo dichiarato della “Slow Wine Coalition” e del suo Manifesto, e della “Slow Wine Fair” (di scena a Bolognafiere, dal 25 al 27 febbraio) - con oltre 1.000 produttori da tutto il mondo, con storie che al vino, spesso, mescolano progetti di inclusione sociale, di sostenibilità vera, ambientale e sociale, e di viticoltura estrema - serve al vino, come all’agricoltura, la consapevolezza che tutto parte dal “lato oscuro” della terra, parafrasando i Pink Floyd, quello che si vede meno e di cui meno si parla meno ovvero il suolo. “Tutti i giorni, in ogni angolo del pianeta, ci si confronta con la sensazione di fame, quindi con il cibo. Ci si confronta quotidianamente con l’agricoltura, spesso senza nemmeno rendersene conto. E con la terra, col suolo, con la vita che in esso risiede. Perché senza fertilità non c’è agricoltura e senza agricoltura non c’è cibo. Il 95% del cibo globale è prodotto dal suolo, ma non solo: il terreno costituisce il più grande serbatoio naturale di carbonio del pianeta”, ha detto, da Slow Wine Fair”, la presidente Slow Food Italia, Barbara Nappini, secondo la quale “stanno venendo al pettine i nodi prodotti da decenni di miopia, in cui l’agricoltura è stata depauperata in ogni modo, la classe politica non si è curata del valore e della qualità del cibo, e del modo in cui veniva prodotto, e non ci si è occupati delle condizioni di vita e di lavoro di chi coltiva, soprattutto nelle aree interne, che sono comunque il 70% dei territori italiani. Ricostruire un corretto rapporto con il sistema alimentare e col cibo passa dalla conoscenza: per questo riteniamo quanto mai urgente l’introduzione dell’educazione alimentare nelle scuole come materia curriculare; un’educazione alimentare che affronti il sistema del cibo sotto il profilo della salute umana e ambientale, ma anche rispetto alla produzione, dal punto di vista etico e identitario”.
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𝗣𝗮𝗿𝘁𝗲𝗰𝗶𝗽𝗮 𝗮𝗹 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝘀𝗼𝗻𝗱𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗲 𝗮𝗶𝘂𝘁𝗮𝗰𝗶 𝗮 𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗲𝗻𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗻𝗲𝗹 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝘃𝗶𝗻𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼! 🍷 🍇 Nell'ambito del progetto europeo #WatEnerWine, è in corso un sondaggio online rivolto agli attori del settore #vinicolo europeo, con un focus sull'uso e sulla produzione di #energia ed #acqua. Tutti i produttori di #vino sono invitati a rispondere alle domande del #sondaggio, disponibile in cinque lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo e portoghese) e di breve durata. I partecipanti possono completare il sondaggio in modo completamente #anonimo e scegliere se sono interessati a ricevere #articoli tecnici sullo stato dell'arte in materia di #risparmio idrico ed energetico nelle cantine, oltre a essere assistiti nell'implementazione delle migliori pratiche 🤝 PARTECIPA AL SONDAGGIO 👉 https://lnkd.in/dBM-6D5y Chiara Pezzi | Vinidea #agrifood #agrifoodcluster #agroalimentare #emiliaromagna #wine #WATENERWINE #vino #vitivinicolo #sostenibilità
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📣Allegrini Wines ha pubblicato il primo Bilancio di sostenibilità Un passo significativo che testimonia l’impegno concreto della cantina nel monitorare e nell’informare gli #stakeholder sulle azioni intraprese e sugli #impatti generati e nel raggiungere #obiettivi di sostenibilità sempre più ambiziosi. 🌱 Al centro la riduzione dell'impatto #ambientale, la promozione di pratiche #agricole sostenibili, la valorizzazione del capitale #umano e del #territorio che da sempre ospita i suoi vigneti. Per saperne di più leggi il nostro articolo ⬇ #esg #bilanciodisostenibilità #AllegriniWines #trasparenza
Il primo Bilancio di Sostenibilità di Allegrini Wines
https://www.linfaconsulting.it
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Da un recente studio di Mediobanca si evince che il prosecco, nelle sue attuali tre diverse denominazioni, cresce più dell’intero settore vinicolo: +29,9% l’aumento della produzione tra il 2018 e il 2023 del Prosecco contro il -30,1% del vino italiano. Nel 2023 sono state prodotte, complessivamente, 736 milioni di bottiglie (+20,4% sul 2020). Come in tutte le DOP, anche per il Prosecco si ha una zona ben identificata all’interno della quale dover obbligatoriamente produrre e raccogliere le uve. Sempre nel 2003 l’area di produzione originaria, il territorio di Conegliano Valdobbiadene, è stato riconosciuto Primo Distretto Spumantistico d’Italia e nel 2019 il sito delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene è stato iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO come paesaggio culturale. Il riconoscimento ottenuto ha contribuito allo sviluppo del territorio: tra il 2017 e il 2022 sono cresciute del 53% le strutture extra-alberghiere e del 47% i loro posti letto, del +13% le case spumantistiche e, in generale, le imprese del 2%. Un turismo decisamente sostenibile, un valore quello della sostenibilità che è sempre più parte del panorama vitivinicolo italiano dove la sostenibilità emerge come l'elemento catalizzatore di una trasformazione profonda. Secondo i dati emersi dalla ricerca Nomisma-Wine Monitor, illustrati durante la presentazione dell'Annual Report Valoritalia 2024, emerge un dato chiave: il 93% delle imprese vitivinicole italiane considera la sostenibilità come un pilastro fondamentale delle proprie strategie di sviluppo. Questo indica una risposta efficace delle aziende alla domanda sempre più pressante di mercato per prodotti che non solo soddisfino i gusti dei consumatori, ma anche i loro ideali di responsabilità ambientale e sociale. 👉Scopri tutte le news del giorno: https://lnkd.in/dHgte4wx
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Sostenibilità e Innovazione: La Certificazione 𝐕𝐈𝐕𝐀 sigla il nostro impegno verso un futuro più verde e brillante! I nostri vini hanno ottenuto la prestigiosa certificazione 𝐕𝐈𝐕𝐀, un riconoscimento che attesta il nostro impegno verso la sostenibilità ambientale e rappresenta uno standard di eccellenza nella viticoltura sostenibile. Cosa significa per noi la certificazione 𝐕𝐈𝐕𝐀? • Trasparenza e Tracciabilità: Grazie ai quattro indicatori 𝐕𝐈𝐕𝐀 (Aria, Acqua, Vigneto e Territorio) e al Qr-code presente sulle nostre etichette, i consumatori possono esplorare il nostro impegno per un'agricoltura rispettosa dell'ambiente. • Innovazione e Miglioramento Continuo: La certificazione ci aiuta a monitorare e migliorare le nostre pratiche sostenibili, garantendo una produzione vitivinicola che rispetti il territorio e riduca l'impatto ambientale. • Valore Aggiunto per il Consumatore: 𝐕𝐈𝐕𝐀 non solo certifica il nostro impegno, ma lo rende visibile e verificabile, creando una connessione autentica tra produttore e consumatore. Per questo i nostri vini non sono solo sinonimo di qualità, ma anche di rispetto per l'ambiente e le comunità locali. Ogni bottiglia racconta una storia di impegno verso un futuro più sostenibile, dove la tradizione vitivinicola si intreccia con l'innovazione ecologica. #Umbria #agricoltura #vino #VIVA
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🍇#Anga presenta a Vinitaly Official “Young Wine”, una rassegna di #vini ‘eleganti’ e sostenibili prodotti dai giovani viticoltori di Confagricoltura. 🍾La nostra iniziativa è nata da una ricerca di Università Cattolica del Sacro Cuore. Siamo partiti dalle aziende nostre associate pioniere dell’#innovazione, che hanno imboccato con convinzione e consapevolezza una strada all’avanguardia, garantendo l’eccelsa qualità delle loro produzioni, declinando i pinti fermi della #sostenibilità: economica, ambientale e sociale. 🗣️Giovanni Gioia, presidente Giovani di Confagricoltura ANGA 🥂 Sei le imprese coinvolte: Tenuta Cantoni di Sotto - Ca' Brunello Sauvignon Rytos Veneto IGT, Custoza Doc Superiore di Villa Medici, Serre Negroamaro di Terra d’Otranto Castello Frisari, Podere Casa Piana Bianco dell'Emilia IGT rifermentato in bottiglia, Aromatico Moscato Secco IGT Veneto il Pianzio, e Figari Valpolicella Classico Superiore Villa Spinosa. #Confagrivinitaly #confagriwine #vinitaly #confagricoltura https://lnkd.in/dPuqVTh7
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Questo interessante articolo ci fa capire come una parte di mondo vitivinicolo si stia muovendo nella direzione e con la mentalità del vino prodotto da Viticultura Sostenibile e sempre più Biologico. Andrea Verlicchi https://lnkd.in/dk9PnxuE
A SLOW WINE FAIR L’APPELLO PER UN'AGRICOLTURA SOSTENIBILE - Suolo e Salute
https://www.suoloesalute.it
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#Sostenibilità del vino dalla vigna al bicchiere, uno studio italiano fa chiarezza - Applicato sulla falanghina della cantina campana @RadiciVive 891, lo studio dell’ Università degli Studi di Torino utilizza il metodo LCA per indagare gli aspetti del ciclo produttivo. Lumi sulle scelte in vigna e per il packaging
Sostenibilità del vino, studio italiano fa chiarezza - VinoNews24
vinonews24.it
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L’Italia del vino è fatta di produttori, vitigni autoctoni e territori unici al mondo: sono oltre 240mila aziende coltivatrici di uva, 30mila le imprese vinificatrici, e più di 500 vini a denominazione Dop e Igp. Per non parlare della biodiversità: i 10 vitigni più coltivati pesano per meno del 40% sulla superficie nazionale a vite, contro il 70% della Francia e l’80% dell’Australia. Inoltre, con un fatturato complessivamente pari a 16 miliardi di euro, il comparto rappresenta un indiscutibile punto di forza per il Sistema Paese. In questo contesto, Nomisma Agroalimentare Wine Monitor, l’osservatorio di Nomisma dedicato al mercato del vino – in collaborazione con FIVI – la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti – ha realizzato un’indagine sui produttori associati a FIVI mettendo in luce i risvolti di un modello socio-economico collegato a tale tipologia di impresa, le cui esternalità rappresentano un valore non solo per la filiera vitivinicola italiana, ma per l’intero Paese. Qual è l’identikit di tale modello? Poco più di 10 ettari di vigneto la superficie media coltivata dagli oltre 1.700 produttori associati a FIVI, 75 tonnellate di uva auto-prodotta per una produzione media di 38mila bottiglie vendute ogni anno: in altre parole, una filiera totalmente integrata, dalla vigna alla cantina, fino alla commercializzazione dei propri vini. Nell'articolo, le parole di Denis Pantini, responsabile Nomisma Wine Monitor. #foodcommunity #wine Leggi l'articolo completo --> https://lnkd.in/eGF8QNCZ
Nomisma-FIVI: l'Italia del vino vale 16 miliardi - Foodcommunity
https://foodcommunity.it
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🍷 Un Bicchiere di Cambiamento: Il Vino del Futuro è Certificato #BCorp 🍇 Il settore del vino, così radicato nella cultura e nella tradizione italiana, è oggi al centro di una rivoluzione sostenibile. Ma come possono le aziende vinicole conciliare le sfide di un mercato globale sempre più competitivo con la necessità di ridurre il proprio impatto ambientale e sociale? La risposta è chiara: diventare una B Corp. Il mondo del vino genera ogni anno miliardi di euro di fatturato e attira milioni di turisti. Tuttavia, i consumatori di oggi non cercano solo qualità nel bicchiere, ma vogliono anche essere certi che i vini che scelgono siano prodotti nel rispetto dell'ambiente e delle persone. Questo è dove entra in gioco la certificazione B Corp. Essere una B Corp significa soddisfare criteri rigorosi su vari aspetti, dall'impatto ambientale alla gestione equa dei lavoratori, passando per le pratiche agricole sostenibili e il benessere delle comunità locali. Un esempio brillante di aziende B Corp nel settore vinicolo include Avignonesi, Cielo e Terra s.p.a., Feudi di San Gregorio, Perlage Winery, Tasca d'Almerita, Marcel Zanolari e PERRINI Organic Wine. Avignonesi, in Toscana, è leader nella produzione biologica e biodinamica, misurando le emissioni di CO2 e promuovendo la biodiversità. Cielo e Terra, nel Veneto, utilizza il 100% di energia rinnovabile e incentiva l'economia circolare. Feudi di San Gregorio, in Campania, punta alla neutralità carbonica entro il 2030. Perlage Winery, pioniera nel prosecco biologico, adotta tecnologie per monitorare il vigneto e collaborare con le comunità locali. Tasca d’Almerita, in Sicilia, promuove la protezione della biodiversità e l’uso di energia rinnovabile. C.V.L.T. Zanolari, in Lombardia, pratica la viticoltura biodinamica e l’agricoltura naturale senza pesticidi. Perrini Natural Farm, in Puglia, produce vini naturali e vegani, rispettando l'ambiente e la biodiversità. 👉 Ma cosa significa esattamente diventare una B Corp? La certificazione si basa su un sistema di punteggio che valuta le performance aziendali in cinque aree principali: Governance, Lavoratori, Ambiente, Comunità e Clienti. Nel settore vitivinicolo, aderire al movimento B Corp non è solo una scelta etica, ma anche strategica. Le aziende vinicole che ottengono la certificazione non solo dimostrano il loro impegno verso la sostenibilità, ma guadagnano anche in competitività, reputazione e fiducia da parte dei consumatori. In un contesto globale in cui le preoccupazioni per il cambiamento climatico e la tutela della biodiversità sono più urgenti che mai, diventare una B Corp è un segno di leadership nel settore vitivinicolo. Le aziende che si certificano oggi stanno tracciando il percorso verso un futuro più sostenibile, sia per il pianeta sia per il business.
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