Post di Marika Binco

Visualizza il profilo di Marika Binco, immagine

Tecnico commerciale interno - Illuminotecnico presso Barcella Elettroforniture S.P.A.

Giornata un po' sotto tono di una settimana poco tonica, ho imparato che quando il morale non è al top ci si deve concentrare su quello che ci porta a vibrare su frequenze più elevate. Discorso un po' troppo aulico forse ma funziona dunque perché no. Prendo spunto da un recente progetto che ho impostato per un locale di vendita al dettaglio e di ristorazione fastfood...nel senso che non è un ristorante ma anche se il passaggio è breve deve essere comunque accogliente e confortevole per gli avventori. Vorrei esprimere un mio pensiero che potrebbe incontrare qualche dissenso ma ho anche imparato che condividendo si amplificano le conoscenze quindi sono pronta ad accogliere consigli e argomentazioni illuminanti. Non sono d'accordo sulla frase " La luce non è mai abbastanza", la luce è NECESSARIA ma nella giusta misura, Kata' Métron come dice il Professore Galimberti. Essendo questo, ad esempio, un locale nel quale c è una parte espositiva ed una di ristoro, di calore, di accoglienza... mi piace pensare che anche se mangio un pezzo di pizza al taglio in pausa pranzo io possa godermi mezz'ora di relax...quindi avere una luce meno intensa e prepotente. Per le aree di ristoro intese come sale ristorazione ( anche nella cucina di casa) i lux medi richiesti vanno dai 200 ai 300. Nella zona espositiva (parliamo di cibo in questo frangente e non di abbigliamento) sui 500 lux medi. Essendo che si tratta di cibo meglio mantenere una luce calda attorno ai 3000 ( per i panificati si consiglia anche il 2500k ma non la trovo....se non nei tubi a led) . In questo progetto sto collaborando con l' Architetta più graziosa mai conosciuta che solo averla vicina mi eleva, vorrei poter essere il contenitore delle sue meravigliose conoscenze.

  • diagram

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi