Post di Mario Alparone

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Direttore Generale Finpiemonte S.p.A

Pubblico una riflessione metodologica sul fabbisogno di personale da assegnare alle #casedicomunita’. Non ha infatti molto senso, a mio modo di vedere, definire uno standard fisso di risorse da assegnare come ipotizza il dm 77. Va invece determinata, come propongo anche io nell’articolo sotto linkato nella parte delle soluzioni da approntare in ambito territoriale, una stima basata sul carico di lavoro in base ai pdta sulla popolazione prevalente da gestire. L’approccio è sempre lo stesso: - definire le patologie prevalenti in base all’analisi epidemiologica del territorio - identificare i PDTA prevalenti ( il 75%delle cronicità sono ricomprese nelle prime 5/6 di quelle censite) - in base alle prestazioni dei PDTA definire nr e qualità di prestazioni da erogare come visite e prestazioni strumentali - associare gli FTE (full time equivalent) necessari come clinica, assistenza infermieristica e supporto amministrativo per l’erogazione. Questo è il metodo non è rocket science !! 🚀 🔗 https://lnkd.in/dHA9uREN https://lnkd.in/dEtGwxxh

Case di Comunità, una proposta metodologica per il calcolo del fabbisogno di risorse umane

Case di Comunità, una proposta metodologica per il calcolo del fabbisogno di risorse umane

quotidianosanita.it

Paola Gobbi

Infermiera. Mamma. Appassionata di bioetica. Autrice di "Storie di persone, voci di infermieri". Runner e amante dei trekking. gobbip@yahoo.com.

9 mesi

Mi chiedo se in Lombardia il sistema sia in grado di svolgere analisi così elaborate. Se penso alla dotazione di infermieri di famiglia, assegnati sulla base del puro dato di popolazione, senza condivisione anche tra pari di quali competenze/ prestazioni debba avere/ espletare ...

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