📢 Al via i negoziati INC-5 tra chi vuole far prevalere gli obiettivi ambientali e la tutela della salute e chi gli interessi economici delle industrie petrolchimiche: in mezzo gli incerti Stati Uniti. 🧋 Inizia oggi, 25 novembre 2024, a #Busan, Corea del Sud, il quinto e ultimo ciclo di negoziati (#INC5) per un trattato globale sulla plastica che dovrebbe concludersi il 1° dicembre. La posta in gioco è sapere se prevarranno gli obiettivi ambientali e la tutela della salute umana, tramite un accordo che affronti la proliferazione della plastica in tutte le fasi dalla produzione allo smaltimento come vorrebbe la High Ambition Coalition To #EndPlasticPollution, oppure gli interessi economici delle industrie petrolchimiche e dei paesi produttori di #plastica (autodefinitesi i Like-minded Countries) che si oppongono a un trattato che includa obiettivi ambiziosi che limiterebbero o ridurrebbero la produzione primaria di plastica e vorrebbero ridurre lo scopo dell’accordo alla gestione dei #rifiuti. ➡Leggi l'articolo qui: https://lnkd.in/d_ttkcgm
Post di Materia Rinnovabile - Renewable Matter
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L'amico Ugo Bardi commenta il 𝗳𝗮𝗹𝗹𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗻𝗲𝗴𝗼𝘇𝗶𝗮𝘁𝗶 𝗢𝗡𝗨 a Busan per un 𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗴𝗹𝗼𝗯𝗮𝗹𝗲 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗹𝗮𝘀𝘁𝗶𝗰𝗮: divisioni profonde hanno impedito di raggiungere un accordo. Da un lato, la “High Ambition Coalition”, composta da oltre 100 Paesi, chiedeva misure rigide come la riduzione della produzione di plastica e l’eliminazione di sostanze tossiche; dall’altro, grandi produttori di petrolio come Arabia Saudita e Russia si sono opposti, preferendo gestire i rifiuti senza limitare la produzione. Per come la vedo io, è solo 𝘂𝗻'𝗮𝗹𝘁𝗿𝗮 𝗺𝗮𝗻𝗶𝗳𝗲𝘀𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗺𝗶𝗼𝗽𝗶𝗮 sulle varie transizioni in corso - la mobilità, il digitale, l'economia circolare, ecc. Oltre all'ignoranza (nel senso di capre, capre, capre!) è sempre più evidente il meccanismo di #GreenShifting che da cinquant'anni 𝘴𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢 𝘢𝘥 𝘢𝘳𝘵𝘦 𝘭𝘢 𝘳𝘦𝘴𝘱𝘰𝘯𝘴𝘢𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢̀ 𝘢𝘮𝘣𝘪𝘦𝘯𝘵𝘢𝘭𝘦 𝘴𝘶 𝘪𝘯𝘥𝘪𝘷𝘪𝘥𝘶𝘪 𝘰 𝘦𝘭𝘦𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘴𝘱𝘦𝘤𝘪𝘧𝘪𝘤𝘪 (𝘦𝘴. 𝘱𝘭𝘢𝘴𝘵𝘪𝘤𝘢) 𝘱𝘦𝘳 𝘥𝘪𝘴𝘵𝘰𝘨𝘭𝘪𝘦𝘳𝘦 𝘭’𝘢𝘵𝘵𝘦𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘳𝘦𝘴𝘱𝘰𝘯𝘴𝘢𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢̀ 𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦𝘮𝘪𝘤𝘩𝘦 di aziende e governi. E che, ovviamente, pone interi altri settori sotto i radar degli attivisti. Se ne devono rendere conto sia gli attivisti che le imprese. Adesso! Perché 𝘀𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗱𝗼𝗻𝗼 𝗽𝗶𝘂̀ 𝘃𝗮𝗻𝘁𝗮𝗴𝗴𝗶 𝗱𝗶 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗶 𝘁𝗲𝗻𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗺𝗮𝗻𝘁𝗲𝗻𝗲𝗿𝗲.
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Unire competitività e sostenibilità, sicurezza degli approvvigionamenti e riduzione dell’impronta ambientale della produzione industriale: l’Italia punta a fare dell’economia circolare il minimo comune denominatore dei negoziati del G7, forte dei propri comparti d’eccellenza. A partire da quello degli imballaggi che, grazie al riciclo, nel 2022 ha garantito un taglio di 10 milioni di tonnellate di CO2. Il punto in occasione di un evento di avvicinamento al vertice di Torino promosso da Globe Italia. CONAI - Consorzio Nazionale Imballaggi COREPLA - Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Plastica https://lnkd.in/dgHTFtGh Redazione Riciclatv
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L’Italia va a caccia di materie prime strategiche seguendo la strategia europea della maggiore autosufficienza nel campo degli approvvigionamenti. Nel quadro del Critical Raw Materials Act, che mira a portare sempre più filiere di approvvigionamento per produrre asset critici per la transizione energetica, l’industria delle tecnologie climaticamente neutre e i semiconduttori sul suolo europeo e a incentivare il riciclo, da cui entro il 2030 si vuole garantire almeno il 15% dei consumi, il governo Meloni si è mosso. Il 20 giugno l’esecutivo ha presentato il Dl Materie prime critiche che porterà alla collaborazione tra il ministero delle Imprese e del Made in Italy, guidato da Adolfo Urso, e quello dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica di Gilberto Pichetto Fratin, che mira a promuovere investimenti mirati per garantire piani di recupero di impianti minerari abbandonati di cui, nel quadro delle strategie economico-industriali europee e italiane, sia accertata la potenziale profittabilità economica, la prospettiva di una riconversione e di una bonifica da eventuali agenti inquinanti, la garanzia di investimenti di concessionari privati che lascino royalties del 5-7% a Stato e Regioni coinvolte https://lnkd.in/dzz76-pB
La grande corsa dell'Italia per riaprire le miniere
it.insideover.com
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𝐈𝐥 𝐏𝐚𝐫𝐭𝐢𝐭𝐨 𝐏𝐨𝐩𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐄𝐮𝐫𝐨𝐩𝐞𝐨 𝐚𝐩𝐫𝐞 𝐮𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐚𝐥𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐚𝐢 𝐛𝐢𝐨𝐜𝐚𝐫𝐛𝐮𝐫𝐚𝐧𝐭𝐢. 𝐄̀ 𝐥𝐚 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐛𝐮𝐨𝐧𝐚? 🚗⛽❓ Qualcosa si muove in seno al #Parlamento europeo sulle tematiche più urgenti che riguardano il futuro dell’#automotive: il Partito Popolare Europeo (PPE), gruppo di maggioranza relativa, ha approvato e pubblicato un piano chiamato "Securing the Competitiveness of the European Automotive Industry" che contiene una serie di proposte per salvare la competitività dell'#industria automobilistica, chiedendo di riesaminare le norme che regolano la transizione green 🍀 1️⃣ 𝐑𝐢𝐯𝐞𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐦𝐮𝐥𝐭𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝟐𝟎𝟐𝟓 Per esempio il piano del #PPE propone di rivedere il sistema delle #multe previste dal 2025 per le case automobilistiche che non centrano i nuovi target di tagli delle #emissioni 🎯 2️⃣ 𝐀𝐟𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐭𝐫𝐚𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝟐𝟎𝟑𝟓 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐢 𝐛𝐢𝐨𝐜𝐚𝐫𝐛𝐮𝐫𝐚𝐧𝐭𝐢 Si chiede inoltre di garantire un approccio tecnologicamente neutrale al traguardo del #2035 che prevede lo stop alla vendita di nuove auto termiche, consentendo l’uso di tecnologie alternative all’#elettrico e all’idrogeno, come per esempio i #biocarburanti 🚘 3️⃣ 𝐅𝐫𝐨𝐧𝐭𝐞 𝐜𝐫𝐢𝐭𝐢𝐜𝐨 𝐨𝐫𝐦𝐚𝐢 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐯𝐞𝐫𝐬𝐚𝐥𝐞 Il #piano salva-auto del PPE è molto simile nei contenuti al non-paper presentato un paio di settimane fa dall'#Italia al Consiglio europeo, al quale hanno già aderito altri Stati. Segno che il fronte critico è ormai trasversale 🇮🇹 🇪🇺 Vuoi approfondire? Leggi l'articolo di Raffaele Dambra 👇🏻 Ti è piaciuto il post? 𝐅𝐨𝐥𝐥𝐨𝐰 𝐦𝐞 💕 e ricorda di seguire anche SICURAUTO.it 😉 Renzo Servadei Gianluigi De Dea Roberto Valdemburg Marco Mosaici Andrea Taschini Alessio Marzano Pier Luigi del Viscovo Massimo De Donato Pierluigi Bonora Alessandro Cavallo De Rosa Daniele Invernizzi Giampiero Pizza Cristiano Donelli Michele Crisci Massimo Artusi EPP Group in the European Parliament Adolfo Urso Ministry of Enterprises and Made in Italy UNRAE ANIASA - Confindustria Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica (ANFIA) FEDERAUTO Federmotorizzazione
PPE: il partito di maggioranza UE apre ai biocarburanti
https://www.sicurauto.it
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La transizione green? Un processo irreversibile ma serve un repentino cambio di marcia e un approccio più flessibile. Per non fare la fine della transizione all’elettrico dell’automotive. La fine della globalizzazione tra Stati Uniti, Europa e Cina e l'arrivo di un nuovo player. L'attenzione al climate change e alla sostenibilità dei conti. La domanda di prodotti verdi e il futuro della manifattura italiana. Alcune considerazioni nella mia intervista di Laura Magna su Industria Italiana Magazine guidata da Filippo Astone
Marco Taisch a proposito della diversa sensibilità che sta maturando su green e industria - Industria Italiana
https://www.industriaitaliana.it
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I risultati delle ultime #elezioni europee hanno un significato importante per l’industria dei #combustibilirinnovabili. Peter Liese, il principale legislatore climatico del PPE, ha sottolineato che questi risultati confermano la visione del suo partito per un Green Deal meno restrittivo. Ha dichiarato: “Dovremo fare alcuni aggiustamenti. Il divieto dei motori a combustione – quello deve andare via.” Inoltre, Liese ha evidenziato come i combustibili rinnovabili e gli #efuel, ampiamente supportati dai conservatori, potrebbero trovare spazio nella legislazione riguardante gli obiettivi di zero emissioni per auto e veicoli pesanti, con revisioni delle politiche previste per il 2026 e il 2027. In generale, la performance non entusiasmante dei verdi in Germania e Francia e il successo del PPE e dell'ECR indicano un possibile "backlash del Green Deal", con una resistenza crescente contro le politiche ambientali europee. È probabile che vedremo una revisione del divieto del 2035 per i motori a combustione interna e una semplificazione degli strumenti legislativi come REDIII, FuelEU maritime, ReFuelEU aviation e le normative sugli standard di CO2 per auto e veicoli pesanti. Con EWABA ci aspettiamo significative battaglie di #lobbying nel prossimo mandato. Siamo pronti a continuare a difendere gli interessi dell'industria dei #biocarburanti avanzati e basati su rifiuti per ottenere il quadro normativo più favorevole possibile per fare sempre di più e meglio il nostro lavoro.
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biocarburanti e motori endotermici anche post 2035! La “Cenerentola” si prende una rivincita…?? Speriamo! Marco Pugliese su NGN sottolinea che i biocarburanti non sono più un optional, sono il grimaldello con cui l'industria italiana può scardinare l'egemonia elettrica tedesca e nord-europea. Vorrei sottolineare l’appuntamento mancato, l’ennesimo atto a evidenziare con questo esempio perché la Ue di fatto non funziona. Marchionne, che diffidava dell’elettrico e aveva ben compreso che avrebbe distrutto l’Automotive non solo tedesca ma europea, nel 2011 all’ACEA aveva proposto l’idea di un unico centro di ricerca cui confluissero tutti i brand europei. Cio’ avrebbe impedito quello che di fatto è successo: gli ingenti costi di ricerca e produzione dell’elettrico si sono riversati sul motore endotermico e rincarate le auto “tradizionali”, in un momento di grande crisi economico- energetica ha determinato anche la crisi dell’Automotive europeo e in primis tedesco. Nel 2011 furono proprio i tedeschi a dire di no a Marchionne e del resto allora andavano a gonfie vele e si sentivano in una botte di ferro grazie ai rapporti privilegiati con Russia e Cina … Perciò l’Europa che si è fatta auto-concorrenza ora paga le proprie miopie e dimostra tutti i limiti di una unione che di fatto non È!
UE, BIOCARBURANTI E MOTORI ENDOTERMICO ANCHE DOPO IL 2035
nuovogiornalenazionale.com
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Per cambiare comportamenti, è importante conoscere i propri diritti e le opportunità, uno di questi è il diritto alla riparazione. Per poter cambiare la nostra visione da consumatori ad utilizzatori di beni dobbiamo tenerci permeabili a visioni che interrompono il modo in cui ci relazioniamo con i prodotti oggi. #consumismo #riparazione
“Diritto alla riparazione”: l’azione dell’UE per rendere le riparazioni più convenienti | Tematiche | Parlamento europeo
europarl.europa.eu
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Assogasliquidi accoglie con favore la recente approvazione da parte del Ppe, di un piano per salvare l'industria dell'#automotive. L'Unione Europea deve adottare un approccio improntato alla "neutralità tecnologica". A sottolinearlo, presentando il documento del Partito Popolare Europeo sul settore auto a Bruxelles, l'eurodeputato e coordinatore del gruppo nella commissione Trasporti Jens Gieseke. "Vogliamo avere carburanti alternativi, e-fuel, biocarburanti, carburanti sintetici rinnovabili", ha dichiarato l'eurodeputato. Le industrie italiane del GPL e del GNL si distinguono infatti come leader tecnologici in Europa, vantando un'importante presenza anche sui mercati internazionali, e protagoniste di un ambizioso percorso di decarbonizzazione, impegnandosi a offrire sul mercato prodotti di origine bio. Assogasliquidi prosegue un dialogo costante con le istituzioni, con l'obiettivo di riconsiderare alcune normative europee che risultano particolarmente penalizzanti per lo sviluppo delle filiere bio e rinnovabili dei prodotti. EPP Group in the European Parliament Quattroruote #PPE #UnioneEuropea #pianoauto #automotive #motoriendotermici #biocarburanti https://lnkd.in/dn-dBdwE
Stop 2035 - Il piano del Ppe: rivedere le normative, sì ai biocarburanti
quattroruote.it
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