Post di Paolo Venturi

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Direttore AICCON - Università di Bologna

#InfrastruttureSociali di nuova generazione ossia #luoghi capaci di alimentare sviluppo economico attraverso un'azione d'investimento su educazione, inclusione e creazione di reti territoriali. Cambi "gli occhiali" chi valuta queste iniziative come progetti meramente sociali, perchè son lo strumento più evoluto per costruire la competititvità e la qualita della vita di un territorio.

A Sant'Agata bolognese inaugurato il nuovo progetto Agorà. VIDEO

A Sant'Agata bolognese inaugurato il nuovo progetto Agorà. VIDEO

bolognaindiretta.it

Progetto interessante soprattutto sotto il profilo dei soggetti coinvolti, il pubblico, il privato (e che privato!), il non profit. La prospettiva del cambio di lenti mi fa tuttavia aprire alcune riflessioni, pensando ai tanti progetti esistenti rivolti a famiglie e bambini, Che questa sia un'iniziativa che stimola la competitività, lo sviluppo economico e la qualità della vita sul territorio è indubbio; è indubbio anche che sia capace di attivare relazioni sul piano sociale e che abbia un obiettivo di inclusione e crescita culturale delle famiglie. Ma se fosse un progetto simile, con un'offerta del tutto gratuita per i bambini, pensato per quei nuclei che hanno un urgente bisogno di inclusione e che il più delle volte non cercano neanche le proposte del territorio per i propri figli perché non lo ritengono prioritario, potremmo, con le stesse lenti con cui osserviamo l'iniziativa di Sant'Agata Bolognese, definirlo come "meramente sociale"? Certamente, ove avesse successo e trovasse la propria sostenibilità finanziaria, nel lungo periodo potrebbe ugualmente stimolare competitività e alimentare sviluppo culturale ed economico. Quindi? Con le stesse lenti guardiamo anche beneficiari diretti e obiettivi principali? Grazie Paolo

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