Post di Rudi Bressa

Visualizza il profilo di Rudi Bressa, immagine

Environmental and scientific journalist, author, speaker, content creator

L'hanno fatta fuori col favore delle tenebre. Solo perché faceva ciò che fanno le madri con cuccioli. Difendere la progenie e il territorio. L'uccisione dell'orsa è l'ennesimo caso di malagestione della fauna selvatica nel nostro paese, fatta di ordinanze firmate in silenzio, di soppiatto. Di volubilità della classe politica, dell'incapacità di intraprendere un percorso di reale convivenza con i grandi carnivori, che necessita di informazione, formazione, comunicazione e cultura. Un'orsa con radiocollare, conosciuta, non confidente. Mai problematica. È giunto il momento di applicare tutti gli strumenti e le migliori strategie per prevenire i conflitti. La rimozione non può essere considerata l’unica opzione possibile. Il rischio di incidenti, anche qualora si mettano in campo tutti gli sforzi possibili per ridurre i rischi, non potrà mai essere azzerato. Ma può essere ridotto significativamente dove si agisce correttamente per migliorare le conoscenze di comunità locali e turisti e dove si possano prevedere anche strategie volte a diminuire i rischi in caso di interazione aggressive, come lo spray anti-orso, ancora non permesso nel nostro paese. Invece in Trentino si è deciso, ancora, di far parlare i fucili. L'autonomia differenziata porta anche a questo: ogni regione potrà fare ciò che vuole con la fauna selvatica, senza rispettare i tavoli tecnici con il ministero e con gli enti scientifici preposti. Mettendo a repentaglio la biodiversità per puri scopi elettorali e economici. #kj1 #orsakj1

  • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine
Carlo Latrofa

Commissario ad Acta ARO 3 TA presso Regione Puglia

4 mesi

Mi piace

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi