«Questo è un momento terribile, pieno di emozioni. C’è una cosa, però, che terrei a dire. Per il funerale di Matilde non vogliamo nessun tipo di fiore. In queste ore stiamo cercando di organizzare una raccolta di fondi da destinare al miglioramento della sicurezza degli atleti che sciano». Lo dice Adolfo Lorenzi, il papà di Matilde, la giovane campionessa di sci morta dopo la caduta durante un allenamento con la nazionale italiana. «Ora vedremo come fare, magari collaborando anche con l’università: ma il nostro obiettivo sarà quello di tutelare i ragazzi che sciano e di tenere in vita il ricordo di Mati – continua -. Anche la Fisi è d’accordo con la promozione di questo progetto».
L’articolo di Gianni Giacomino su La Stampa - Torino e in link in bio
#sci#sicurezza#matildelorenzi
Sport di base e terzo settore. Un’inchiesta
Dallo studio di Fondazione Terzjus sull’impatto delle riforme dello sport e del terzo settore sugli enti dilettantistici un convegno sulle criticità e opportunità di crescita per il mondo dello sport.
Si avvicina il mese di agosto e il termine imposto alle Associazioni e Società sportive, anche dilettantistiche, per l'adozione di modelli organizzativi e di controllo dell'attività sportiva (MOCAS) volti a individuare, gestire e contenere il rischio di fenomeni di abusi, violenze e discriminazioni. Non si tratta di un punto di arrivo, ma dell'inizio di un percorso.
#mocas#risks#sporthttps://lnkd.in/dxaYn8kM
Sport e Salute: Un Binomio Dimenticato?
Le società sportive come ad esempio le Quasars Volley Induno sono il cuore pulsante delle nostre comunità. Eppure, queste realtà fanno una fatica immensa a reperire sponsorizzazioni. Ma perché? Dove sono il Ministero dello Sport e le regioni come la Lombardia quando c'è bisogno di supporto?
Le società sportive locali sono spesso lasciate a se stesse, costrette a mendicare sponsorizzazioni per sopravvivere. Le grandi aziende preferiscono investire in squadre di alto profilo, lasciando le piccole realtà a bocca asciutta. E il risultato? Un circolo vizioso di mancanza di fondi che limita le opportunità per i giovani atleti.
Non dimentichiamo che le società sportive sono molto più di semplici luoghi dove si pratica sport. Sono veri e propri
veicoli di crescita per gli atleti, offrendo un ambiente socio-pedagogico che favorisce il benessere fisico e mentale. Questi spazi allontanano i giovani dalla strada e dalle cattive compagnie, offrendo loro un'alternativa sana e costruttiva.
E qui entra in gioco la polemica: dove sono le istituzioni? Il Ministero dello Sport e le regioni come la Lombardia sembrano essere assenti ingiustificati. È inaccettabile che queste realtà, che tanto fanno per la nostra società, siano lasciate senza supporto. È ora che le istituzioni si sveglino e riconoscano l'importanza delle società sportive locali.
Cari rappresentanti delle istituzioni, è il momento di agire. Non possiamo permetterci di perdere queste realtà che tanto fanno per i nostri giovani e per la nostra comunità. Investire nello sport significa investire nel futuro. Non lasciamo che le società sportive come ad esempio le Quasars Volley Induno siano costrette a chiudere i battenti. Intervenite ora, prima che sia troppo tardi.
Max P.
Sport e Salute: Un Binomio Dimenticato?
Le società sportive come ad esempio le Quasars Volley Induno sono il cuore pulsante delle nostre comunità. Eppure, queste realtà fanno una fatica immensa a reperire sponsorizzazioni. Ma perché? Dove sono il Ministero dello Sport e le regioni come la Lombardia quando c'è bisogno di supporto?
Le società sportive locali sono spesso lasciate a se stesse, costrette a mendicare sponsorizzazioni per sopravvivere. Le grandi aziende preferiscono investire in squadre di alto profilo, lasciando le piccole realtà a bocca asciutta. E il risultato? Un circolo vizioso di mancanza di fondi che limita le opportunità per i giovani atleti.
Non dimentichiamo che le società sportive sono molto più di semplici luoghi dove si pratica sport. Sono veri e propri veicoli di crescitaper gli atleti, offrendo un ambiente socio-pedagogico che favorisce il benessere fisico e mentale. Questi spazi allontanano i giovani dalla strada e dalle cattive compagnie, offrendo loro un'alternativa sana e costruttiva.
Dove sono le istituzioni? Il Ministero dello Sport e le regioni come la Lombardia sembrano essere assenti ingiustificati. È inaccettabile che queste realtà, che tanto fanno per la nostra società, siano lasciate senza supporto. È ora che le istituzioni si sveglino e riconoscano l'importanza delle società sportive locali.
Cari rappresentanti delle istituzioni, è il momento di agire. Non possiamo permetterci di perdere queste realtà che tanto fanno per i nostri giovani e per la nostra comunità. Investire nello sport significa investire nel futuro. Non lasciamo che le società sportive come ad esempio le Quasars Volley Induno siano costrette a chiudere i battenti. Intervenite ora, prima che sia troppo tardi.
Max P.
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L’IMPORTANTE È (RIUSCIRE A) PARTECIPARE
Facile fare emergere il proprio #brand se si hanno le risorse economiche che permettono di stare in cime alla piramide, nel caso dell’ambito sportivo, delle #sponsorizzazioni agli #atleti più famosi e vincenti. Così come è relativamente facile per atleti “in vista”, grazie a performance e risultati, trovare sponsor con cui finanziare la propria attività.
C’è chi, invece, rovesciando questa piramide, ha ribaltato anche il concetto di sponsorizzazione e visibilità. Con un’intuizione tanto semplice quanto geniale: stare in silenzio quando il rumore di fondo copre tutto. Urlare più forte è frustrante e, a volte, proprio non è sufficiente per farsi sentire davvero e quindi ascoltare.
L’intuizione è di #BanditRunning, brand sportivo di New York che, nei trials e nelle fasi di qualificazioni americane per le #Olimpiadi, ha lanciato il programma “Unsponsored project” per dare visibilità ad atleti che ancora non possono contare su sponsorizzazioni significative per praticare la loro attività da professionisti.
Quindi niente loghi vistosi o mix di colori impossibili, ma abbigliamento rigorosamente no-brand e colore nero: “ogni atleta che partecipa all’#Unsponsoredproject riceve un compenso per coprire le diverse spese legate alla preparazione e all’iscrizione alle diverse competizioni come i Trials olimpici. Ma con la libertà di abbandonare il progetto non appena si materializzasse l’opportunità di trovare un accordo con un vero e proprio brand.”
Risultato? Siamo qui a parlare proprio di Bandit Running e degli atleti che hanno aderito al progetto. 😳 ➡️ https://lnkd.in/d-SGRypQ
Insomma, mi si nota di più se… 🙄
L’IMPORTANTE È (RIUSCIRE A) PARTECIPARE
Facile fare emergere il proprio #brand se si hanno le risorse economiche che permettono di stare in cime alla piramide, nel caso dell’ambito sportivo, delle #sponsorizzazioni agli #atleti più famosi e vincenti. Così come è relativamente facile per atleti “in vista”, grazie a performance e risultati, trovare sponsor con cui finanziare la propria attività.
C’è chi, invece, rovesciando questa piramide, ha ribaltato anche il concetto di sponsorizzazione e visibilità. Con un’intuizione tanto semplice quanto geniale: stare in silenzio quando il rumore di fondo copre tutto. Urlare più forte è frustrante e, a volte, proprio non è sufficiente per farsi sentire davvero e quindi ascoltare.
L’intuizione è di #BanditRunning, brand sportivo di New York che, nei trials e nelle fasi di qualificazioni americane per le #Olimpiadi, ha lanciato il programma “Unsponsored project” per dare visibilità ad atleti che ancora non possono contare su sponsorizzazioni significative per praticare la loro attività da professionisti.
Quindi niente loghi vistosi o mix di colori impossibili, ma abbigliamento rigorosamente no-brand e colore nero: “ogni atleta che partecipa all’#Unsponsoredproject riceve un compenso per coprire le diverse spese legate alla preparazione e all’iscrizione alle diverse competizioni come i Trials olimpici. Ma con la libertà di abbandonare il progetto non appena si materializzasse l’opportunità di trovare un accordo con un vero e proprio brand.”
Risultato? Siamo qui a parlare proprio di Bandit Running e degli atleti che hanno aderito al progetto. 😳 ➡️ https://lnkd.in/dygFDyTx
Insomma, mi si nota di più se… 🙄
Capo Processo ITL VT, già avvocata, Consigliera di fiducia, Disability Manager, Formatrice, DE&I Manager, Esperta della certificazione della parità di genere, Ambassador Donne 4.0, Socia FIDAPA e AIDP Abruzzo e Molise
♀️Nell'ambito delle iniziative di promozione e prevenzione di competenza dell'Ispettorato del lavoro, è stato un vero piacere partecipare al convegno “Riforma dello sport per le ASD ed adempimenti obbligatori", che si è svolto, ieri 12 luglio, presso la Camera di Commercio di Viterbo-Rieti.♂️
🥁Tale convegno è stato organizzato da Confimprese (Confederazione sindacale datoriale delle micro, piccole e medie imprese) sez. di Viterbo, presieduta dal Rag. Gianfranco Piazzolla con la collaborazione UNI.TI (Tributaristi) e con il patrocinio del Panathlon International Club di Viterbo ed ASI (Associazione sportiva italiana) al fine di commentare i nuovi adempimenti obbligatori per le ASD introdotti dalla recente Riforma dello sport.
💡Dopo aver riassunto i punti salienti della riforma del #lavorosportivo, nel mio intervento mi sono soffermata sui nuovi #adempimenti obbligatori previsti per le società e per le #associazionisportive dilettantistiche in materia di "#safeguarding", commentando, in particolare, le novità in materia di #tutela dei #minori, prevenzione del #bullismo, #cyberbullismo, delle $molestie e #discriminazioni di genere e di ogni altra forma di #abuso nell'ambito dell'attività #sportiva.
Un tema di grandissima attualità e di estrema delicatezza.
Ringrazio gli organizzatori per il gradito invito.
#sport#genere#molestie#bullismo#safeguarding#cyberbullismo#discriminazioni#codicedicondotta#unionetributariitaliani
“Giovani senza Capo”
Perché alla fine prima sei un papà e dopo un giocatore di pallacanestro.
Giannis Antetokounmpo
Non vale solo per i giocatori di basket, ma per chiunque.
Artista, pasticcere, medico, elettrauto, elettricista, manager, muratore, idraulico …, nessuno si senta escluso.
PS: uno dei tanti articoli su Giannis Antetokounmpo per provare a comprendere di chi stiamo parlando
👇👇👇
https://lnkd.in/dQT_hS25
PS2: il pre-giudizio con cui commentiamo ogni azione fatta dagli sportivi è uno dei peggiori bias con cui mi capita di avere a che fare.
Il punto non è giudicare cosa fanno atleti ed atlete, ma provare ad immaginare come ci comporteremmo noi al loro posto. Meglio o peggio? Saremmo più o meno equilibrati?
Fonte video: https://lnkd.in/dBfCd2E6
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#odiolafuffa#nobarlafus#piediperterra#giovanisenzacapo
❓ Quanto "vale" l'industria dello sport in Italia? I numeri, ce lo dice il Rapporto Sport 2023 di Sport e Salute e Ics, sono in positivo sia in termini economici che occupazionali
🔴 Nonostante i contraccolpi della pandemia, il sistema Sport mantiene negli anni un alto numero di occupati, grazie anche alle oltre 15mila realtà private, circa 82 mila Enti non profit e quasi 900 mila volontari
❗ L’industria sportiva presenta, tuttavia, molte zone grigie di vulnerabilità, prime fra tutte i divari territoriali sul fronte impiantistico e della pratica sportiva, e la fragilità finanziaria delle gestioni
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