Post di Scoungle

PRIMO MAGGIO, BUONA FESTA SOVVERSIVA È con la Liberazione del 1945 dal nazifascismo che l'Italia torna a celebrare la Festa del lavoro il 1° maggio. Ma perché Mussolini temeva così tanto questa data da spostare la ricorrenza dei lavoratori al 21 aprile, giorno in cui già si celebra la fondazione di Roma? SOVVERSIVA PERCHÉ INTERNAZIONALISTA A lanciare l’idea del giorno di Festa è il congresso della Seconda Internazionale del luglio 1889 a Parigi che attribuisce al #Primomaggio valori opposti al nazionalismo e al suprematismo fascista. Chiaro il volantino del 1890: “Lavoratori, ricordatevi il 1° maggio di far festa. In quel giorno gli operai di tutto il mondo, coscienti dei loro diritti, lasceranno il lavoro per provare che, malgrado la distanza e la differenza di nazionalità, di razza e di linguaggio, sono tutti concordi nel voler migliorare la propria sorte”. SOVVERSIVA PERCHÉ ANTISQUADRISTA La scelta di festeggiare il lavoro proprio il 1° maggio non è casuale, ma ispirata a un episodio avvenuto pochi anni prima negli Stati Uniti. Episodio tragico, e simile al DNA del fascismo, passato alla storia come “il massacro di Haymarket”. Il 1° maggio 1886 a Chicago è sciopero generale. Il movimento operaio chiede migliori condizioni di lavoro. La protesta va avanti per giorni. Poi la polizia si scaglia contro i manifestanti. Muoiono 11 persone. “BRACCIO ARMATO” DEI PADRONI Allo stesso modo, in Italia, il fascismo si guadagna il consenso dei potenti reprimendo con violenza le lavoratrici e i lavoratori in lotta per paghe più alte, orari ridotti e luoghi di lavoro più salubri. E OGGI? I diritti conquistati sono sotto attacco. Precarietà, paghe basse e scarsa sicurezza (soprattutto negli appalti) si sono imposte anche attraverso leggi regressive, approvate negli anni dai nostri governi. CHE FARE? La #Cgil promuove 4 referendum: per un lavoro tutelato, dignitoso, stabile e sicuro. Firma anche tu: www.cgil.it/referendum #1maggio2024 #referendum2025

La forza di un massaggio la vedi quando riesce a diventare un’esperienza da vivere. È quello che è successo con la nostra campagna Zero Morti, realizzata per la UIL, che ha permesso di accendere l’attenzione su un problema molto serio per l’intero Paese: quello delle morti sui luoghi di lavoro. Così, a Piazza del Popolo, uno dei luoghi più rappresentativi di Roma, abbiamo creato un’installazione con 1.041 bare per ricordare ognuna di quelle persone, e per ricordare a tutti che il lavoro sicuro è una cosa possibile e una cosa per cui è necessario l’impregno di tutti. 1.041 bare che aspettano 1.041 risposte. Noi crediamo che ci sono idee che hanno il potere di passare da persona a persona. Idee forti capaci di massimizzare ogni investimento. E quando hai questo, allora la comunicazione, e le strategie, trasformano un’idea in qualcosa di memorabile. #advertising #comunicazione #pubblicità #guerrilla #strategia #marketing

La festa della liberazione rappresenta un momento fondamentale di celebrazione e riflessione sulla storia e sui valori della democrazia e della libertà. È un'occasione per commemorare il sacrificio e il coraggio di coloro che hanno lottato per combattere l'oppressione e per garantire i diritti fondamentali a tutti i cittadini. Questa festività ci ricorda che la libertà non è mai garantita e che è necessario difenderla costantemente contro ogni forma di tirannia e di oppressione. Ci insegna che la lotta per la libertà è un impegno collettivo che richiede il coraggio e la determinazione di ogni singolo individuo. Inoltre, questo giorno ci offre l'opportunità di riflettere sulle sfide attuali che minacciano la libertà e i diritti umani in tutto il mondo. È un momento per riaffermare il nostro impegno per i principi democratici e per la giustizia sociale, e per unirci nella lotta contro ogni forma di discriminazione e oppressione. In definitiva, la festa della liberazione è un momento di celebrazione della resilienza umana e dell'importanza di difendere i valori fondamentali della libertà, dell'uguaglianza e della solidarietà. È un richiamo alla responsabilità individuale e collettiva di preservare e promuovere la libertà per le generazioni future. #festadellaliberazione #democrazia #italia #liberazione #resilienza #libertà #uguaglianza #solidarietà

È davvero triste constatare che, nonostante gli sforzi profusi per sensibilizzare sull'importanza della sicurezza sul lavoro, il numero di vittime continua ad aumentare. Concordo pienamente sul fatto che poche aziende pongano la salute e la sicurezza dei lavoratori al primo posto. Troppo spesso si assiste a comportamenti irresponsabili da parte di alcuni datori di lavoro, che preferiscono giocare al ribasso anche quando si tratta di garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori, specialmente per quanto riguarda i professionisti che ricoprono ruoli chiave come HSE (Health, Safety, Environment) o RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione). Questi esperti svolgono un ruolo fondamentale nel salvaguardare vite umane e nel garantire il rispetto delle normative e delle procedure di sicurezza sul luogo di lavoro. È essenziale che le aziende investano adeguatamente nelle risorse e nel supporto necessari per consentire loro di svolgere efficacemente il loro lavoro e di proteggere la salute e la sicurezza dei dipendenti. Inoltre, è fondamentale promuovere una cultura aziendale che valorizzi la sicurezza e incoraggi la collaborazione tra i professionisti HSE, i lavoratori e la dirigenza aziendale al fine di garantire un ambiente di lavoro sicuro e protetto. La mancanza di una cultura della sicurezza è purtroppo un problema diffuso e finché persiste questa mentalità, sarà difficile porre fine alla strage di lavoratori. È importante che i lavoratori non svendano la propria professionalità, ma cerchino opportunità di impiego presso aziende che si prendono realmente cura del loro benessere e della loro sicurezza. Dobbiamo continuare a lottare per un cambiamento reale e duraturo, affinché la sicurezza sul lavoro diventi una priorità per tutte le aziende. Solo così potremo sperare in un futuro in cui non ci saranno più vite spezzate e tragedie sul posto di lavoro.

Tra relitti e zattere si apre a Caserta una feconda contaminazione tra saperi e conoscenze tra ars psichiatrica, reading, musica, danza. Le zattere hanno da sempre espresso la metafora dell’esistenza umana, il passaggio, la transumanza dal naufragio al tentativo di ripartire con il proprio fardello delle vite passate, poche, uniche o molte. I luoghi dell’acqua sono emblema del viaggio, come a Venezia dove le Zattere costituiscono il limite meridionale della città e dove arrrivavano i tronchi di legno o il lago di Matese dove domenica partiranno le zattere dei tanti protagonisti dell’incontro casertano. Il fine è di parlare di salute mentale nelle sue tante interconnessioni calando la malattia nel contesto sociale che ci avvolge e ci opprime. Noi capiamo sempre meno tra guerre assurde, famiglie perfette che si fanno fuori in pochi minuti, disagi e imbarazzi del nostro mondo. Vogliamo disporre di un radar che ci segnali lo stigma della malattia mentale per evitare che le persone affette siano allontanate e rifiutate dalla comunità, senza che si abbia nemmeno la volontà di comprendere tale condizione. Eppure, a soffrire di problemi di salute mentale in Italia sono circa 4 milioni di persone. Ridurre la discriminazione dovrebbe essere obiettivo non solo dell’individuo ma anche della comunità, così da migliorare la comprensione dei disturbi psichici e favorire una provvidenziale integrazione. In realtà, a salire sulle zattere dovremmo essere tutti noi con i nostri fardelli quotidiani.

Cremona: "Anziani in Festa", incontri dell’Arma con gli anziani sul tema delle truffe. Gli incontri si sono svolti per due domeniche consecutive, il 6 e il 13 ottobre, rispettivamente nei comuni di Vaiano Cremasco e Bagnolo Cremasco in occasione delle annuali edizioni dell’evento “Anziani in festa”, promosse dalle locali Amministrazioni Comunali #vaianocremascoeventi #bagnolocremascoeventi #cremonaeventi #lombardiaeventi #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Leggi articolo completo su La Milano https://lnkd.in/dkHiF9mF

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In questo momento di stravolgente e straordinario cambiamento per me e la mia famiglia mi sorge spontaneo parlare di quanto sia radicato in me il concetto di “Preservare il Dono della Vita”💝. Anche se il mio pensiero si sviluppa profondamente da un aspetto etico ancor prima che religioso, credo che questo non sia il luogo esatto per parlarne, e quindi vorrei soffermarmi su considerazioni più pragmatiche. Esaminiamo alcuni dati concreti che ci aiutano a comprendere meglio queste sfide e ci spingono a trovare soluzioni innovative per garantire un futuro sostenibile per tutti. 1️⃣”L'invecchiamento della popolazione”Secondo le proiezioni demografiche, la percentuale di persone anziane sta aumentando rapidamente in tutto il mondo. Questo fenomeno è il risultato di una combinazione di fattori, tra cui l'aumento della longevità e la diminuzione delle nascite. È importante adottare politiche e programmi che supportino gli anziani, consentendo loro di vivere in modo dignitoso e contribuire attivamente alla società. 2️⃣ “Sovrappopolamento” Allo stesso tempo, il nostro pianeta è sotto pressione a causa del sovrappopolamento. Le risorse naturali sono limitate e la crescita demografica rapida e non controllata può esaurirle rapidamente. È fondamentale adottare politiche di controllo delle nascite e promuovere pratiche sostenibili che garantiscano una distribuzione equa delle risorse e preservino l'ambiente per le generazioni future. 3️⃣”Valore della vita” In mezzo a queste sfide, dobbiamo riflettere sul valore intrinseco della vita umana. Ogni persona ha il diritto di vivere una vita dignitosa e significativa, e dobbiamo impegnarci a creare una società che supporti questo principio fondamentale. Questo significa investire in cure mediche accessibili, istruzione di qualità e opportunità di lavoro per tutti. Ritengo quindi che ognuno di noi abbia il dovere di affrontare queste sfide con coraggio e compassione. Che si debba lavorare insieme per sviluppare soluzioni innovative che proteggano il dono della vita e creino un futuro migliore per tutti. Credo fermamente che è solo attraverso la collaborazione e l'impegno collettivo che si possa sperare di raggiungere questo obiettivo vitale. In sintesi, utilizzando un proverbio africano: “Da soli si va più veloci, ma insieme si va più lontano”. 👣👣👣👣 Buon sabato! #etica #obiettivi #invecchiamento #sovrappopolamento #coraggio #compassione #collaborazione

Abbiamo messo insieme due cose che ci piacciono: la cucina (o meglio, le ricette) e la fantasia ☺️