👥 𝐈𝐥 𝐫𝐮𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐚𝐫𝐞𝐠𝐢𝐯𝐞𝐫: 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢 𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐟𝐮𝐭𝐮𝐫𝐞 Stasera a partire dalle 17:45 parleremo di #caregiving, tema fondamentale che nel nostro Paese tocca direttamente più di 7 milioni di persone. La Presidente UNIAMO Annalisa Scopinaro traccerà una panoramica su quelli che sono i #diritti e le prospettive future per i caregiver, nella maggioranza dei casi #donne costrette troppo spesso ad annullare larghe parti della propria esistenza nelle mansioni di cura. 💻 Partecipazione su Zoom libera previa iscrizione ✒ Iscriviti: https://lnkd.in/dqc_G9M4 ℹ Il progetto RIUNIAMOCI: https://lnkd.in/dpC4gDR8 📌 Il riconoscimento del ruolo del caregiver non può più essere rinviato. È necessario arrivare a una legge statale che garantisca finalmente tutele, diritti e libertà di scelta.
Post di UNIAMO Federazione Italiana Malattie Rare APS
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Continua il nostro impegno per i diritti dei caregiver🎈 🔵Una legge nazionale che riconosca la figura del #caregiver in senso ampio, al di là del vincolo di convivenza, e che si occupi di definirne propri diritti e tutele al di là di quelli della persona della quale il caregiver si prende cura; La massima semplificazione delle procedure per il riconoscimento presso l’INPS dello status di caregiver informale. In particolare, si propone di introdurre un limite temporale di massimo 90 giorni, dalla presentazione della domanda fino alla conclusione del procedimento. È questa in estrema sintesi la richiesta che abbiamo avanzato oggi nel corso dell'audizione presso l’XI Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati.
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📢 Verso una nuova legge sui caregiver familiari: includere anche i non conviventi! Come #Assindatcolf, siamo allineati nell'importanza di una normativa amplia ed inclusiva che riconosca il ruolo essenziale di tutti i #caregiverfamiliari, non solo conviventi. Per approfondimenti leggi l'articolo ⤵ https://lnkd.in/d2XKWcke
Verso la nuova legge: caregiver sono anche i non conviventi - Vita.it
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Oggi in Italia ci sono circa 7,5 milioni di caregiver familiari, ovvero persone che si occupano quotidianamente dei propri cari fragili. Il 60% di queste persone è donna e il loro numero aumenterà perché entro il 2030 il numero di anziani non autosufficienti raddoppierà, arrivando a 5 milioni. Stando agli ultimi dati dell'#OsservatorioSanità di UniSalute S.p.A, 6 familiari su 10 che si occupano di un malato cronico hanno riscontrato difficoltà nell’ottenere assistenza. Per il 60% di loro, ciò che ostacola maggiormente la ricerca di aiuto è la burocrazia legata alle pratiche necessarie per fare richiesta. Come se non bastasse, circa la metà dei caregiver ritiene insufficienti le risorse e i fondi dedicati all'assistenza e il 40% lamenta la mancata disponibilità nel venire incontro alle esigenze delle singole famiglie. A tutela della figura del caregiver esistono una serie di proposte di legge che sono state presentate negli ultimi anni. Ma nella legge di bilancio per il 2024 a decorrere dal 2024 è stato soppresso il Fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare che era stato istituito nel 2018. Ma visto che circa l'11% della popolazione italiana ricopre questo ruolo è fondamentale trovare un modo per valorizzare il loro lavoro di cura e, soprattutto, riconoscerlo #salute #sanità #invecchiamento
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La sfida della non autosufficienza colpisce sempre più famiglie, ma in Italia si tende a trascurare un’importante forma di protezione: le polizze Long Term Care (LTC). Queste coperture garantiscono un supporto economico continuo in caso di perdita dell’autosufficienza, aiutando a sostenere i costi di assistenza domiciliare, residenze specializzate o cure mediche. Perché sono poco diffuse? 1️⃣ Scarsa conoscenza del problema e dei costi reali dell’assistenza. 2️⃣ Cultura del “ci penserà la famiglia”. 3️⃣ Mancanza di una vera consapevolezza sui rischi legati alla longevità. Il costo dell’assistenza può superare i 2.000€/mese e senza adeguata pianificazione finanziaria, molte famiglie rischiano di trovarsi impreparate. Il cambiamento parte dalla consapevolezza e dall’impegno di tutti.
Oggi in Italia ci sono circa 7,5 milioni di caregiver familiari, ovvero persone che si occupano quotidianamente dei propri cari fragili. Il 60% di queste persone è donna e il loro numero aumenterà perché entro il 2030 il numero di anziani non autosufficienti raddoppierà, arrivando a 5 milioni. Stando agli ultimi dati dell'#OsservatorioSanità di UniSalute S.p.A, 6 familiari su 10 che si occupano di un malato cronico hanno riscontrato difficoltà nell’ottenere assistenza. Per il 60% di loro, ciò che ostacola maggiormente la ricerca di aiuto è la burocrazia legata alle pratiche necessarie per fare richiesta. Come se non bastasse, circa la metà dei caregiver ritiene insufficienti le risorse e i fondi dedicati all'assistenza e il 40% lamenta la mancata disponibilità nel venire incontro alle esigenze delle singole famiglie. A tutela della figura del caregiver esistono una serie di proposte di legge che sono state presentate negli ultimi anni. Ma nella legge di bilancio per il 2024 a decorrere dal 2024 è stato soppresso il Fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare che era stato istituito nel 2018. Ma visto che circa l'11% della popolazione italiana ricopre questo ruolo è fondamentale trovare un modo per valorizzare il loro lavoro di cura e, soprattutto, riconoscerlo #salute #sanità #invecchiamento
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Chi è il #caregiver familiare e quali #diritti gli spettano? Una #legge dovrebbe finalmente riconoscerli quest’autunno. È l’obiettivo a cui punta il Manifesto-appello per una legge inclusiva e di equità sociale promosso da CARER e Cittadinanzattiva e presentato il 15 ottobre alla Camera dei deputati. La parola caregiver racchiude un ruolo – denso di implicazioni emotive in cui si possono riconoscere circa 8 milioni di italiani e, soprattutto, italiane. Assistono parenti o conoscenti malati, di frequente non autosufficienti. Lo fanno spesso per molte ore al giorno, anche per tanti anni. Se è giusto pensare a chi ha bisogno di assistenza, è altrettanto giusto occuparsi di chi, nel dare assistenza ad altri, subisce forti impatti anche permanenti nella sua vita: in termini emotivi, di salute ma anche di opportunità sociali e professionali.
Una nuova legge e diritti per i caregiver? - Donnamoderna
donnamoderna.com
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CAREGIVER E ASSISTENZA FAMILIARE: QUALI PROSPETTIVE FUTURE? Will Media ha ripreso i dati dell’#OsservatorioSanità di #UniSalute per sottolineare come il 60% di chi assiste un familiare malato cronico sia donna e come il numero di persone non autosufficienti sia destinato ad aumentare entro il 2030. Il ruolo di #caregiver è attualmente ricoperto dall’11% della popolazione italiana: dato che suggerisce l’importanza di riconoscere e valorizzare questo lavoro di cura. Approfondisci qui ⬇️
Oggi in Italia ci sono circa 7,5 milioni di caregiver familiari, ovvero persone che si occupano quotidianamente dei propri cari fragili. Il 60% di queste persone è donna e il loro numero aumenterà perché entro il 2030 il numero di anziani non autosufficienti raddoppierà, arrivando a 5 milioni. Stando agli ultimi dati dell'#OsservatorioSanità di UniSalute S.p.A, 6 familiari su 10 che si occupano di un malato cronico hanno riscontrato difficoltà nell’ottenere assistenza. Per il 60% di loro, ciò che ostacola maggiormente la ricerca di aiuto è la burocrazia legata alle pratiche necessarie per fare richiesta. Come se non bastasse, circa la metà dei caregiver ritiene insufficienti le risorse e i fondi dedicati all'assistenza e il 40% lamenta la mancata disponibilità nel venire incontro alle esigenze delle singole famiglie. A tutela della figura del caregiver esistono una serie di proposte di legge che sono state presentate negli ultimi anni. Ma nella legge di bilancio per il 2024 a decorrere dal 2024 è stato soppresso il Fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare che era stato istituito nel 2018. Ma visto che circa l'11% della popolazione italiana ricopre questo ruolo è fondamentale trovare un modo per valorizzare il loro lavoro di cura e, soprattutto, riconoscerlo #salute #sanità #invecchiamento
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Le soluzioni ci sono, occorre essere responsabili e fare tutto in tempo utile. Parliamone. #unisolzioni #unisolizioniteam #ltc #nonautosufficienza #salute #unipol #unisalute #unipolsai #sanità #invecchiamento
Oggi in Italia ci sono circa 7,5 milioni di caregiver familiari, ovvero persone che si occupano quotidianamente dei propri cari fragili. Il 60% di queste persone è donna e il loro numero aumenterà perché entro il 2030 il numero di anziani non autosufficienti raddoppierà, arrivando a 5 milioni. Stando agli ultimi dati dell'#OsservatorioSanità di UniSalute S.p.A, 6 familiari su 10 che si occupano di un malato cronico hanno riscontrato difficoltà nell’ottenere assistenza. Per il 60% di loro, ciò che ostacola maggiormente la ricerca di aiuto è la burocrazia legata alle pratiche necessarie per fare richiesta. Come se non bastasse, circa la metà dei caregiver ritiene insufficienti le risorse e i fondi dedicati all'assistenza e il 40% lamenta la mancata disponibilità nel venire incontro alle esigenze delle singole famiglie. A tutela della figura del caregiver esistono una serie di proposte di legge che sono state presentate negli ultimi anni. Ma nella legge di bilancio per il 2024 a decorrere dal 2024 è stato soppresso il Fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare che era stato istituito nel 2018. Ma visto che circa l'11% della popolazione italiana ricopre questo ruolo è fondamentale trovare un modo per valorizzare il loro lavoro di cura e, soprattutto, riconoscerlo #salute #sanità #invecchiamento
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COME DIVENTERÀ? - Come diventerà l’assistenza agli anziani non autosufficienti nel nostro Paese? In assenza di un incremento di finanziamento pubblico, la situazione non potrà che peggiorare e peggiorando cresceranno i bisogni scoperti, l’inappropriatezza delle risposte e il legame tra non autosufficienza e classe sociale di appartenenza. Assicurazioni, mutue, previdenze private ed evoluti sistemi di welfare aziendali sono chiamate per integrare l'offerta pubblica grazie a soluzioni innovative con reti diffuse di qualificati service provider. Il sistema finora ha retto grazie al lavoro di cura e al contributo delle famiglie dei non autosufficienti, sia come assistenza diretta in termini di cure personali prestate all’anziano che come esposizione finanziaria verso l’acquisto di beni e servizi sanitari e socio-sanitari. Tuttavia, si ha oggi piena coscienza che il caregiver familiare non potrà sopperire alle carenze strutturali dei servizi formali di assistenza, sia per l’aumento previsto – in termini assoluti e percentuali – del segmento di popolazione anziana bisognosa di cura, sia per la progressiva diminuzione del numero di caregiver familiari, anche in seguito ai mutamenti sociali nella struttura delle famiglie e della società. Sono pertanto necessarie politiche mirate, scelte e interventi sull’attuale spesa, come si spende e dove, per poter riorientare la stessa, per ridurre le attuali differenze presenti tra i diversi ambiti territoriali, per efficientare e innovare il sistema, per riorganizzare i servizi e per renderli più accessibili. Dato il contesto, in diverse realtà, sono in corso interventi di riorganizzazione del sistema dei servizi, si stanno studiando soluzioni intermedie tra i servizi domiciliari e quelli residenziali per le persone non autosufficienti gravi, come la residenzialità leggera o la rivisitazione dei centri diurni, per costruire un pacchetto articolato di risposte, si stanno cercando nuove forme di intreccio di risposte che leghino l’assistenza pubblica alle Assistenti Familiari, si supportano i caregiver con servizi di sollievo e con la formazione. Ci sono momenti della vita in cui è necessario poter contare su chi, con amore e competenza possa aiutarci nell'assistenza ad un nostro caro. Affiancare le famiglie nelle eventuali necessità anche improvvise e discontinue. Non sempre i bisogni di assistenza si manifestano con una presenza fissa di una badante. Molte volte sono utili servizi e prestazioni personalizzate, flessibili e duttili. Noi di eCure® amiamo la tecnologia digitale ma sappiamo molto bene quanto sia importante l'assistenza in persona nel luogo migliore dove gli anziani preferiscono vivere: la propria casa. eCure®: dalla presa in carico, alla presa in cura. #anziani #cure #presaincura #presaincarico #ltc #cronicità #assistenza
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In Italia oggi i caregiver sono più di 7 milioni. Tra questi, più di un lavoratore su 3 (il 38%) si occupa di un familiare non autosufficiente, nella maggior parte dei casi personalmente e senza alcun supporto esterno, a fronte di un 33% che si rivolge a strutture o professionisti privati, mentre solo 1 su 4 (il 25%) accede a strutture pubbliche. È quanto emerge dallo studio “Care 4 caregiver” sui bisogni dei caregiver lavoratori realizzato congiuntamente da Jointly, prima B Corp ® di servizi di welfare aziendale, e Boston Consulting Group, su un campione di 12mila lavoratori dipendenti di aziende di settori diversi. Un’incidenza che non può che essere destinata a crescere in un Paese in cui l’aspettativa di vita si sta progressivamente allungando e dove oggi quasi 1 cittadino su 4 (il 24,1%) ha più di 65 anni. Ma chi accudisce l'esercito degli accuditori? La Stampa #lavoro #welfare #corporatewellbeing #caregiver
Chi accudisce l’esercito degli accuditori?
lastampa.it
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Principali richieste e problematiche CARER e Cittadinanzattiva relative alla figura del caregiver in Italia, evidenziando la necessità di una legge nazionale inclusiva ed equa. Ecco i punti chiave. 1. Definizione del caregiver. 📍Riconoscere diritti e tutele anche se non convivente o familiare della persona assistita. 📍Coinvolgere il caregiver nella stesura del Progetto di vita o Progetto Assistenziale Individualizzato. 2. Tutele e diritti. 📍Prevedere tutele crescenti in base al carico assistenziale e ai bisogni del caregiver. 📍Fornire risorse adeguate per garantire l'esigibilità delle tutele. 3. Manifesto CARER e Cittadinanzattiva. 📍Presentato alla Camera dei Deputati. 📍Sottoscritto da 104 realtà, tra cui 16 Comuni e 88 associazioni e organizzazioni. 4. Indagine di Cittadinanzattiva. 📍Coinvolti circa 600 caregiver familiari. 📍Evidenziati problemi come la lunga durata dell'assistenza, rinunce lavorative e personali. 5. Richieste dei caregiver. 📍Riconoscimento del ruolo indipendentemente dalla convivenza o parentela. 📍Tutele crescenti in base all'intensità di cura. 📍Ruolo attivo nella stesura del progetto di vita individuale. 6. Situazione attuale. 📍L'Emilia-Romagna è la prima regione ad aver normato la figura del caregiver, seguita da altre 12 regioni. 📍Necessità di una legge nazionale per sanare le difformità territoriali. 7. Risposta delle istituzioni. 📍Riconoscimento dell'importanza di una legge nazionale per tutelare circa otto milioni di cittadini, prevalentemente donne in età lavorativa. Il testo sottolinea l'urgenza di una normativa che riconosca e tuteli i caregiver, considerando le loro esigenze e il loro ruolo fondamentale nell'assistenza alle persone non autosufficienti.
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