È giusto parlare di passione e lavoro?
Premessa: lo so che non si dovrebbe nemmeno toccare questo argomento perché usare la parola passione unita a lavoro è un tabù della comunicazione "seria e professionale", ma io mi sono davvero stufata di sentir dire che non si può trasformare una passione in un business.
Perché è quello che hanno sempre detto a me e non era vero. Per due volte non è stato vero.
Prima quando ero una ragazzina e poi una giovane donna e volevo fare la differenza nella tutela dell'ambiente. In famiglia mi prendevano in giro chiamandomi "la spazzina".
Beh, me ne sono fregata, ho studiato e ho fatto quello che volevo e sai una cosa? Ho iniziato a lavorare nel 1998 (due anni prima di laurearmi) e non ho mai smesso fino al 30 settembre del 2014, quando mi sono licenziata per cambiare vita professionale.
Come ho fatto a cambiare? Esattamente come avevo già fatto prima: ho cercato di capire cosa mi appassionasse, cosa volevo davvero fare, ho studiato, fatto pratica, studiato ancora e aspettato fino a che non fossi sicura di potermi definitivamente permettere il licenziamento.
Ovviamente non tutte le idee si possono trasformare in un business, o per lo meno ci devono essere delle condizioni di base per poter fare questo passaggio.
Quella fondamentale è che la tua idea abbia un mercato, ovvero che ci siano persone disposte a spendere per avere ciò che vuoi vendere.
In secondo luogo tu devi avere le competenze per creare ciò che vuoi vendere, almeno le competenze base per iniziare e un piano preciso per implementarle in tempo utile.
Ma fatto questo perché le cose non devono funzionare?
L'importante è che questa passione traspaia con forza nella tua comunicazione, facendola così diventare un vero strumento di promozione oltre che la tua personalissima benzina quotidiana.
Perché ammettiamolo: spesso nella comunicazione ci si concentra sul prodotto, sul servizio, sui motivi per cui il cliente dovrebbe sceglierci, ma si tralascia di trasmettere al tuo pubblico quanto della tua anima (o di quella del tuo staff) c'è in ciò che offri. Questo è importantissimo soprattutto per liberi professionisti e freelance.
Un primo modo di comunicare passione è la pagina About del sito, il luogo dove racconti la tua attività, la tua storia, il perché hai scelto di portare avanti il tuo progetto.
Consigliati da LinkedIn
In una pagina About puoi parlare anche dei tuoi valori, di ciò che ti muove e di quello che per te è irrinunciabile.
Un secondo luogo in cui far incontrare il tuo pubblico con l'energia che metti nella professione è la pagina Cosa Faccio Per Te o, più comune per le aziende, la pagina Prodotti/Servizi.
Qui non si tratta più di presentare ciò che vendi, ma di spiegare come lo fai, quali sono i punti focali del tuo operato, le tecniche, le materie prime (se ne usi) e i fornitori.
Ma è nella scrittura che riesci davvero a far trasparire il tuo spirito profondo, l'entusiasmo e il trasporto che ti fanno svegliare ogni giorno con la voglia di impegnarti al massimo.
Qual è la molla che spinge il tuo team a dare sempre il massimo? Ma anche quali sono le sfide e le difficoltà che affronti ogni giorno? Come le superi?
Un modo molto efficace per fare questo è condividere contenuti di persone e aziende che si stimano. Può sembrare banale, ma pochissimi professionisti e ancora meno PMI hanno l'abitudine di condividere contenuti che non siano autoreferenziali, soprattutto sui social.
Il problema di questo approccio è che ben presto diventerà un'autocelebrazione anche un po' noiosa, che perderà di spontaneità per assumere un'aria pericolosamente markettara e poco genuina.
Ecco quindi tre esercizi per allenarti:
Se ti va, fammi sapere come te la cavi con gli esercizi! Puoi commentare qui sotto o mandarmi una mail.
E buon viaggio!