10 COSE CHE HO IMPARATO
Se avessimo letto la storia avremmo previsto un tempo di circa tre anni per superare questa pandemia. La scienza è molto più avanti che in passato dunque possiamo sperare di accorciare questo tempo di un anno circa. Siamo dunque circa a metà del guado e possiamo usare questo tempo che ancora ci separa da una nuova normalità prendendo atto di alcune realtà.
1) Serve una sanità pubblica forte e universale. La sanità di territorio è quella nella quale si è disinvestito di più ma è quella che salva le vite con la prevenzione che riduce al minimo i necessari ricoveri e migliora il benessere di tutti.
2) La ricerca deve essere protetta, promossa, finanziata.
3) Ci sono alcuni spostamenti per lavoro che possono essere sostituiti da sessioni online. Gli strumenti sono disponibili da anni ma per pigrizia abbiamo rinunciato ad utilizzarli correttamente. Ridurre gli spostamenti quotidiani fa bene all’ambiente e alla qualità delle nostre vite.
4) Basta città dormitorio. Serve spazio per far crescere vite serene.
5) Scuola e formazione hanno bisogno di presenza. Si cresce imparando nozioni ma sopratutto condividendo esperienze con i compagni e gli insegnanti. L’educazione è sempre collegata alla relazione.
6) La libertà individuale non è separabile dalla responsabilità che unisce la nostra vita a quella degli altri. Non possiamo essere felici da soli.
7) Gli anziani non sono corpi inutili della nostra società ma giacimenti di memoria, esperienze, affetti, saggezze. Sono persone più fragili e abbiamo il dovere di prenderci cura di loro. Per quanto possibile meritano di vivere accanto a noi e ai nostri bimbi.
8) La qualità della vita nelle nostre città dipende anche dalla presenza di botteghe e locali dove ogni giorno migliaia di piccolissimi imprenditori non si limitano a prepararci un caffè, farci provare un paio di scarpe o servirci un pasto caldo: queste persone e questi luoghi contribuiscono a mantenere vive le nostre comunità. Le loro serrande aperte sono indicatori di felicità e di voglia di vivere.
9) La morte fa parte della vita. Per quanto avanti siano la scienza e la tecnologia il nostro corpo invecchia.
10) Soddisfatti i bisogni primari un abbraccio è vitale più di ogni ricchezza materiale.
Abbiamo ancora un po’ di tempo per rendere migliore le nostre vite. Sarebbe saggio non sprecarlo.