3... 2... 1... VIA! Le campagne pubblicitarie della ripartenza ai tempi del coronavirus!

3... 2... 1... VIA! Le campagne pubblicitarie della ripartenza ai tempi del coronavirus!

Prima ci hanno detto di non fermarci, dopo ci hanno detto di rimanere a casa, ci hanno detto che anche a distanza ci vogliono bene e ci sono vicini, ci hanno detto che siamo quelli che non mollano, e ora #ripartiamoinsieme!

Dopo la clamorosa svista di #milanononsiferma, della comunicazione frettolosa, errata e fuorviante, in cui si mostra una Milano operosa che resiste, che lotta, che se ne frega e lavora ugualmente, quando in realtà avrebbe dovuto fermarsi. Con il senno di poi anche il sindaco Giuseppe Sala ammette che probabilmente è stata presa una cantonata: "Era il 27 di febbraio era un video che impazzava in rete; tutti lo rilanciavano, l’ho rilanciato anche io. Giusto o sbagliato, probabilmente sbagliato."

Dopo un'infinità di spot uguali, che aprono tutti con delicate note di pianoforte, ci fanno vedere città vuote, ci dicono come eravamo, chi siamo, che la famiglia è importante, e che a questo giro, mai come adesso, è meglio rimanere a casa;

dopo il lisergico spot di prevenzione della Pampers "Dobbiam lavar le mani", il cui ritornello entra nella testa di grandi e piccini, e non va più via... con tutte le conseguenze del caso; io ad esempio ho fatto un incubo, in cui delle mani antropomorfe giganti mi inseguivano per disinfettarmi con l'amuchina;

dopo un serie di spot di aziende che ci dicono di non mollare, perché siamo italiani, quindi siamo forti, di conseguenza anche l'azienda dello spot è forte e non molla perché italiana, realizzati in men che non si dica, in alcuni casi anche esteticamente gradevoli, ma abbastanza retorici e scontati, vi riporto di seguito qualche esempio.

Spot La Molisana "Spirito Tenace", lo spot pensato e realizzato in circa quattro mesi e firmato da Saatchi & Saatchi, si ritrova temporalmente "a pennello" con l'uscita, che agevola il riposizionamento del brand:

Barilla... (sì un'altra pasta) che con il suo spot celebra l'Italia che resiste e lo dice con la voce di Sophia Loren, quindi italianità all'ennesima potenza, il tutto accompagnato dalla melodia degli spot Barilla anni '80, inserendo in maniera subliminale i suoi prodotti, cercando di suscitare una forte emozione positiva associata al brand:

e poi ancora una sequenza di spot tutti uguali, tra carburanti, assicurazioni, banche etc. fatta eccezione per Vodafone che realizza una campagna pubblicitaria a distanza, mantenendo il tono della comunicazione sempre allo stesso livello, nonostante l'emergenza, insieme a qualche altro raro caso di aziende che non cambiano il tono, riadattando vecchie campagne pubblicitarie; fino ad arrivare a oggi 4 maggio, la ripartenza, una ripartenza in alcuni casi studiata comunicativamente almeno un mese prima; e quindi con forza, coraggio, dinamismo, si riparte. Questa volta Milano non sbaglia, corregge il tiro con Ghali feat. Beppe Sala (per essere un po' più giovani) e ci esorta a fare, con molta calma, un passo alla volta:

e poi c'è Toyota #ripartiamoinsieme che con Bebe Vio e altri noti testimonial, citando la tecnica giapponese del Kintsugi, ovvero l'antica arte di riparare le ceramiche rotte con l'oro, con una bella metafora ci esorta a rinascere più preziosi e più forti:

e dopo innumerevoli spot di auto che ci dicono che faremo tanta altra strada insieme, c'è BMW che con Zanardi, simbolo anche lui di resilienza (un termine inflazionato in questo periodo), inverte l'hashtag e con #insiemeperripartire ci fa capire che per la ripartenza dovremmo ispirarci a modelli di vita migliori; tipo Zanardi che è ripartito da zero e nonostante tutto ha conquistato nuovi successi; ma allora mi dico, quale buona occasione sarebbe per l'industria automobilistica per ripartire da zero emissioni!? Commento off topic a parte, c'è FCA o meglio FIAT che non perde l'occasione per essere banale, ricalcando lo stile di spot di inizio pandemia, ripartendo dagli italiani:

e infine come non citare il rilancio del brand Parmacotto che con il dinamico spot #weareback, che suona un po' da Terminator, ci esorta a suonare la fisarmonica all'aba su spiagge deserte, correre a perdifiato nel bosco, senza una ragione precisa, frame di cavalli che corrono, fare di tanto in tanto della boxe, ma tutto ciò con una bella confezione di Parmacotto nello zaino:

se siete arrivati a leggere fin qui vi ringrazio e concludendo vi e mi chiedo: ci saranno tanti altri spot e campagne pubblicitarie sulla ripartenza, ma in realtà siamo veramente pronti a ripartire?

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