5 (+1) lezioni di business da Chiara Ferragni
Chiara Ferragni alla 76esima Mostra del cinema di Venezia | Foto: Tristan Fewings/Getty Images

5 (+1) lezioni di business da Chiara Ferragni

Mi rendo conto che scrivere un articolo su Chiara Ferragni accattivante e nel contempo con contenuti inediti sia un'ardua impresa, ma cercherò di mettere in atto le mie competenze di studente in Management per poter delineare 5 lezioni di business in virtù della visione del documentario presente in questi giorni nelle sale di tutta Italia "Chiara Ferragni - Unposted".

Per i pochi che ancora non la conoscessero, Chiara Ferragni è una delle fashion blogger e delle influencer più seguite al mondo con oltre 17 milioni di follower sul solo Instagram; ad oggi è anche amministratrice delegata delle sue due società dal fatturato multimilionario TBS Crew e Serendipity: la prima si occupa della gestione del portale The Blonde Salad, oltre ad essere la talent agency della "famiglia Ferragni" (Chiara e sorelle), la seconda invece si occupa della gestione della Chiara Ferragni Collection, la linea di abbigliamento dell'influencer-imprenditrice cremonese.

Fatto questo doveroso incipit, possiamo approfondire le 5 lezioni di business che a mio parere emergono dalla storia di Chiara Ferragni:

  1. Trovare un bisogno/necessità nel proprio mercato di riferimento: disintermediando i rapporti tra "alta moda" e "comuni mortali", l'influencer di Cremona ha letteralmente rivoluzionato il mondo del fashion, individuando un bisogno del mercato (comunicare in modo diretto "alla massa"), sfruttando nel contempo la repentina ascesa dei blog.
  2. Dare una dimensione internazionale al proprio progetto: la Ferragni ha pensato ed agito a livello globale considerando il fashion un linguaggio universale in cui tutti possono riconoscersi: questa sua visione globale, a mio parere, ha agevolato molto lo sviluppo e la diffusione della sua "Chiara Ferragni Collection", non prevista in una fase iniziale.
  3. Essere autentici, SEMPRE: mostrando la sua quotidianità, fatta da soddisfazioni ed imperfezioni, è riuscita a mostrare una "verosimile autenticità": la definisco verosimile in quanto è chiaro che la vera "Chiara Ferragni" non è quella che traspare attraverso i social o, perlomeno, non solo.
  4. La fiducia degli utenti-clienti viene prima di tutto: persi nella logica della massimizzazione del profitto, sempre più spesso vediamo brand-influencer (s)vendersi alla prima proposta commerciale, senza condividerne valori ma soprattutto, senza pensare all'interesse dei propri utenti; l'attenta selezione delle collaborazioni ha permesso a Chiara Ferragni di ottenere la piena fiducia dei suoi seguaci, risultando sincera nei consigli oltre a ricevere successivamente richieste di collaborazione qualitativamente più elevate.
  5. Creare una community attorno al proprio progetto: avere una community vuol dire avere l'attenzione di alcune persone, oro puro in questo mondo digitale. Innegabilmente la vera "arma segreta" della Ferragni sono proprio i suoi oltre 17 milioni di follower, molti dei quali non la considerano una semplice influencer bensì una vera e propria divinità del fashion lifestyle.

BONUS: Credere sempre nel proprio progetto

Sembrerà la "lezione" più scontata, ma penso sia anche la più preziosa: per far crescere il proprio progetto bisogna innanzitutto crederci fermamente! Impegno, determinazione e costanza sono solo tre degli attributi che più hanno caratterizzato (e caratterizzano tutt'ora) Chiara Ferragni. Per cui, il mio suggerimento è: metabolizziamo questi attributi ed applichiamoli nelle nostre vite!


Renato Ligas

Assistente Creativo alla Comunicazione e Promozione settore Arte, Cultura e Giochi | Mimo presso Compagnia Bianca & Nerone

5 anni

complimenti per l'analisi!!! hai altri vip i programma? sono curioso! ^_^ 

Linee guida fondamentali e chiare per portare avanti o creare un proprio business.

Paolo Pugni

La mia promessa è permettere alle imprese di guadagnare di più grazie a decisioni migliori. Originale dal 1960. TedX Speaker 19. Maratoneta (10) dal 18. Marito dal 85. Padre (3) dal 86. Nonno (5) dal 17.

5 anni

Mi interessa molto quello che dice Rosario un ottimo spunto per ragionare e comprendere il fenomeno Chiara Ferragni.

Stefano Salvoni

Realizziamo campagne Social Media Corporate per acquisire segmenti di mercato

5 anni

Il fatto è che appena Mosè se ne va, gli altri costruiscono un vitello d'oro da adorare. Al netto di tutte le elucubrazioni, che hanno sempre valore in quanto ragionamento, c'è il B2B, il B2C ed il B2M (business to the mass). Il comportamento della massa spesso è difforme da quello del singolo. Anche se, per me, il vero caso studio sei tu. Uno studente che si impegna a creare contenuti professionali su LinkedIn? That's great.

Daniele Besana

WP-OK.it ⇒ gestiamo siti WordPress & WooCommerce

5 anni

Riflessioni interessanti Rosario! Anche se autenticità e social mi sembrano andare sempre meno a braccetto :)

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