Strategia (epica) ed esecuzione (implacabile): 5 domande e 3 fasi con cui puoi sentirti un po' King Arthur, un po' J. "Hannibal" Smith...

Strategia (epica) ed esecuzione (implacabile): 5 domande e 3 fasi con cui puoi sentirti un po' King Arthur, un po' J. "Hannibal" Smith...

“L'esperienza dimostra che, se si prevede da lontano il disegno che si desidera intraprendere, si può agire con rapidità una volta venuto il momento di eseguirlo.” (cardinale Richelieu)

Moltissime persone, soprattutto consulenti con l'abito "ingessato" o accademici con tanto di tocco e toga considerano la strategia come una complessa e articolata metodologia scientifica. Ci scrivono sopra trattati di mille pagine, ci stendono relazioni con grafici a go go e creano tabulati e presentazioni così prolissi e approfonditi che neanche uno speleologo russo sponsorizzato per due anni da SectorNoLimits troverebbe una via d'uscita fattibile.

In realtà la strategia è narrata in una storia, anzi in un poema epico. Sono le conquiste, il bottino, gli stratagemmi e i motivi d'onore e orgoglio con cui il capo-condottiero infiamma i suoi fidati uomini, prima che si lancino alla carica sugli avversari.

Questa storia narra nei dettagli il "DOVE dobbiamo arrivare per vincere" e il "PERCHE' ce la dobbiamo mettere tutta", dando per scontato che il "COME prevalere sui mille ostacoli e imprevisti che si affronteranno" sarà affidato ad intuito, preparazione e sforzo concentrato.

E' la stessa storia che usa l'allenatore per galvanizzare i suoi giocatori negli spogliatoi e mandarli in campo determinati a prevalere sugli avversari e ad imporre il proprio gioco.

(Anche se non sei re Artù o il coach interpretato da Al Pacino, se vuoi ottenere qualcosa di veramente importante in condizioni concorrenziali ti serve una strategia e quindi puoi adattare alle tue personali esigenze queste tre fasi che in realtà sono proprie del mondo aziendale.)

Ecco le 3 fasi.

FASE 1:

Il primo passo del definire la tua strategia è trovare il tuo  "Fattore Eureka!", ovvero quell'idea realistica e rapidamente attuabile che ti assicura un vantaggio competitivo concreto (ovvero qualcosa in cui puoi distinguerti in modo univoco offrendo un superiore valore percepito).

Per farlo guarda il tuo campionato, o il tuo campo di battaglia, o le tue sfide attuali e rispondi a queste cinque domande:

1 IL "CAMPO DA GIOCO" COME SI PRESENTA?

  • Chi sono gli avversari e la concorrenza, vecchia o nuova?
  • Noi come siamo messi? Quali sono i nostri punti di forza e di debolezza?
  • Quali sono i punti di forza e di debolezza dei nostri concorrenti?
  • Chi sono i nostri clienti migliori e in che modo comprano? 

2 SINORA LA CONCORRENZA SU COSA SI E' CONCENTRATA?

  • Che tipo di gioco hanno avuto i concorrenti nel passato?
  • Qualcuno si è inventato qualcosa di nuovo e accattivante?
  • Ci sono new entry di cui preoccuparci?

3 NOI SINORA SU COSA CI SIAMO CONCENTRATI?

  • Che cosa abbiamo fatto nel passato per cambiare il campo da gioco?
  • Ci siamo inventati qualcosa di nuovo o abbiamo fatto delle iniziative importanti?
  • Abbiamo perso dei vantaggi competitivi o delle competenze?

4 COSA CI ASPETTA DIETRO L'ANGOLO?

  • Che cosa ci spaventa di più nei mesi a venire? Quali mosse possono fare gli avversari per contrastarci? 
  • I nostri migliori talenti, doti e armi sono ben preservati, affilati e custoditi gelosamente?
  • Cosa potrebbe inventarsi la concorrenza per volgere il gioco a loro favore?
  • Quali alleanze e relazioni potrebbero penalizzarci?

5 QUAL E' LA NOSTRA MOSSA VINCENTE?

  • Cosa possiamo fare noi per distinguerci nel campo da gioco ed emergere prevalendo?
  • Cosa possiamo fare per tenerci ancor più stretti i nostri clienti e i nostri partner migliori?

FASE 2:

Chiarisci le tue priorità e la tua agenda, e trova un modo per recuperare le risorse necessarie, quindi assegna le persone giuste agli incarichi giusti. 

FASE 3:

Mentre tutti, e soprattutto tu, siete concentrati sull'esecuzione del "Fattore Eureka!", consolida le migliori prassi o procedure operative adattandole e migliorandole continuamente.

Qui è vitale creare e sostenere e affinare una cultura di apprendimento continuo, in modo che ciò che si fa sia sempre il più risolutivo ed economico possibile.

Se delinei una strada percorribile e migliori incessantemente la tua abilità nel percorrerla allora potrai diventare come lui e fare tuo il motto:

“Vado matto per i piani ben riusciti!” (John "Hannibal" Smith)

Buone riflessioni strategiche!

Massimo

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