5 modi per non rimandare a domani quello che potresti fare oggi

5 modi per non rimandare a domani quello che potresti fare oggi

Quante volte abbiamo sentito questa frase "Non rimandare a domani quello che potresti fare oggi”?

Quando dovevo fare i compiti per scuola era una costante e poi c’era quell’altra frase, “Prima il dovere e poi il piacere” te la ricordi?

Quali erano secondo te i pensieri di un bambino di fronte all’idea di portare a termine compiti o impegni imposti dall’alto e per di più sgraditi?

In realtà da adulti non cambia poi molto perché di fronte agli impegni sgraditi siamo come bambini: rimandiamo la loro realizzazione in un momento successivo e nemmeno ben specificato.

Ma mentre quando eri un bambino c’era tua madre che ti legava alla sedia per fare i compiti, da adulti crediamo invece di essere liberi di evadere dalla prigionia del lavoro fastidioso.

Peccato però che finiamo in un’altra prigione, quella della rimandite acuta, che ci fa perdere tempo e lavorare 15 ore al giorno.

Il tempo è un grande amplificatore e un impegno rinviato nel tempo rischia di diventare ancora più complicato da portare a termine creandoci ancora maggiori fastidi sia organizzativi che emotivi.

Ma perché rinviamo? Perché ci dotiamo di autolesionismo gratuito?

Individuare le cause vuol dire creare delle strategie per combattere il virus dei liberi professionisti e non essere più schiavi della propria attività.

Ecco quindi a te 5 motivi e le strategie per superarli

Motivo 1: L’IMPEGNO CHE HAI TI FA SCHIFO

Ma, Loris mi hai sempre detto di essere libero di fare quello che mi piace e basta?

Sento spesso fra i liberi professionisti che bisogna fare quello che ci piace fare…ti risulta?

Ho capito, hai ragione e va bene, ma voglio guardare in faccia alla realtà.

Nel lavoro come nella vita prima o poi ti capiterà di affrontare impegni che non ti piacciono e che devi portare a termine solo tu, nient’altro che tu.

Come fare? Ti offro 2 soluzioni, la prima è:

Se ti fa schifo l’impegno pensa alla conseguenze negative che avrà rimandare ancora di qualche giorno quell’attività. Ricorda: il tempo è un grande amplificatore nel bene e nel male!

E poi, la seconda è:

Metti l’orologio in avanti! Hai capito bene! Fai come quelli che mettono l’orologio in avanti per non arrivare in ritardo; mettiti meno tempo a disposizione per quella specifica attività. Un po’ di pepe sulla sedia non guasta anzi insaporisce.

 

Motivo n. 2: IL MOTIVO E’ IL MOTIVO

A volte procrastiniamo perché non siamo motivati a portare a termine i lavori e ci facciamo prendere dalla poca voglia. In questo caso ricordiamoci che il nostro cervello funziona per frammentazione: tanto più spezzetti e tanto meglio è.

Per rendere più leggero ciò che facciamo è meglio semplificare dividendo tutto in più piccole attività da fare un passo alla volta.

Ad ogni piccola attività non dedicare mai più di 30 minuti. Ed inizia sempre dall’attività più semplice, almeno così freghi la tua percezione. E' come mettere la prima per salire la montagna, prima o poi in cima ci arrivi.

 

Motivo n. 3: SNOBBI GLI IMPEGNI IMPORTANTI

Nel perdere tempo a volte ricopre un ruolo fondamentale sottovalutare gli impegni. Considerare una attività non importante e non urgente quando invece è importante è un errore di valutazione! Spesso siamo schiavi di errori di valutazione.

La migliore strategia in questo caso per non snobbare le attività è pensare ai vantaggi e agli svantaggi che la stessa può provocare se fatta o non fatta.

 

Motivo n. 4: NON HAI TEMPO NEANCHE DI MORIRE

È la scusa più utilizzata dai procrastinatori per giustificarsi, e cioè che impegni più importanti ti hanno fatto restare indietro nel lavoro.

Quindi è colpa degli impegni! Ma se ne hai tanti perché non deleghi?

Sei forse schiavo del “Così come faccio le cose io non le fa nessuno”?

E poi c’è ancora un motivo: la mancanza di tempo ha sempre due cause: o troppi impegni da portare a termine, o una scarsa produttività. La seconda è sempre la più difficile da ammettere e da riconoscere, ma è anche la più diffusa.

L’interruzione dovuta a una telefonata, ad esempio, comporta una perdita di produttività (e di tempo) maggiore di quanto siamo portati a credere.

Perciò delega o elimina le interruzioni per migliorare la produttività!

 

Motivo n. 5: NON SAI COME FARE

Ma, Loris se non so come fare un lavoro come faccio a portarlo a termine?

Questo sembra un buon motivo, ma un professionista non può fornire “scuse” del genere. In questo caso la soluzione più semplice è quella di rivolgersi ad un esperto del settore e delegargli i nostri impegni.

Se questo non è possibile, prenditi del tempo per effettuare delle ricerche in Internet o considera la possibilità di frequentare workshop e seminari per acquisire l’esperienza necessaria.

Ricapitoliamo i 5 motivi per non rimandare a domani quello che potresti fare oggi:

  • L’IMPEGNO CHE HAI TI FA SCHIFO
  • IL MOTIVO E’ IL MOTIVO
  • SNOBBI GLI IMPEGNI
  • NON HAI TEMPO NEANCHE DI MORIRE
  • NON SAI COME FARE

 

Anche tu utilizzi delle scuse che ti fanno rimandare a domani quello che potresti fare oggi? Ci sono delle strategie particolari che utilizzi per combattere la procrastinazione? 

Puoi vedere il video integrale di questo articolo sul mio blog a questo link: http://www.professionistalibero.it/5-modi-per-non-rimandare-a-domani-quello-che-potresti-fare-oggi/

Per approfondire questi argomenti guarda anche questi articoli dal mio blog:

8 strategie per trasmettere autorevolezza al tuo cliente

5 consigli pratici per sconfiggere la procrastinazione

4 tappe per diventare un vero Professionista Libero di Successo

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