5 p(assi) per il Futuro del Museo.
Vedrà mai la luce un museo incentrato sull'uomo, in armonia con l'ambiente? “Diamo Forma al Futuro del Museo” è la conferenza biennale MUŻE.X, la conferenza è un progetto internazionale sviluppato dal Dipartimento di Arti, Comunità aperte, Educazione degli adulti dell'Università di Malta. Qui, tra i relatori, con “Connettere i musei con le comunità attraverso lo Storytelling” si incontrano anche Il Centro Italiano Storytelling e il Metamuseo Girovago. MUŻE.X è una conferenza biennale internazionale che si tiene a La Valletta (Malta) dal 18 ottobre. Il tema centrale di questa edizione è il futuro dei musei dal digitale, all'impatto sociale, al rinnovamento dei processi.
Il futuro dei musei MUŻE.X – Malta, dal 18 al 20 ottobre 2021, esplora tre possibili filoni per il domani delle ormai molto più che mere “Scatole bianche”. Il primo riguarda la tecnologia e l'online e come queste possano prendere forma pratica ed equilibrata. La seconda concerne la democratizzazione dell'accesso, l’accessibilità, e come il museo possa essere uno spazio pubblico, una polifonia di voci. Il terzo interessa il cambiamento climatico, l’adattamento e il modo in cui i musei possono essere all'altezza della sfida. I tre temi sono evidentemente intrecciati, ognuno informa l'altro e se assumiamo una posizione critica e costruttiva, questo momento storico è probabilmente esemplare sia per ripensare il paradigma del ruolo del museo per la società sia il tempo più opportuno per mettere in discussione modelli consolidati. Ma quali sono i processi che caratterizzano la progettazione relazionale del museo e dello spazio urbano in chiave solidale, trasformativa, partecipativa?
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“Diamo Forma al Futuro del Museo” si svolgerà sia in presenza sia online. Tra gli altri relatori, sebbene a distanza, il Centro Italiano Storytelling e il Metamuseo Girovago con “Connettere i musei con le comunità attraverso lo Storytelling” porteranno il contributo di uno studio di caso che, giunto alla settima edizione, ha saputo affrontare anche i mesi difficili del 2020. L’intervento di Giovanna Conforto, direttrice creativa del Centro Italiano Storytelling, in collaborazione con Flavio Milandri, resident storyteller Metamuseo, riguarderà lo storytelling e i musei, l’esperienza alla Galleria degli Uffizi di Firenze e l’approfondimento del case study “Storytelling @ Museum of the future” una collaborazione tra il Metamuseo Girovago e il Centro Italiano Storytelling. “Pensiamo che un museo a misura d'uomo, in armonia con l'ambiente e integrato nella comunità locale, sia possibile. Lo abbiamo sperimentato anche con un progetto realizzato nel novembre 2020 con un museo temporaneo d'arte, ospitato in un luogo prima abbandonato, buio, oscuro, che improvvisamente puntava a ridare vita e vitalità a un luogo, un contesto urbano, ri-narrato”. Per il museo del futuro serve una visione integrata? Il ruolo di coesione urbana, sociale e culturale che i musei possono svolgere consente di connettere città e cittadinanza a favore di una sostenibilità condivisa che nel contempo permette ai musei di proporsi come centri aggregativi, di conoscenza, di produzione culturale per lo sviluppo u(mano)rbano. Oggi, del resto, la definizione stessa di sostenibilità tiene insieme l’area economica, quella sociale, quella ambientale (ispirati dalle direttrici dell’Agenda ONU 2030) grazie ad uno sguardo culturale plurimo che connette “5 p(assi)”: persone, pianeta, prosperità, pace, partenariato.
Flavio Milandri