Come le tecnologie immersive trasformeranno l'esperienza dei musei? - 10° anniversario del MUSE
Archivio MUSE - Museo delle Scienze di Trento.

Come le tecnologie immersive trasformeranno l'esperienza dei musei? - 10° anniversario del MUSE

Recentemente ho avuto il piacere di partecipare come speaker a un importante incontro “a porte chiuse” avvenuto in occasione del 10º anniversario della nascita del MUSE - Museo delle Scienze di Trento.

Archivio MUSE - Museo delle Scienze (Matteo De Stefano)

Il museo, per chi non lo conoscesse, è considerato uno dei gioielli del nostro patrimonio museale italiano. È stato progettato da Renzo Piano ed ha quindi una forte "personalità" come building, sia dall'esterno che all'interno. 

Archivio MUSE - Museo delle Scienze di Trento

Inoltre, c'è una forte componente esperienziale: sono presenti 270 esemplari tra di animali tassidermizzati e scheletri originali, vette, inondazioni e slavine, una piccola foresta tropicale ospitata in una serra, interazioni continue per creare una relazione maggiore tra i visitatori (spesso giovanissimi) e i contenuti del museo stesso. 

Archivio MUSE - Museo delle Scienze di Trento

Oltre a molti strumenti digitali ne esistono molti tattili che creano di fatto delle esperienze multisensoriali all’interno del museo. 

Archivio MUSE - Museo delle Scienze di Trento

In questo luogo extra-ordinario in occasione del 10º anno il direttore @Michele Lanzinger e Alberta Giovannini, sostituta direttrice Ufficio Organizzazione risorse umane e servizi diversi di gestione, hanno voluto creare una giornata di visione e condivisione per le persone che lavorano presso questa struttura, per investigare sui temi delle tecnologie emergenti, per capire quali possono essere le evoluzioni del museo come luogo e come concetto in un mondo che si sta facendo sempre più digitale, quasi rarefatto. 

 “Siamo affezionati e crediamo nella visita al museo come esperienza reale, fisicamente praticata” – spiega il direttore del MUSE Michele Lanzinger. “Se ci interroghiamo su cosa vuole il visitatore, che cosa costituisce un motivo di soddisfazione tale da generare il desiderio di vedere altre strutture museali o di ritornare e rivisitare lo stesso, scopriremo che la scelta di visitare un museo è fortemente legata a un’attesa di benessere personale, di soddisfazione generata dal «saperne di più», di relazione sociale, di esplorazione fisica. Date queste premesse, siamo pienamente d’accordo nel considerare l’esperienza digitale come oramai implicita in tutte quelle dimensioni che riguardano la relazionalità, la socialità, l’informazione, il benessere personale. E nel riconoscere che anche nel mondo digitale i musei possono elaborare e produrre esperienze rilevanti per il perseguimento della loro missione”.  

Il direttore Lanzinger conclude:

“I musei non solo non possono sottrarsi al mondo digitale, ma devono diventarne agenti significativi e ricercare una loro diversa e rinnovata dimensione di senso.
Per mantenere e promuovere la loro rilevanza nella società contemporanea, devono saper cogliere tutte le opportunità e i problemi, le sfide e le prudenze che si accompagnano alle grandi opportunità dell’IA e dell’IA generativa e alle aspettative sul metaverso, che affiancano la più classica dimensione informativa e social". 

È stato così un enorme piacere portare la mia esperienza nei mondi immersivi e sul tema dell’intelligenza artificiale per fare qualche ragionamento insieme al “TEAM MUSE” su quello che può essere il futuro di un museo non solo come luogo ma come ambiente (e quindi non necessariamente “residente”) e di come le nuove tecnologie andranno modificare le esperienze sia del visitatore, sia degli operatori museali. 

Archivio MUSE - Museo delle Scienze (Matteo De Stefano)

Penso che i musei di successo in questo momento, oltre ad essere una esposizione del reale, siano di fatto una simulazione efficace del contesto a cui si riferiscono e che grazie al digitale abbiano creato interazioni continue tali da farle diventare delle Experience Factory, dei Digital Hub dove poter creare una relazione, una storia, un’esperienza di valore. 

Archivio MUSE - Museo delle Scienze (Matteo De Stefano)
Archivio MUSE - Museo delle Scienze (Matteo De Stefano)

Tutto questo è fortemente legato alle prossime tecnologie digitali, comunque le chiamiamo: extended reality o Metaverso. 

La mia personale scommessa è che tra qualche anno incontrerò nel Metaverso “Charlie” (oggi vi aspetta al piano -1) e allora la magia del Museo sarà ancor più fantastica di qualunque film a tema. 

Molto bello parlare in questo contesto con moltissimi giovani e per il mio ego trovare nel MUSE shop i miei libri in vetrina!

Archivio MUSE - Museo delle Scienze (Matteo De Stefano)

In Conclusione ed a testimonianza del fatto che il momento di ripensamento degli spazi museali sia da posizionare ora, in questo momento, come strategico, non tattico o occasionale, e che si tratti di progetti fortemente legati alla sinergia tra territorio, imprese ed istituzioni, è nato un nuovo progetto  “Innova cultura”.

In questo caso ci spostiamo da Trento a Milano per una collaborazione tra Regione Lombardia, Fondazione Cariplo e Unioncamere Lombardia, dove nasce  un percorso che ha l’obiettivo di sostenere istituti e luoghi della cultura per favorire nuove competenze e un ripensamento delle proprie attività, da sviluppare in chiave innovativa grazie all’avvio di partenariati con imprese attive nel settore culturale e creativo. 

Come Advisor di Cariplo Factory  in questo percorso il mio obiettivo è quello di creare un link diretto tra aziende innovative e musei, gallerie,  per creare una nuova relazione di valore e tra Persone e Ambienti con una componente digitale che sia al passo con le nuove tecnologie per offrire nuove interessanti “visioni”.


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