8 marzo
Questa settimana la newsletter è dedicata alla Giornata Internazionale della Donna che cade come sappiamo l'8 marzo.
Quello che troppo spesso “dimentichiamo” o facciamo finta di non vedere è che l'8 marzo non è la Festa della Donna in cui regalare le mimose a fidanzate, mogli, madri, amiche e colleghe.
L'8 marzo è una data che è stata identificata e scelta a livello internazionale per ricordare le battaglie politiche e sociali che le donne hanno sostenuto per veder riconosciuti i diritti di cui “godono” oggi. Il virgolettato è dovuto.
《La storia della “Festa della Donna” , in realtà giornata internazionale delle donne, ha un significato particolare ed estremamente simbolico che affonda le radici nella metà dell’Ottocento. Storicamente, infatti, l’8 marzo 1857, 40 000 operaie del settore tessile, organizzarono uno sciopero a New York, per denunciare le condizioni in cui lavoravano. Tra queste, le lavoratrici di un’azienda vennero rinchiuse dal proprietario all’interno dell’edificio per placare la protesta. Dallo stabile divampò un incendio che provocò la morte di 120 donne.》
Siccome questa è una newsletter dedicata ai libri, vi consiglio alcuni libri (lo so, per fortuna ce ne sono tanti che parlano delle discriminazioni di genere e delle lotte per combatterle). Se volete consigliarmene altri, ben volentieri e vi aspetto nei commenti.
8 marzo in libri
8 marzo: una storia lunga un secolo, di Tilde Capomazza e Marisa Ombra
《Il volume ripercorre la storia dell’8 marzo, svelando i misteri sull’origine, le modifiche di senso subite nel tempo attualizzandone così la valenza politica.Si è detto che il Novecento è stato il “Secolo delle donne”, ma nulla è stato loro regalato. I progressi e le conquiste sociali, politiche e culturali sono stati il risultato di un grosso impegno, mobilitazione e lotte, vittorie e arretramenti. Dall’inizio del secolo, la data dell’8 marzo segna una ricorrenza ad altissimo valore simbolico che negli ultimi anni anche se banalizzata dai media e a volte ridotta a rito consumistico, resta un’occasione di ampia mobilitazione e di trasmissione di memoria tra le generazioni. Il volume ripercorre la storia della ricorrenza, svelando alcuni misteri sulla sua origine e le varie modificazioni di senso subite nel tempo.》
Una stanza tutta per sé di Virginia Woolf
《Nel suo saggio, Woolf utilizza metafore per raccontare le ingiustizie sociali e commenti sulla mancanza di libertà d'espressione delle donne. Il punto saliente del tema è la seguente frase: "A woman must have money and a room of her own if she is to write fiction".
Woolf scrive di una donna il cui pensiero sia come quello di un pesce disceso nella corrente. Se la donna inizia a pensare un'idea, la guardia rinforza la regola per cui alle donne non è consentito di parlare sull'erba. Rispettando la regola, la donna perde l'idea. Qui, Woolf descrive l'influenza delle aspettative sociali sulla donna come genitrice, ignorante e casta.
Il significato politico del testo è direttamente legato alla metafora del pesce. Quando una giovane donna emerge, questa consapevolezza di ingiustizia rende chiara la riduzione del potenziale femminile. Perciò, l'influenza più generale della discussione rivela l'aumento di tensioni sociali del Ventesimo secolo. Woolf suggerisce che l'assenza di narrativa femminile è il risultato della mancanza di opportunità piuttosto che la precipua assenza di talento.
L'associazione tra povertà e bassi rendimenti può inoltre portare a svantaggi per generazioni. Mentre le donne sono state per decenni marginalizzate e il patriarcato ha dominato la letteratura, la teoria generale della Woolf può essere estesa a molte circostanze politiche.》
Dovremmo essere tutti femministi, di Chimamanda Ngozi Adichle
《I maschi e le femmine sono indiscutibilmente diversi sul piano biologico, ma la socializzazione accentua le differenze. Il problema del genere è che prescrive come dovremmo essere, invece di riconoscere come siamo. Passiamo troppo tempo a insegnare alle ragazze a preoccuparsi di cosa pensano i ragazzi, a essere ambiziose ma non troppo, a puntare al successo ma non troppo, altrimenti saranno una minaccia per gli uomini. Allo stesso tempo facciamo un grave torto ai maschi educandoli ad aver paura della debolezza, della vulnerabilità. Spingendoli a credere di dover essere dei duri, li rendiamo fragili. In questo modo il genere ci inchioda a dei ruoli prefissati che spesso non ci rispecchiano. E se ci concentrassimo sulle capacità e sugli interessi invece che sul genere? Quanto saremmo piú felici, quanto ci sentiremmo piú liberi di essere chi siamo veramente? Questa edizione è pensata per diffondere il messaggio femminista tra le generazioni piú giovani. Perché se è arrivato il momento di progettare un mondo diverso, piú giusto, un mondo di uomini e donne piú fedeli a se stessi, ecco da dove cominciare: dobbiamo cambiare quello che insegniamo alle nostre figlie. E dobbiamo cambiare anche quello che insegniamo ai nostri figli.》
Il #libro è un omaggio ad una serie di donne del mondo del vino, di 1️⃣2️⃣ intrepide, appunto, che hanno ispirato l'autrice, l'hanno 《fatta riflettere, dato l'esempio, sorpresa o fatta sentire a casa.》Sono donne che lavorano nel mondo del vino, a volte in ruoli apicali, a volte silenziosamente nell’anonimato, ma accomunate tutte da 《un'inquietudine positiva, la voglia di cambiare le cose, il coraggio di guardare in faccia le difficoltà e affrontarle senza armatura, a pelle scoperta, pronte a portarne le cicatrici che diventeranno la mappa per ritrovare la propria strada》in un mondo, quello della società italiana e del mondo del vino in particolare, dove il ruolo della donna spesso non viene riconosciuto, dove si è sempre fatto così, dove le donne sono ancora una minoranza (meno del 1️⃣2️⃣%) e subiscono discriminazioni (leggete il libro che gli esempi non mancano).
Il libro è sì, oltre che una testimonianza e una condivisione di esperienze e di storie che siano di ispirazione per altre donne, una denuncia della tossicità e negatività di tutta una serie di discriminazioni e violenze di genere, manifestazioni di una cultura patriarcale ancora molto presente nella società italiana.
LE SIGNORE NON PARLANO DI SOLDI - Azzurra Rinaldi
è un libro femminista in cui l’autrice affronta i vari aspetti della disuguaglianza di genere, facendone emergere le origini e 《cercando di scardinare i meccanismi, a volte inconsapevoli, sui quali poggiano,》e lo fa con il supporto dei dati, ma senza risultare pesante, anzi lo stile del libro è molto fresco, possiamo dire "pop".
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Questo libro nasce da un'esigenza personale di 《poter portare dati ed evidenze empiriche sul fatto che la disuguaglianza di genere non ci conviene, che non solo è ingiusta, ma proprio danneggua tutte e tutti.》Se volete approfondire, vi lascio il link all’intervista che ho avuto il piacere di fare ad Azzurra alcuni mesi fa.
NOI VOGLIAMO TUTTO di Flavia Carlini
L'autrice racconta storie vere e testimonianze che ha raccolto e condiviso 《nella ferma convinzione che le esperienze individuali rappresentino condizioni di vita collettiva. Ciò che leggerete è indicativo, anche se non esaustivo, di un sistema di violenze in cui siamo cresciuti nella convinzione che il funzionamento della società ci prescinda e non sia direttamente influenzato dal comportamento di ognuno di noi.》
Si parla di hashtag#molestie e abusi sul luogo di hashtag#lavoro, di cosa significa avere paura di rientrare da sole la sera un strade poco illuminate, delle estenuanti attese per riuscire ad avere una diagnosi di una malattia definita rara che poi tanto rara non è, ma intanto non è coperta dal hashtag#ssn , si parla di violenze e hashtag#discriminazionidigenere, di come la medicina occidentale abbia nei fatti un problema di razzializzazione, di hashtag#diritticivili negati, di cosa significhi essere donna in Iran.
Questo è un libro molto personale che nasce da ciò che nel corso dell'ultimo anno Cathy La Torre, a seguito della prematura scomparsa del cognato, ha provato a raccontare ai propri nipoti 《e ai loro amici sulla violenza, sui rapporti tra generi, sull'identità di genere, sugli stereotipi legati al maschile e al femminile e su quanto la libertà si fondi sull'autodeterminazione, cioè sul fare qualcosa, qualsiasi cosa, perché lo abbiamo scelto e non perché abbiamo paura di compiacere.
Il libro affronta le diverse ipotesi di reato esistenti e quelle mancanti (non esiste espressamente il reato di femminicidio ma si deve passare da quello di omicidio), le varie leggi e convenzioni che esistono, gli strumenti a disposizione e quello che c'è ancora da fare.
Vengono descritte le varie tipologie di violenza: fisica, sessuale, economica, psicologica fino a quella online.
Alcuni numeri dal mondo dell'editoria.
《Le donne in Italia leggono molto più degli uomini: la loro presenza in libreria è del 63,6% (in crescita rispetto al 2022, quando erano il 62,96%) contro il 36,4% di lettori uomini. Lo rivelano i dati della seconda edizione del rapporto dell’Osservatorio sul Futuro dell’Editoria, a cura di Fondazione G. Feltrinelli sui fenomeni attuali e futuri del mercato dell’editoria. Negli acquisti online, dice il rapporto basato sul database del Gruppo Feltrinelli, il divario si riduce leggermente: le donne che acquistano sono il 56,6%, gli uomini il 43,2%.》
Le ragazze sono le lettrici del domani
《Tra i giovani in Italia le ragazze leggono più dei ragazzi: il pubblico femminile sotto i 18 anni nel 2023 ha movimentato quasi il 75% degli acquisti relativi alla propria fascia d’età. La percentuale era al 61,08% nel 2021, salita al 71,21% nel 2022, ed è arrivata al 74,66% nel 2023. Le ragazze under 18 si candidano quindi a essere le ‘lettrici tipo’ di domani. Lo sbilanciamento tra uomini e donne è forte anche nella fascia d’età 18-24, dove le ragazze che acquistano libri sono due terzi del totale.》
Percentuale di autrici in italia
Secondo i risultati dello studio dell’Osservatorio dell’Associazione Italiana Editori (@Associazione ) sui consumi editoriali, realizzato in collaborazione con Pepe Research, nel 2017 le scrittrici in Italia rappresentavano il 38,3% del totale, con una netta crescita rispetto al 29,7% del 2005. Bene, ma non benissimo l'importante è mantenere la rotta.
Librerie femministe
Per dare maggiore spazio ai libri pubblicati da donne stanno nascendo in Europa numerose librerie che vendono solo libri 《scritti, realizzati, illustrati, ideati da sole persone che si identificano come donne.》 Contrariamente a quanto si possa pensare, una libreria femminista non è solo per donne e come ha dichiarato Rachel Wood, fondatrice di Rare Birds, 《In fin dei conti, un buon libro è un buon libro, a prescindere dal genere di chi lo ha scritto».
A chi può sembrare strano che in quanto uomo parli di queste tematiche rispondo che il motivo è che questo tipo di società non mi piace, sono convinto che sia negativa per tutte le persone, non solo per le donne.
Buona lettura e alla prossima settimana!
People and Culture✅D&I✅HR✅Chief Happiness Officer✅Comunicazione✅TopVoiceLavoro✅
9 mesiUna bella newsletter a tema, grazie Roberto Borgia ! Alcuni dei libri citati li ho letti, altri li segno 😉 Voglio aggiungerne uno, "Lean in" di Sheryl Sandberg. Affronta il tema dal punto di vista di cosa possiamo fare noi donne in maniera proattiva per "farci avanti". Se non lo hai già letto Roberto Borgia te lo stra- consiglio 😉
Commercial Processes
9 mesiGrazie Roberto Borgia Trovo questo elenco di libri che consigli oggi estremamente utile Seguirò il tuo consiglio di leggerli
Da notare che la famosa protesta delle lavoranti di New York è stata soppressa ovviamente da un uomo.... L' essere umano è l'unica specie in cui il più "forte" (l' uomo) si approfitta del più "debole" (la donna).... Dal COVID mi pare ci sia stato un significativo indebolimento dei diritti delle donne. Le donne sono sempre iper qualificate e sottopagate rispetto agli uomini. E molto spesso gli uomini vogliono mascherarsi dietro un finto progresso ma sono quelli che sfruttano più le donne.
Innovation & Marketing Manager | Direttore di Moondo | Presidente AssoInnovatori APS | Consigliere Associazione Italiana Sviluppo Marketing
9 mesiBellissimo articolo della newsletter Roberto! Un paio di libri li devo leggere assolutamente ;-) Grazie.