All you need is love
Fidenza (PR) - foto #cisivedeingiro

All you need is love

"All you need is love", Beatles, 1967.

Avevo 5 anni. A quell'età ricordo una cosa che faceva mia nonna: metteva da parte le bottiglie e i barattoli di vetro una volta che il contenuto era finito. Pensavo fosse tirchia, invece era ecologista.

In un periodo in cui sto rileggendo (e sentendo) frasi del tipo "per fronteggiare l'aumento del costo delle bollette mi metto un maglione in più e non accendo i termosifoni", frasi che - alcuni dei miei compagni di elementari, figli di contadini - già dicevano, penso che non abbiamo imparato molto dalla nostra Storia.

Greta Thunberg ci ha ricordato il problema del Climate Change, ma se non ammettiamo che il problema era evidente da molto prima che Greta nascesse, che era già noto ai più, e che è molto facile far finta di niente se il problema ci tocca si... ma non troppo. E poi è facile far finta di nulla. Mica siamo nel Terzo Mondo, noi abbiamo l'aria condizionata.

Nel 2001 Kenneth Livingstone, un deputato cacciato dai Laburisti perché troppo a sinistra (da qui il soprannome "Ken il Rosso"), noto ambientalista e difensore delle cause che ancora non si chiamavano LGBT, divenne fuori da ogni previsione Sindaco di Londra. Dal suo ufficio fece diventare noto il detto "If it's yellow, let it mellow. If it's brown, flush it down." per sensibilizzare ad un uso corretto dell'acqua in casa.

Come da copione fece molto scalpore, non era possibile dire "non è giusto". Un po' di chiacchiericcio, qualche risata. Pochi risultati.

Ora si ripensa a riaccendere le Centrali a Carbone (emergenza!),a riestrarre il gas qui da noi, ripensare al Nucleare (tanto la Francia è a due passi, il rischio è lo stesso). Tutto possibile. Ma non programmato. C'è voluta una guerra per cercare una soluzione. (PS non abbiamo ancora il deposito per le scorie nucleari dell'unica centrale nucleare costruita in Italia...).

Cercherò la riserva di bottiglie vuote che ho ereditato da nonna. Le riempirò d'acqua le farò scaldare al sole e mi laverò con l'acqua calda.

All you need is love. Secondo capitolo.

Elementari, dal 1968 in poi.

Vivendo in quel periodo al Sud provavo un gran senso di benessere a non essere figlio di emigranti. Un terzo dei miei compagni di classe delle elementari avevano o il papà, o entrambi i genitori, in Svizzera o in Germania. E quando d'estate li re-incontravano tiravano fuori tutti i sorrisi che avevano tenuto dentro durante l'inverno.

In questo periodo di Guerra non molto lontana e di ondate di "rifugiati" (la parola "profughi" non ha funzionato bene, con "rifugiati" è più semplice accettare chi cerca aiuto scappando da una Guerra piuttosto che chi è scappa da miseria e torture), guardando le immagini di chi scappa da sotto i bombardamenti mi sono venute in mente le facce tristi dei mie compagni di elementari.

Spero che l'estate arrivi presto per tutti e che i sorrisi tenuti dentro possano uscire allo scoperto.

Mi hanno fatto notare che la distanza fra Trapani e Trieste (1671,1 km) e la distanza fra Trieste e Kiev (1695,6 km) è simile. Una differenza di 24 km che fa la differenza fra essere Rifugiati ed essere Profughi.

Speriamo che le Guerre finiscano.

1967: 55 anni fa. All you need is love. Dovrebbe valere per tutti.

All you need is love, non dovrebbe essere una frase mainstream da sfoggiare insieme all'aria condizionata.


Pino Donghi

Founder, CEO & Scientific Programs' Director at PinoDonghiCommunication | Polyhedric man dedicating his Life to Culture

2 anni

liked a lot!

Stefania De Matola

Grafologa e Perito calligrafo presso SDM Consulenza grafologica

2 anni

Bellissimo articolo. Speriamo che la guerra finisca presto. Speriamo che le donne riescano a far rinsavire alcuni uomini.

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