Anche le mucche di Paolo vorrebbero farsi dei "selfie"
E perché no? In un’era in cui i dispositivi sono ovunque e la tecnologia non fa che stupirci per le sue applicazioni tutto potrebbe succedere.
Ma se le mucche di Paolo un domani saranno dotate di smartphone sono certa che si faranno delle foto per documentare il loro benessere e la loro felicità. Vivono in ambienti puliti, che le riparano dal freddo d’inverno e che sono opportunamente ventilati d’estate, non sanno cosa sono gli allevamenti intensivi, sono controllate regolarmente dall’allevatore e dal veterinario. Mangiano solo foraggi di prima scelta, freschi ed essiccati, e ovviamente il loro latte è davvero speciale: profumato, sano, ricco di sostanze preziose. Un vero “nettare” a disposizione di tanti bambini ed adulti. Pronto per essere lavorato e diventare formaggio pregiato.
Piacerebbe a tutti noi sapere bene cosa mangiamo e cosa beviamo. Vediamo tante trasmissioni di cucina ma spesso i riflettori sono puntati più sulle ricette che sui prodotti, sulle loro origini e sulle loro caratteristiche nutrizionali. A volte ci fidiamo di una marca, altre volte ci impegniamo a leggere le etichette e poi scegliamo a caso, magari guardando il prezzo più conveniente. Ma quando incontriamo il “nettare” speciale non lo lasciamo più anche a costo di pagarlo qualcosa in più. E non sempre siamo consapevoli che quel di più farà anche la differenza sulla nostra salute e sul nostro benessere.
In un orizzonte più vicino forse potremmo contare su una possibile etichetta parlante. La Regione Veneto nel settembre del 2016 aveva comunicato l’avvio di un progetto pilota molto interessante relativo al tessile. Un’iniziativa congiunta con Confartigianato Imprese, CNA, Confindustria, Confesercenti sezioni moda, sposato dall’Assessorato Regionale allo Sviluppo Economico ed Energia che utilizza un software apposito sviluppato da Unioncamere, di proprietà della Regione Veneto, e che coinvolge Unionfiliere per la certificazione delle linee produttive.
Quando il progetto sarà concluso il consumatore potrà avvicinare il suo smartphone a un capo e, grazie a questo piccolo gesto, saprà esattamente di cosa è fatto, dove e come è stato prodotto, il percorso che ha compiuto per arrivare esattamente su quello scaffale. I vantaggi sarebbero inequivocabili per tutti: il consumatore farebbe un acquisto consapevole e i produttori potrebbero finalmente valorizzare i loro prodotti e instaurare un rapporto diretto con il cliente, mettendo a punto strategie di marketing personalizzato.
In attesa di nuove soluzioni innovative anche per i prodotti alimentari, Paolo fotografa le sue mucche e le promuove sul gruppo Facebook di Open Farm. E come succedeva in passato e succede ancora: il passa parola dei clienti soddisfatti rimane un fattore cruciale del successo della sua amata azienda.