Azionario sui massimi in attesa del taglio dei tassi
Il mercato azionario
Dopo lo spavento di inizio agosto sull’esplosione di volatilità, l’estate si sta chiudendo con un rialzo degli indici azionari che si sono riportati nuovamente in prossimità dei massimi storici di metà luglio.
Lo spaccato settoriale: rispetto ad un mese fa la dinamica interna del mercato è cambiata.
Perché è importante: una sovraperformance dei settori difensivi rappresenta un brutto segnale per l’economia.
Questi settori sono anche quelli che sovraperformano in termini relativi quando i tassi scendono.
Il mercato obbligazionario
Tra luglio e agosto è ritornato l’appetito degli investitori verso le obbligazioni e si è assistito ad una discesa generale dei rendimenti.
Le diverse scadenze: la discesa dei tassi è stata più accentuata per la componente a breve termine rispetto quella a lungo.
Perché è importante: questo ha fatto ritornare in pari il differenziale 10-2 anni.
Una curva ancora inclinata negativamente: la curva rimane ancora invertita con le scadenze sotto l’anno che rendono di più rispetto alle altre ma il differenziale è molto meno marcato.
Powell più accomodante del previsto
Durante l’attesissimo simposio di Jackson Hole, il presidente della Banca Centrale Americana si è mostrato più propenso del previsto ai futuri tagli dei tassi.
I punti salienti:
In altre parole: via libera al taglio dei tassi a partire da settembre anche per evitare ulteriori problemi sul mercato del lavoro ma non bisogna perdere d’occhio l’inflazione.
I tassi attesi: entro fine anno sono attesi 2 tagli da 25 punti base (settembre e novembre) e un terzo da 50 punti base a dicembre.
Consigliati da LinkedIn
Perché è importante: una politica monetaria restrittiva fa scendere i tassi a breve termine e salire quelli a lungo riportando la curva dei rendimenti da negativo in positivo.
Questo potrebbe essere il motivo per cui nell’ultimo mese i settori difensivi hanno sovraperformato e i rendimenti obbligazionari hanno anticipato il ritorno in positivo della curva.
Ma le preoccupazioni su economia e azionario sono fondate?
Dati economici ancora incoraggianti
Gli ultimi dati economici provenienti dagli Stati Uniti sono usciti piuttosto solidi.
Il mercato del lavoro: solo il dato sul lavoro di inizio agosto aveva destato preoccupazione sulla continuazione della crescita economica.
Da sottolineare: è vero che i dati non sono ancora disastrosi ma trattandosi di indici calcolati con un certo ritardo, la situazione può cambiare velocemente e drasticamente.
NVDIA: anche la regina dell’AI ormai ha un impatto macroeconomico e la sua trimestrale può muovere l’intero mercato.
Buoni numeri ma non abbastanza: la società ha riportato fatturato e utile abbondantemente sopra le attese ma l’azione è scesa di oltre 8% nei giorni a seguire.
Il trend dell’AI: questo evento ha destato qualche preoccupazione sulla continuazione del trend dell’intelligenza artificiale che sta attraversando il suo primo vero periodo di debolezza da novembre 2022.
Buoni dati dall’Europa: anche sul fronte europeo i dati sono piuttosto positivi.
I temi da seguire
Settembre sarà un mese importantissimo vista anche la sua naturale debolezza.
Mercato del lavoro: già questa settimana ci saranno i dati sul mercato del lavoro che dovranno confermare o smentire il pessimo dato del mese scorso.
Tassi: dalla prossima settimana inizieranno le riunioni delle banche centrali che saranno chiamate a tagliare i tassi.
Bolla AI: con il taglio dei tassi sarà necessario vedere l'andamento delle big tech. Una loro debolezza potrebbe creare panico su tutto il mercato.