Azionario sui massimi in attesa del taglio dei tassi

Azionario sui massimi in attesa del taglio dei tassi

Il mercato azionario

Dopo lo spavento di inizio agosto sull’esplosione di volatilità, l’estate si sta chiudendo con un rialzo degli indici azionari che si sono riportati nuovamente in prossimità dei massimi storici di metà luglio.

  • S&P 500 -0.33% dopo un minimo a -8.46%
  • Nasdaq 100 -5.32% dopo un minimo a -13.57%
  • Dow Jones 30 +0.89% dopo un minimo -6.05% (nuovi massimi storici)
  • Euro Stoxx 50 -1.52% dopo un minimo a -9.33%
  • Dax +0.85% dopo un minimo a -7.51%
  • FTSE MIB -0.82% dopo un minimo a -10.15%

Lo spaccato settoriale: rispetto ad un mese fa la dinamica interna del mercato è cambiata.

  • A guidare i rialzi sono i settori difensivi come utilities, health care e consumi non discrezionali
  • Consumi discrezionali, energia e settori ciclici hanno sottoperformato
  • Anche la tecnologia ha sottoperformato il mercato

Perché è importante: una sovraperformance dei settori difensivi rappresenta un brutto segnale per l’economia.

  • In caso di previsioni di rallentamento economico, gli investitori preferiscono quelle società che mantengono stabile le vendite di fronte a situazioni di crisi (settori difensivi).

Questi settori sono anche quelli che sovraperformano in termini relativi quando i tassi scendono.


Il mercato obbligazionario

Tra luglio e agosto è ritornato l’appetito degli investitori verso le obbligazioni e si è assistito ad una discesa generale dei rendimenti.

  • Ricordiamo che i rendimenti si muovono in modo inverso ai prezzi: un aumento delle quotazioni dei bond fa diminuire i rendimenti.

Le diverse scadenze: la discesa dei tassi è stata più accentuata per la componente a breve termine rispetto quella a lungo.

Perché è importante: questo ha fatto ritornare in pari il differenziale 10-2 anni.

Una curva ancora inclinata negativamente: la curva rimane ancora invertita con le scadenze sotto l’anno che rendono di più rispetto alle altre ma il differenziale è molto meno marcato.

  • Anche la curva delle obbligazioni tedesche rimane al momento inclinata negativamente.


Powell più accomodante del previsto

Durante l’attesissimo simposio di Jackson Hole, il presidente della Banca Centrale Americana si è mostrato più propenso del previsto ai futuri tagli dei tassi.

I punti salienti:

  • “È arrivato il tempo per un aggiustamento della politica monetaria”
  • “Non vogliamo altri raffreddamenti nel mercato del lavoro”
  • “Le aspettative di inflazione hanno un’importanza critica”

In altre parole: via libera al taglio dei tassi a partire da settembre anche per evitare ulteriori problemi sul mercato del lavoro ma non bisogna perdere d’occhio l’inflazione.

I tassi attesi: entro fine anno sono attesi 2 tagli da 25 punti base (settembre e novembre) e un terzo da 50 punti base a dicembre.

  • In Europa le attese di taglio dei tassi per il 2024 sono da circa 1% dall’attuale 4.25%.

Perché è importante: una politica monetaria restrittiva fa scendere i tassi a breve termine e salire quelli a lungo riportando la curva dei rendimenti da negativo in positivo.

  • In genere questo preannuncia una recessione come il periodo 1990-1991, 2001-2003 e 2007-2009
  • E un periodo negativo per il mercato azionario.

Questo potrebbe essere il motivo per cui nell’ultimo mese i settori difensivi hanno sovraperformato e i rendimenti obbligazionari hanno anticipato il ritorno in positivo della curva.

Ma le preoccupazioni su economia e azionario sono fondate?

 

Dati economici ancora incoraggianti

Gli ultimi dati economici provenienti dagli Stati Uniti sono usciti piuttosto solidi.

  • Il PIL del secondo trimestre è visto in crescita del 3% (contro stime precedenti che lo vedevano al +2.8%)
  • La spesa per i consumi è solida ed è stata rivista al rialzo.
  • L’inflazione è uscita sotto le attese a 2.9% (dato che non si vedeva da aprile 2021).

Il mercato del lavoro: solo il dato sul lavoro di inizio agosto aveva destato preoccupazione sulla continuazione della crescita economica.

  • Le nuove buste paga erano uscite a 114.000 contro attese di 176.000.
  • La disoccupazione era uscita al 4.3% contro 4.1% atteso.

Da sottolineare: è vero che i dati non sono ancora disastrosi ma trattandosi di indici calcolati con un certo ritardo, la situazione può cambiare velocemente e drasticamente.

 

NVDIA: anche la regina dell’AI ormai ha un impatto macroeconomico e la sua trimestrale può muovere l’intero mercato.

Buoni numeri ma non abbastanza: la società ha riportato fatturato e utile abbondantemente sopra le attese ma l’azione è scesa di oltre 8% nei giorni a seguire.

  • Gli investitori avrebbero voluto più sicurezze sui dati futuri.

Il trend dell’AI: questo evento ha destato qualche preoccupazione sulla continuazione del trend dell’intelligenza artificiale che sta attraversando il suo primo vero periodo di debolezza da novembre 2022.

  • Le società leader sono chiamate a monetizzare i loro investimenti in AI.

 

Buoni dati dall’Europa: anche sul fronte europeo i dati sono piuttosto positivi.

  • L’inflazione dell’area euro è uscita al 2.2%, non lontano dal target del 2% voluto dalla Banca Centrale.

 

I temi da seguire

Settembre sarà un mese importantissimo vista anche la sua naturale debolezza.

  • Può essere classificato come uno dei mesi più ribassisti dell’anno.

Mercato del lavoro: già questa settimana ci saranno i dati sul mercato del lavoro che dovranno confermare o smentire il pessimo dato del mese scorso.

Tassi: dalla prossima settimana inizieranno le riunioni delle banche centrali che saranno chiamate a tagliare i tassi.

Bolla AI: con il taglio dei tassi sarà necessario vedere l'andamento delle big tech. Una loro debolezza potrebbe creare panico su tutto il mercato.

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