Banche Centrali nel mirino
In UE crescono le speculazioni sul fatto che il mese prossimo la Banca centrale europea potrebbe tagliare i tassi per la seconda volta consecutiva. Si tratterebbe della terza decisione dovish dell’istituto quest'anno. Anche il membro del consiglio direttivo Klaas Knot in un'intervista al programma televisivo olandese Nieuwsuur indica come la banca centrale continuerà il ciclo di policy-easing almeno fino alla prima metà del 2025, a un livello compreso tra il 2% e il 3%, affermando che si aspetta un continuo e graduale taglio dei tassi di interesse nei prossimi tempi, anche nella prima metà del 2025.
Stati Uniti, gli analisti prevedono che la Fed ridurrà i tassi di interesse di 75 punti base nelle prossime due riunioni, con una probabilità del 61% di un taglio di 50 punti base a novembre. I recenti commenti dei membri della Fed indicano preoccupazioni per il deterioramento del mercato del lavoro. Tuttavia, i dati sulle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione scendono a 218K. Gli ordini di beni durevoli rimangono stabili, contrariamente alle previsioni di un calo. Gli investitori stanno anche monitorando l’indice PCE, previsto per venerdì, con un aumento stimato dell’inflazione al 2.7%.
Il ciclo di policy-easing della BoE, al contrario delle due precedenti, sembra essere meno intenso, poiché i responsabili politici continuano a temere che le pressioni sui prezzi rimangano persistenti a causa dell'elevata inflazione nel settore dei servizi. L'inflazione annua nel settore dei servizi, che è attentamente monitorata dai funzionari della BoE, sale bruscamente al 5.6% in agosto dal 5.2% di luglio.
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