La BoC taglia, la BCE...
Alcune banche dell’Eurozona non hanno raggiunto gli obiettivi climatici della BCE e potrebbero essere multate. La BCE ha fornito alle banche una lista di scadenze per tenere conto dei rischi legati ai cambiamenti climatici, dalle inondazioni e siccità alla transizione verso nuove fonti energetiche e nel modo in cui conducono gli affari, ma alcune di esse sono in ritardo rispetto al programma, secondo quanto affermato da Kerstin af Jochnick del Consiglio di Supervisione della BCE. Sicuramente tale notizia è degna di nota, ma ancora più importante sarà il focus sulle decisioni dell’Eurotower di oggi, quando verrà comunicato il nuovo livello di tasso d’interesse principale e ci sarà l’usuale conferenza stampa di Madame Lagarde. Scontati i 25 punti base di riduzione (siamo sicuri?), l’entusiasmo sulla tendenza al ribasso dell’inflazione è stata un po’ frenata dal CPI sui servizi di maggio e dall’incremento dei salari nel primo trimestre dell’anno e nella parole della numero 1 di Sonnemannstrasse 20 saranno analizzate sillaba per sillaba.
Chissà se l’istituto centrale del Vecchio Continente seguirà quanto fatto ieri dalla Bank of Canada, che per prima tra le componenti del G-7 apre le danze e taglia il tasso d’interesse di 25 punti base, portandolo al 4.75%. Il Governatore Maklem segnala che sono possibili altri tagli qualora l’inflazione dovesse raffreddarsi ulteriormente, mantenendo ad ogni odo un approccio meeting by meeting.
Biglietto Verde che subisce un po’ gli eventi, ma che si dimostra reattivo ai dati macroeconomici: l’uscita al di sopra delle aspettative dell’indice ISM sui servizi di ieri ha subito ridato forza alla valuta dominante, che nella nottata ha perso terreno anche per l’ottima performance dei listini statunitensi e asiatici. In una giornata con molte scadenze di opzioni in un range molto stretto, non scordiamoci che un altro market mover importante sarà rappresentato domani dai Non Farm Payrolls.
In UK le BRC Like-For-Like Retail Sales sono cresciute meno del previsto per l'anno conclusosi a maggio, registrando una crescita dello 0,4% rispetto alle previsioni dell'1,2%. I dati sulle vendite al dettaglio infatti faticano a riprendersi dal calo del -4,4% del periodo precedente. Intanto continuano le aspettative che la BoE possa mantenere i tassi di interesse al livello attuale ancora per un po’, magari puntando ad agosto: seppur indipendente, pesa la scure delle Politiche del prossimo 4 luglio.
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