Business Intelligence per Fondi Sanitari

Business Intelligence per Fondi Sanitari

La sanità integrativa è sempre più strategica per la tenuta del nostro sistema di welfare.

E' probabile che i fondi sanitari saranno obbligati a modificare il loro modello di gestione interna al fine di assicurare sostenibilità nel lungo periodo e trasparenza verso gli iscritti.

Il monitoraggio di alcuni indicatori di performance (KPIs) aiuterebbe il fondo a utilizzare le risorse in modo efficiente e supporterebbe l'organo amministrativo nelle scelte strategiche.

Uno degli strumenti più versatili è la Business Intelligence.

Fu Hans Peter Luhn ad introdurla nel lontano 1959.

In sintesi l'idea di Luhn era di creare uno strumento che consentiva al management di prendere decisioni in modo veloce ed efficiente basandosi sulle informazioni esatte in un dato momento.

Durante gli anni 60'-70' furono sviluppati modelli che potessero rendere più accessibile ai non esperti questi tipi di software.

La svolta si ebbe con il Data Warehouse che, a partire dagli anni 80', divenne sempre più utilizzato nelle aziende.

Lo strumento riduceva significativamente i tempi di accesso ai dati e ne consentiva il prelievo in un unico contenitore.

Al termine della conferenza internazionale tenutasi a Roma nel 1988 "The Multiway Data Analysis Consortium" gli scienziati arrivarono alle conclusioni sulle finalità di un software di business intelligence:

  • Produrre dati e reports
  • Organizzare i dati e visualizzare i reports in modo semplice

Per quanto riguarda i fondi sanitari oggi è possibile avvalersi di molti dati per effettuare un'analisi della situazione attuale, dei trend storici e sviluppare proiezioni sugli scenari futuri.

I principali indicatori utili per fotografare la situazione attuale sono:

  1. La composizione % degli iscritti: ad esempio alcuni fondi consentono l'iscrizione ai lavoratori attivi, ai loro familiari, ai pensionati, ai volontari etc..
  2. Il rapporto % tra le categorie di iscritti: ad esempio tra lavoratori attivi e pensionati.
  3. La distribuzione delle principali prestazioni sul totale della spesa: ad esempio la % sulla spesa totale dei ricoveri, della diagnostica, delle terapie riabilitative, delle visite specialistiche e delle cure odontoiatriche.
  4. I consumi per tipologia di iscritti: ad esempio i livelli di spesa per ciascuna prestazione dei volontari
  5. I ratios di spesa totali e per tipologia di iscritti: l'equilibrio del fondo è espresso da due rapporti: il Loss Ratio (che esprime il rapporto tra il totale del costo delle prestazioni e il totale dei contributi) e il Combined Ratio (che esprime il rapporto tra il totale dei costi complessivi del fondo e il totale dei contributi)
  6. La ripartizione del contributo e il fabbisogno di contributo per ciascun iscritto.

Lo sviluppo di proiezioni su scenari futuri varia in base alle ipotesi formulate in partenza.

In generale le variabili che dovrebbero essere considerate riguardano i costi delle prestazioni, la popolazione degli iscritti, le spese di gestione e l'inflazione.

Ad esempio potrebbero essere interessanti alcune proiezioni riguardanti:

  1. L'equilibrio tra i contributi e i costi (Expense Ratio, Loss Ratio, Combined Ratio)
  2. Il rapporto tra contributo effettivo e di equilibrio.
  3. L'andamento della composizione della popolazione.
  4. L'andamento del fabbisogno futuro (riserve)

Il termine dell'analisi è in realtà il punto di partenza.

E' infatti necessario individuare le aree di intervento, che possono rivolgersi contemporaneamente su differenti versanti:

  • Contributi
  • Prestazioni
  • Costi

In conclusione:

Il fondo sanitario, di qualsiasi tipologia o dimensione è in continua evoluzione.

Queste analisi, se effettuate sistematicamente, aiutano la governance del fondo a prendere le migliori decisioni per il bene degli iscritti ed essere preparati a reagire tempestivamente ai cambiamenti normativi ed economici.

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi

Altri articoli di Francesco Pozzi

Altre pagine consultate