Calcio e Marketing, la partita si gioca anche online

Calcio e Marketing, la partita si gioca anche online

Oggi parliamo di marketing e di sport, in particolare di calcio.

 

Tra tutti gli sport, il calcio è probabilmente quello che nel tempo ha avuto più spettatori e appassionati. Da sempre è l’esempio per eccellenza di massimo coinvolgimento e partecipazione. Oggi tutto questo è ancora più vero, dato che i social network hanno aumentato le occasioni di contatto e di condivisione tra i team e i loro sostenitori.

Le barriere che separavano i tifosi dai loro beniamini sono essenzialmente crollate, dando vita a un nuovo scenario. Le squadre sono diventate delle media company e i calciatori ne sono i principali attori.

 

Le cose sono cambiate anche dal lato del pubblico. Oggi più spettatori significano più tifosi e, di conseguenza, più consumatori. Per questo motivo, le squadre organizzano sempre più stesso i loro tour nei ricchi paesi esotici per esportare la loro immagine e creare un nuovo mercato, esattamente come fa un brand quando prova ad entrare in un nuovo paese. Non c’è niente di male in tutto ciò, il calcio è (anche) un business ed è giusto che cerchi di crescere.

 

Ecco dunque che i campionati non si vincono più solo sul campo, ma anche sui social (con Ronaldo che si conferma campione assoluto). In testa a questa nuova speciale classifica ci sono le due principali squadre spagnole, Real e Barcellona. El Clásico si gioca anche online, insomma, con il Real che vince in quanto numero di follower (109 milioni su Facebook, 63 su Instagram) e il Barça che risponde con il miglior tasso di reach ed engagement (Fonte: Talkwalker)



Ma a parte i numeri, quello che ci interessa capire è quali siano le strategie e le tecniche che funzionano meglio. Vediamo allora alcuni case study dai quali prendere spunto per aumentare l’engagement delle campagne social.

 

 1) Gli Hastag

 

Utilizzare degli hastag specifici è utile per raccogliere i tifosi attorno ad una unica parola chiave, che può essere un incitamento, come nel caso di #HalaMadrid o un mantra, penso ad esempio al #FinoAllaFine della Juventus. A proposito di Juve, proprio il club bianconero è stato ultimamente il migliore esempio per quanto riguarda l’uso degli hastag.

Oltre a essersi distinta per un uso variegato e intelligente delle parole chiave, ha ottenuto un grande successo quando, in occasione della finale di Champions League, ha lanciato #ItsTime, finito poi in tendenza su Twitter.



2) I Video

 

Tutti sappiamo che questa è l’era dei video. I filmati sono i contenuti che globalmente generano più views ed engagement (su Facebook, ad esempio, i video vengono condivisi in media 90 volte) ed è dunque importante che anche i club calcistici sfruttino al meglio il potere del girato. Una possibilità è quella di mostrare i backstage, come ad esempio gli allenamenti, le reazioni dei calciatori o dei particolari retroscena in modo tale che il tifoso si senta maggiormente coinvolto. Altrimenti si può puntare sulla simpatia, come ha fatto la Roma presentando Coric.



3) Le Emoji

 

Sono un linguaggio universale, diretto e facilmente comprensibile da tutti. Sono usati soprattutto su Instagram, che notoriamente è un social più giovanile e meno serioso, ma possono essere saggiamente utilizzati anche sulle altre piattaforme. In particolare, possono rivelarsi utili per rappresentare i colori sociali o per esprimere le emozioni connesse a un determinato avvenimento.



Insomma, la comunicazione ed il marketing saranno sempre è più importanti anche nello sport. La partita adesso si gioca anche online.

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