CELEBRATE
Immaginate di dovere sostenere il colloquio annuale con il vostro capo per la valutazione della vostra performance. Immaginate che lui focalizzi la sua attenzione su un progetto che avete gestito in qualità di Project Manager e che ha ottenuto “gli applausi” di tutta l’azienda.
Quanti di voi durante il colloquio si preoccuperebbero di elogiare i colleghi con i quali hanno collaborato?
Quanti lo farebbero sapendo che potrebbero mettere a rischio un’eventuale promozione?
Siamo stati abituati a pensare che il successo consista nell'accumulare elogi, ammirazione e riconoscimenti, questo prima a scuola e poi anche nelle aziende.
Ciò è vero fino a quando non ne diventiamo degli “accumulatori brutali” a scapito degli altri e fino a quando cioè, non diventiamo restii a farne per non perdere il primato.
Gli elogi, i riconoscimenti e le approvazioni sono un moltiplicatore di elogi, riconoscimenti e approvazioni. Più ne facciamo e più è probabile che ne riceviamo.
Quindi è sufficiente che io mi metta a elogiare a destra e a manca per riceverne almeno altrettanti?
Aspetta, andiamo per gradi! Anche lodare è una pratica che deve essere affinata e allenata per non commettere degli errori.
Qualche giorno fa su una piattaforma social parecchio frequentata, ho letto il commento rivolto alla persona che aveva scritto il post. Più o meno il commento diceva questo: “sei una spanna sopra gli altri. Il tuo modo di scrivere è diverso da quello di tanti altri”. Perché elogiare una persona confrontandola con altri? E se gli altri, magari gli stessi che stavano commentando il post, si sono sentiti chiamati in causa?
Questo non è lodare, questo è confrontare Se voglio davvero valorizzarti, non ti paragono. Anche i genitori sanno che non devono paragonare i propri figli con gli altri, o addirittura il più grande dei figli con il più piccolo. Eppure mi rendo conto che è tanto facile farlo ed è per questo che ritengo sia la prima regola da rispettare e allenare per diventare dei moltiplicatori di apprezzamenti.
Quindi la prossima volta che intendi complimentarti con qualcuno, non paragonarlo ad altri.
“Il confronto è un ladro di gioia” – Theodore Roosevelt