"Che cosa lascio giù?": elogio della de-formazione e dell'umanità.
Se si vuole migliorare, perfezionarsi, crescere, sia professionalmente sia umanamente, a volte è necessario dimenticare per un attimo ciò che si è appreso nel corso degli anni (di vita e di lavoro) e lasciarsi andare a nuove esperienze in modo aperto, senza filtri e senza preconcetti. Se si riesce a entrare, anche solo a tratti, in quel meraviglioso stato di grazia proprio degli studenti curiosi, quelli alle prime armi, si può scoprire con piacere che di voglia e di bisogno di imparare se ne ha ancora un sacco.
A me è appena capitato, frequentando il corso di aggiornamento per formatori di AIF Academy, organizzato dall'Associazione Italiana Formatori: un percorso ricco, interessante e articolato sul mondo della formazione, declinata in tutte le sue sue forme, i suoi contenuti e i suoi obiettivi. Mi è capitato perché, a differenza di chiunque affronti un corso di formazione avendo come principale obiettivo quello di "portarsi a casa qualcosa", io ho affrontato quest'avventura con l'obiettivo di "lasciare giù qualcosa". In altre parole, ho frequentato il corso nella speranza di riuscire a de-formarmi, cioè a perdere alcune certezze e alcune consuetudini che mi stavano costringendo in una zona di conforto che iniziavo a sentire troppo stretta. E de-formandomi a ritrovare una duttilità creativa che potesse consentirmi di ripulire da tutte le componenti autoreferenziali la mia attività di formatore e a ridare freschezza alle mie competenze.
Un'esperienza davvero utile e emotivamente importante, che credo di avere attraversato con il giusto atteggiamento. Certo, la meravigliosa condizione di allievi ha richiesto, a me e alle mie colleghe e colleghi di corso, anche una buona concessione al paratelico, al divertimento (alcuni maleducati direbbero "al cazzeggio")... ma è stato il piacevole prezzo che abbiamo potuto pagare. Perché oltre alle tecniche, ai meccanismi, agli utili strumenti e alle procedure proposte da un team di docenti e di tutor di altissimo livello, è stata la componente umana a fare la differenza: non solo docenti ma anche compagne e compagni di corso davvero unici e straordinariamente arricchenti, sia dal punto di vista professionale sia da quello umano.
Un sentito grazie a ACLI Lombardia per avermi consigliato e permesso di partecipare attivamente a questo percorso di approfondimento.
Supervisor Counselor, Formatrice, Parent Trainer e partner GIOVANNICOZZA&PARTNER
5 anniAtteggiamento giusto Matteo! Se lasciamo per un momento preconcetti, certezze e difese della nostra "confort zone" qualcosa di nuovo riusciamo a prendere.