Chiudere il cerchio
Non sarà facile, ma è ineludibile riuscire a trovare formule organizzative che ci permettano di mantenere vitali le nostre imprese.
È un imperativo etico per proteggere l'impresa e le persone che su di essa contano. Un’azienda in cui le stesse persone trovano anche una parte delle attività che rendono interessante il loro lavoro quotidiano.
È fondamentale per tutti pensare che se sei all’interno di una filiera, ci sono altre aziende che contano su di te, a monte (i Fornitori) e a valle (i Clienti)
E poi, ci sono anche, se vogliamo, semplici ragioni di sopravvivenza, naturalmente se ancora vogliamo restare in gioco.
Chiudere il cerchio significa andare fino in fondo, trovare un modello, sperimentarlo e, tutti insieme, renderlo efficace.
E i modelli dovranno non solo essere verticali ovvero che riguardino la nostra singola impresa, ma piuttosto orizzontali ovvero che coinvolgano più imprese per far fronte comune e dare efficacia ai nostri sforzi.
Con le due dimensioni - verticale e orizzontale - sarà possibile rendere le nostre attività circolari e rendere possibile la chiusura del cerchio per gli anni a venire.»