CICERONE...UN ANTICOMUNISTA!?
"Una nazione può sopravvivere ai suoi imbecilli ed anche ai suoi ambiziosi, ma non può sopravvivere al tradimento dall'interno. Un nemico alle porte è meno temibile perché mostra i suoi stendardi apertamente contro la Città. Ma per il traditore che si muove all'interno, le porte sono aperte; ed il suo mormorio si sposta dalle strade alle sale del governo stesso. Perché il traditore non sembra un traditore; parla una lingua che è familiare alle sue vittime, e ne usa il medesimo volto e le identiche vesti, appellandosi alle profondità del cuore umano. Fa così marcire il cuore di una nazione, lavorando in segreto come un estraneo nella notte, per abbattere i pilastri di quella Città, infettandone in modo inesorabile il corpo politico".
MARCO TULLIO CICERONE (Senato di Roma - 42 A.C)
...esattamente come fa un cancro biologico col proprio ospite...che ne imbroglia i leucociti rivestendo di normalità le proprie cellule tumorali...in ciò oltrepassando indenne le difese immunitarie che altrimenti quelle cellule distruggerebbero immediatamente.
E guarda caso...allo stesso specifico modo... punto punto... rispetto a quel che fa con le società umane il comunismo... il quale riveste di umana normalità la propria demoniaca natura... spacciando per normalissimi cittadini i propri esponenti...e per conquiste sociali tutte le progressive alterazioni tumorali indotte ai meccanismi di funzionamento della società.
Non per nulla vent'anni fa ci ho scritto il libro "Ammalati di Comunismo". Non per nulla da sempre definisco quei demoni "comunisti tumorali".