# Cinquina - 5 Sfide che ieri non c'erano

1. Competizione più intensa

Nel settore in cui opero, il vino italiano, non c'è stato un incremento significativo dei produttori, ma questo non significa che non sia aumentata la concorrenza.

Vuoi per la crisi iniziata nel 2008, che ha portato molte cantine ad uscire dal proprio guscio, vuoi per la maggiore facilità di accesso ai mercati, le cantine che si affacciano oltre confine sono aumentate in maniera esponenziale.

Ma ancora di più sono aumentate le cantine di altri paesi, che stanno crescendo in numeri e qualità e quindi in forza competitiva.

Un manager oggi ha quindi più difficoltà ad emergere e far notare i propri prodotti/servizi ed è quindi necessario un approccio diverso, più professionale ed innovativo, più smart, veloce, dinamico.

Gli strumenti ci rendono la vendita all'estero più semplice, ma la competizione la rende più complicata.

2. Globalizzazione

Il nostro consumatore può essere sotto casa come dalla parte opposta del mondo, quasi senza alcuna differenza. Grazie alla globalizzazione, il consumatore oggi è molto diverso da quello di qualche anno fa. Probabilmente ha visitato molti paesi nel mondo, spostandosi per lavoro e per piacere, parla almeno una lingua straniera, ha cercato il nostro prodotto online, forse ha scritto una recensione su di noi che chiunque, in qualsiasi altra parte del mondo, può leggere.

Per le aziende questo rappresenta un cambiamento fondamentale. Non si può mentire, non si può giocare sporco, non è possibile tralasciare nessun consumatore.

La parola d'ordine oggi deve essere trasparenza, costanza, attenzione.

Il contatto con il consumatore finale, che probabilmente non ha acquistato il prodotto da noi è e deve essere comunque diretto, veloce, empatico.

3. Rapidità di risposta

Chi non è più giovanissimo è cresciuto in un mondo in cui le cose cambiavano ad una velocità completamente diversa di quanto non facciano adesso.

L'accelerazione a cui il cambiamento è arrivato, e arriverà, non ha precedenti nella storia dell'uomo, rappresentando al tempo stesso una grande opportunità ma anche una grande sfida. La fedeltà al marchio è in genere bassa, la voglia di provare cose nuove è alta, l'accesso a risorse e conoscenze non è mai stato così alto.

Non è mai stato così semplice guadagnare un cliente, ma al pari anche perderlo.

Per questo le aziende devono essere rapide nel capire e sfruttare il cambiamento, senza perdersi in lungaggini burocratiche, snellendo il processo decisionale e fidandosi dei propri manager. Arrivare in ritardo su un trend può significare un costo alto.

4. Social business

È impossibile fare Export senza comunicazione, ed oggi è impossibile fare comunicazione senza i social.

Ma come usarli? Quali? Quanto? Basarsi sui classici (Facebook), o correre dietro agli ultimi trend (Tik tok)? Postare i propri post, con una comunicazione "uno a molti", o crearsi una community che chiede interazione? O ancora, spiare cosa fanno gli altri, o cercare feedback sul nostro prodotto?

Una delle maggiori difficoltà che ho riscontrato è che a diversi paesi od aree corrispondono social diversi, come WeChat in Cina, VK in Russia solo per fare due esempi. Come gestire la presenza su questi social? 

Dall'Italia, con le nostre conoscenze è quasi impossibile, e soprattutto inutile, ed è quindi necessario trovare agenzie valide che conoscano il social in questione sotto l'aspetto tecnico ed ancora più importante sotto quello del cosa funziona e cosa no.

5. Sostenibilità

Non solo Greta, non solo Bio, ma quello della sostenibilità è oggi un trend duraturo e stabile. Sotto questo ampio cappello rientrano vari tipi di concetti, che vanno dall'attenzione al sociale a quella per l'ambiente, dalla condizione dei lavoratori alla vicinanza al territorio.

Aziende grandi e piccole negli ultimi mesi hanno cambiato il loro atteggiamento, spostando l'attenzione dal solo profitto "a tutti i costi", ad una migliore gestione delle risorse con minor impatto ambientale. Tra queste, ha fatto notizia l'accordo delle grandi aziende della Silicon valley, che hanno deciso di abbandonare la rincorsa al profitto per aderire ad un'immagine più "green".

Reale interesse, o mossa di marketing? Sicuramente anche la seconda, non lo neghiamo, ma comunque un segnale importante.

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