COMBATTI IL CYBER CRIME CON GLI INCENTIVI PER LE PMI

COMBATTI IL CYBER CRIME CON GLI INCENTIVI PER LE PMI

L’osservatorio PRONTO INTERVENTO CYBER (www.prontointervento-cyber.it) rileva che la paura principale degli imprenditori ed IT-Manager con i quali si confronta è la leggerezza con cui il dipendente medio affronta il tema quotidiano della cyber-sicurezza. A volte può infatti capitare che il dipendente non senta l’azienda come un bene proprio e da difendere, quindi tenda ad operare in modo disinformato (oppure se informato in modo superficiale). Ciò apre de facto le porte al cyber crime che con le classiche “rete a strascico digitali” come phising e social engineering riesce a ottenere facilmente le credenziali del dipendente. A questo punto il criminale entra comodamente nella rete aziendale, può applicare tecniche di privilege escalation e defense evasion per impossessarsi del livello di privilegi necessario a esfiltrare tutti i dati.

Secondo un recente report IBM sulla cyber security sono due gli elementi interessanti che si notano nelle ultime statistiche degli attacchi informatici contro le aziende Italiane.

  • Il primo elemento riguarda gli attacchi dove lo smart working ha reso più complessa la difesa della attack-surface aziendale. Le PMI hanno fatto fatica ad adeguare la propria cybersecurity alle nuove condizioni lavorative. Probabilmente l’espandersi della “surface” ha rallentato la capacità di rilevare e rispondere tempestivamente all’attacco.
  • Il secondo elemento è la conferma che il fattore umano, o come spesso lo definiamo “il dipendente maldestro” sia l’anello più debole della catena. Il furto di credenziali-utente è la causa più comune di attacchi informatici e relativi data-breach (questo caso rappresenta quasi il 45% dei casi totali).

Un primo intervento che raccomandiamo alle PMI italiane è di sfruttare subito le agevolazioni di credito d’imposta del piano TRASFORMAZIONE 4.0: il 50% degli investimenti in cyber security e formazione in sicurezza informatica. 

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La piccola e media azienda italiana, per limiti culturali che la spingono a considerare la sicurezza informatica un costo evitabile, investe in modo insufficiente nella sua sicurezza. Le stesse PMI rischiano di diventare la testa di ponte per i criminali che vogliono inserirsi nelle supply chain e naturalmente cercano gli anelli più deboli su cui iniziare il proprio attacco.

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