COMBATTI IL CYBER CRIME CON GLI INCENTIVI PER LE PMI
L’osservatorio PRONTO INTERVENTO CYBER (www.prontointervento-cyber.it) rileva che la paura principale degli imprenditori ed IT-Manager con i quali si confronta è la leggerezza con cui il dipendente medio affronta il tema quotidiano della cyber-sicurezza. A volte può infatti capitare che il dipendente non senta l’azienda come un bene proprio e da difendere, quindi tenda ad operare in modo disinformato (oppure se informato in modo superficiale). Ciò apre de facto le porte al cyber crime che con le classiche “rete a strascico digitali” come phising e social engineering riesce a ottenere facilmente le credenziali del dipendente. A questo punto il criminale entra comodamente nella rete aziendale, può applicare tecniche di privilege escalation e defense evasion per impossessarsi del livello di privilegi necessario a esfiltrare tutti i dati.
Secondo un recente report IBM sulla cyber security sono due gli elementi interessanti che si notano nelle ultime statistiche degli attacchi informatici contro le aziende Italiane.
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Un primo intervento che raccomandiamo alle PMI italiane è di sfruttare subito le agevolazioni di credito d’imposta del piano TRASFORMAZIONE 4.0: il 50% degli investimenti in cyber security e formazione in sicurezza informatica.
La piccola e media azienda italiana, per limiti culturali che la spingono a considerare la sicurezza informatica un costo evitabile, investe in modo insufficiente nella sua sicurezza. Le stesse PMI rischiano di diventare la testa di ponte per i criminali che vogliono inserirsi nelle supply chain e naturalmente cercano gli anelli più deboli su cui iniziare il proprio attacco.