COME DIVENTARE UN LEADER: 10 QUALITÀ CHE FANNO LA DIFFERENZA

COME DIVENTARE UN LEADER: 10 QUALITÀ CHE FANNO LA DIFFERENZA

Il concetto di leadership si presta ad interpretazioni e punti di vista molto diversi tra loro. Alcuni credono che per essere un buon leader basti ricoprire un ruolo gerarchico importante nell’azienda (come se una scrivania potesse davvero influire sulle doti di una persona), altri riducono il tutto all’attività di dare ordini in modo autoritario e rigido. Niente di più sbagliato e fuorviante!

La leadership è data da un insieme di qualità personali che ci vengono riconosciute dalle altre persone e che ci aiutano a gestire ogni possibile difficoltà, nel lavoro come nella vita di tutti i giorni.

Ecco come diventare un leader.

1. Competente

Non ci può essere leadership senza conoscenza ed esperienza della materia in cui si opera. Questo è poco, ma sicuro. Per essere una buona guida agli occhi dei tuoi collaboratori devi avere le mani in pasta e conoscere il più possibile il settore in cui operi.

2. Positivo

L’attitudine positiva non può di certo mancare. Anche nei momenti di difficoltà il vero leader deve riuscire a vedere i pro di ogni situazione e agire di conseguenza. Questo approccio è utile anche per infondere altrettanta positività anche alle persone che ti stanno intorno, motivandole a superare le avversità.

3. Carismatico

Il carisma è un’arma potentissima per ottenere il consenso e la fiducia delle persone che lavorano con te. Fascino, dialettica e gestualità sono tutte cose in grado di esercitare un’ascendente sugli altri, che saranno molto più inclini a rispettare la figura del capo.

4. Propositivo

Chi non risica non rosica. E se questo detto vale per ogni persona in generale, a maggior ragione deve essere una verità assoluta per un buon leader. Anche se una sfida può sembrare impegnativa, finché non la si affronta non arriveranno mai i risultati. Un leader che resta sempre nella sua zona di comfort non è un vero leader.

5. Autocritico

Una delle virtù più importanti che dovrebbe avere chi sta al comando è quella di essere oggettivi anche con se stessi, di non prendersi troppo sul serio, riconoscere i propri difetti, ammettere i propri errori e rendersi disponibile a migliorare per il bene di tutto il team.

6. Responsabile

Così come deve saper rischiare, è altrettanto vero che il leader deve anche prendersi la responsabilità delle sue azioni e delle sue decisioni, nonché degli errori che eventualmente vengono commessi da un qualsiasi membro del suo team.

7. Lungimirante

Altra cosa che contraddistingue un buon leader è quella di avere obiettivi ambiziosi per il futuro. Una sorta di visione di insieme che regola e alimenta tutte le azioni che egli stesso andrà a svolgere. Gli stessi obiettivi di lungo periodo poi devono essere condivisi con il resto del gruppo affinché possano essere raggiunti.

8. Inclusivo

Non può esistere leader senza un team da guidare e coordinare… è l’unione a fare la forza! Proprio per questo, chi sta al comando deve essere in grado di mantenere coeso il team evitando che qualcuno venga emarginato o lasciato indietro.

9. Empatico

Per mantenere il gruppo unito è essenziale prima di tutto essere in grado di gestire le singole persone. A tale scopo l’empatia gioca un ruolo chiave nell’interpretare lo stato d’animo altrui e creare con chi ci sta intorno un legame emotivo. In questo modo si andrà a rafforzare anche la fiducia del team verso la figura del leader.

10. Autorevole

Ultima cosa è l’essere autorevole, non autoritario! Dove sta la differenza? Per capirlo ti suggerisco di leggere questo articolo dove spiego la vera differenza tra capo e leader. In sostanza per essere autorevole agli occhi dei tuoi collaboratori, dovrai lavorare su tutto ciò che ho raccontato fino ad ora. Solo così avrai una squadra attiva, motivata e collaborativa… che riconoscerà in te autorevolezza!

Ora che conosci le qualità principali per guidare il tuo team è giunto il momento di rimboccarsi le maniche e lavorare sulla tua leadership.

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