Come gestire la comunicazione con il capo
BREVE STORIA TRISTE DI MALA COMUNICAZIONE SUL LAVORO
Di solito funziona cosi:
stai lavorando, sei in difficolta ma non ti rivolgi ai tuoi superiori o referenti per “paura”.
Di cosa? Di innervosirlo/a, di farti vedere incapace, perché non sai gestire la sua reazione.
Quindi non chiedi, sbagli e le conseguenze sono peggiori di quelle in cui saresti incorso se avessi chiesto.
Questi che definisci problemi con il capo sono in realtà problemi di comunicazione con il capo.
Ora.
Certo che più riesci a gestire in autonomia i problemi sul lavoro, più un capo ti apprezza ma se non ci riesci, dopo averci provato in tutti i modi, devi farlo presente e basta farlo con le parole giuste.
DOMARE IL DRAGO CON LE PAROLE GIUSTE
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2. Non iniziare il discorso con “ non riesco”, “ho un problema” : dimostragli prima tutti i tentativi che hai fatto per risolverlo.
3. Ora, dimostrazione alla mano dei tuoi sforzi, digli che ancora non riesci a trovare una soluzione e hai bisogno del suo consiglio, non aiuto: la parola aiuto suona spesso come “non sono capace, fallo tu”, mentre chiedere un consiglio in base all'esperienza dell'altro significa non sminuire le proprie capacità ed esaltare quelle di chi ha più esperienza di noi.
4. Se la reazione dell'altro è comunque stizzita non entrare in polemica e nemmeno in giustificazioni eccessive del tipo “ma io ci ho provato, guarda”. Cerca piuttosto di far capire a chi hai di fronte che se stai chiedendo ausilio è perché ci tieni a diventare un professionista migliore in vista del bene comune: il successo dell'azienda.
Se ti ritrovi in questa situazione di “mala gestione della comunicazione”, sai dove trovarmi.
www.dialogico.it
Elisa Colleoni
alias La Eli di Dialogico