COME INTRODURRE LA CULTURA DEL COACHING IN AZIENDA | 5 consigli per cominciare
Introdurre la cultura del Coaching in azienda è come inserire l’insegnamento della filosofia nella corso di economia, significa insegnare alle “persone del fare”, ovvero ai Manager e agli imprenditori – l’arte dell’ “ipotizzare per realizzare”.
Imprenditori e Manager soprattutto sono abituati a pensare per obiettivi e paradigmi già percorsi, questo limita la capacità di creare innovazione e sviluppo perché crea delle gabbie in cui la mente viene costretta e limitata nella sua espressione.
Del resto, tra le competenze che Industry 4.0 ha identificato come strategiche vengono indicate capacità e competenze prima definite invece come trasversali (e in qualche modo considerate come marginali sino a pochi anni fa).
Pensiero Trasversale, Intelligenza Emotiva e Creatività sono mindset, approcci e cultura. Un modo in cui la persona vive la sua presenza in azienda e all’esterno, traducendo in modalità di pensiero ed azione la cultura aziendale e la value proposition, mettendo così in risalto unicità ed eccellenze.
Tale approccio può essere facilmente stimolato e sviluppato mediante le tecniche di coaching che agiscono sulla capacità di cambiamento e resilienza delle persone, sostenendone benessere, motivazione e quindi performance.
Vediamo come - attraverso 5 consigli pratici - si può introdurre il Coaching nella pratica professionale quotidiana.
AD ETAss | Career and Digital Coach ICF and mBIT Certified | past Forbes HR Council Editor | LinkedIn Partner | HR Communication | Employer Branding & Talent Acquisition
6 anniPer chi fosse interessato, abbiamo un corso in partenza finanziato con FONDIR. https://mailchi.mp/93611959bf0d/invito-workshop-hr3d_10_07_2018_milano-2899457 - Per Info: Barbara Guidi, tel. 0362.231231
HR BUSINESS PARTNER
6 anniCondivido in pieno l'articolo e aggiungo che la vera sfida sarà implementare sempre di più il coaching come stile di leadership.
Il mio motto: “Tratta i tuoi collaboratori come il migliore dei tuoi clienti”
6 anniCondivido il pensiero di fondo e penso che fare leva sulle cosiddette competenze trasversali non solo sia utile ma necessario. Grazie alla digitalizzazione i manager dovranno gestire sempre di più il fattore umano. Senza dimenticare che i managar stessi sono persone e non macchine.