Come salvare Vite e ponti (Genova) con IoT
Adriano Rando - IoT

Come salvare Vite e ponti (Genova) con IoT

Ancora non siamo abituati o non riusciamo a pensare al mondo del digitale come una nuova frontiera per gestire, monitorare e salvare delle vite. Ebbene si, si possono e potevano salvare delle vite anche a Genova, bastava integrare in qualsiasi momento dei dispositivi di monitoraggio.

Il mercato del IoT cresce, crea e miglioria il business, ma non solo, può e deve prevenire incidenti, infrastrutture.


Ma cosa è possibile fare e monitorare con IoT?

Con nuovi i nuovi sensori è possibile monitore:

  • Oscillazioni 
  • Tensioni
  • Carichi
  • Vibrazioni 
  • Movimenti di masse 
  • Temperature e misurazioni chimiche 
  • Velocità 
  • E molte altre misure ….

Tutte queste misure sono necessarie e utilizzabili per prevenire (appunto) un crollo di un ponte come quello di Genova, è possibile registrare e inviare allarmi, è possibile imporre secondo delle soglie nel tempo e nelle misurazioni manutenzioni, verifiche e controlli.

Insomma potrebbe salvare vite, non creare disaggi ad una comunità, non creare problemi di business in un mondo che corre, che richiede e necessita sempre di più sicurezza. 

State pensando ai limiti dell’IoT?

Vi anticipo e vi rispondo!!! Oggi non ci sono più limiti, i limiti di applicazioni sono dovute alla nostra competenza e progettazione, al nostro limiti di visione nell'applicare nuove tecnologie a modelli già esistenti o nuovi. Si è parlato e si parla in maniera continua e selvaggia di Smartcity, di digital Transformation, di Innovation.

Oggi abbiamo a nostra disposizione diversi tipi di device già pre-configurati pronti ad essere impiegati, o abbiamo la possibilità di crearli e progettarli secondo nostra richiesta.

Non abbiamo più limiti per la connessione grazie ai multi provider internazionali, grazie alle varie configurazioni e disponibilità delle varie reti.

Non abbiamo più limiti di spazio e raccolta dati grazie ai cloud che dispongono di configurazioni e spazio scalabili secondo le nostre esigenze.

Abbiamo soltanto un limite, quello umano a non applicare qualcosa di cosi semplice ed efficace, come la nuova tecnologia che già molti paesi stanno applicando per migliorarsi. Modelli di innovazione che tendono e migliorano diversi settori e professioni, modelli di gestione e manutenzioni che assicurano il successo di un progetto.

In conclusione.

Questo articolo non ha la pretesa di insegnare come e dove applicare le nuove tecnologie.

Non è mia intenzione criticare il lavoro di nessun ingegnere o altra categoria che svolge il proprio lavoro anzi a riflettere ed applicare nuovi modelli di cooperazione.

Esprimo profonda vicinanza e cordoglio alle famiglie delle vittime e a quanti sono rimasti coinvolti in questo drammatico evento.

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