Come tre agenzie possono influenzare l'economia e la politica del mondo

Come tre agenzie possono influenzare l'economia e la politica del mondo

Probabilmente se hai avuto modo di leggere i giornali negli ultimi anni o avrai ascoltato di sfuggita un telegiornale avrai sentito nominare uno di questi tre nomi:Standard & Poor's, Moody's e Fitch. Esse sono le cosiddette "tre sorelle" del rating, continuano a esercitare un'influenza determinante sulle sorti di Stati sovrani e grandi corporation, nonostante le critiche e le turbolenze degli ultimi quindici anni.

Il loro giudizio, espresso attraverso una scala di valutazione che va dalla ambita tripla A al temuto default, può determinare il destino di intere economie nazionali. Di fatto le agenzie di rating sono diventate delle istituzioni para-governative, il loro giudizio influenza direttamente il costo del debito pubblico e, di conseguenza, le politiche economiche dei governi.

L'esempio più eclatante di questo potere si è manifestato durante la crisi del debito sovrano europeo, era il 2011, il declassamento del rating italiano da parte di S&P innescò una spirale speculativa che portò lo spread BTP-Bund a livelli record, contribuendo alla caduta del governo allora in carica. Un esempio che illustra perfettamente come questi "arbitri" del mercato possano influenzare non solo le variabili economiche, ma anche gli equilibri politici.

Ma il loro ruolo va ben oltre la valutazione del debito sovrano, nel settore privato, il rating determina l'accesso e il costo del credito per le imprese, influenzando decisioni di investimento e strategie di sviluppo. Con un giudizio che va dalla tripla A, se lo stato o l'azienda si trovano nella condizione ottimale, a default(D) se sta per esserci un collasso, il loro giudizio è diventato un must nel mondo finanziario. Un declassamento può significare maggiori oneri finanziari, minore capacità di raccolta sul mercato dei capitali e, nei casi più gravi, crisi di liquidità.

Ovviamente, il sistema non è esente da criticità, ne è un esempio la crisi finanziaria del 2008, che ha messo in luce i limiti di questo modello: le agenzie mantennero rating elevati per i titoli subprime fino a poco prima del collasso di Lehman Brothers. Il problema principale risiede nel modello di business: le agenzie sono pagate dagli stessi soggetti che devono valutare, creando un potenziale conflitto di interessi.

Nonostante le proposte di riforma e l'emergere di alternative, come le agenzie di rating cinesi e le valutazioni ESG, il trittico S&P-Moody's-Fitch mantiene una posizione dominante. La loro influenza sui mercati globali resta immutata, come dimostrano le recenti reazioni alle modifiche del rating sovrano di diverse economie emergenti.

Il loro ruolo sta evolvendo, poiché sta cambiando il contesto, c'è una crescente complessità dei mercati finanziari e di sfide globali come il cambiamento climatico e la transizione energetica. L'integrazione di criteri di sostenibilità nelle valutazioni e la crescente attenzione alla resilienza dei modelli di business rappresentano nuove frontiere per questi "guardiani" del credito globale.

La sfida per il futuro sarà trovare un equilibrio tra la necessaria funzione di valutazione indipendente e l'esigenza di maggiore trasparenza e accountability. Nel frattempo, governi, imprese e investitori continuano a scrutare con attenzione ogni loro movimento, consapevoli che un singolo upgrade o downgrade può ancora cambiare le sorti dei mercati.


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Francesca Rossato

GLOBAL GOODWILL AMBASSADOR ALMA MATER UNI SUSSEX UNI SIENA LEWES COLLEGE BERLITZ. ERASMUS GENERATION , WS INSTITUTE

2 mesi

Interesting

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