Il grande passaggio: la sfida generazionale che ridisegna il futuro delle imprese italiane
Il tessuto imprenditoriale italiano si trova di fronte a una sfida epocale: nei prossimi 5 anni, oltre il 70% delle imprese familiari dovrà affrontare il passaggio generazionale. Un processo delicato che coinvolge circa 2,4 milioni di aziende e che potrebbe ridisegnare radicalmente il panorama economico nazionale. La questione non è più rimandabile e richiede un'attenzione immediata da parte di tutti gli attori coinvolti.
Il quadro che emerge dai dati dell'Osservatorio AUB (AIDAF, Unicredit, Bocconi) è tanto chiaro quanto preoccupante: le imprese familiari, che rappresentano l'85% del totale delle aziende italiane e generano circa il 70% del PIL nazionale, si trovano in un momento cruciale della loro storia. La statistica più allarmante riguarda la sopravvivenza di queste imprese: solo il 33% riesce a superare il passaggio dalla prima alla seconda generazione, mentre il passaggio alla terza generazione vede sopravvivere appena il 15% delle aziende originarie.
Le sfide
Il panorama delle difficoltà è complesso e multiforme, il 45% degli imprenditori senior non ha ancora avviato alcuna pianificazione per il passaggio generazionale, rischiando di trovarsi impreparato nel momento più importante. Il divario generazionale si manifesta in modo particolare nelle visioni strategiche: il 38% dei potenziali successori ha concezioni radicalmente diverse rispetto ai predecessori sulla direzione da dare all'azienda. Ma è soprattutto sul fronte digitale che si evidenzia il maggior contrasto: il 65% delle nuove generazioni considera la trasformazione digitale una priorità assoluta, mentre solo il 30% della generazione uscente ne comprende pienamente l'importanza.
Storie di successo
Il panorama italiano offre alcuni esempi illuminanti di passaggi generazionali gestiti con successo, il gruppo Branca rappresenta un caso emblematico: giunta alla sesta generazione, l'azienda ha saputo reinventarsi mantenendo salda la propria identità. Niccolò Branca, attuale presidente e Ceo, ha guidato l'azienda attraverso una profonda trasformazione digitale, espandendo la presenza internazionale del gruppo senza tradire i valori fondanti dell'impresa familiare.
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Un altro caso significativo è quello di Brunello Cucinelli, dove il passaggio generazionale è stato pianificato con largo anticipo. L'imprenditore umbro ha iniziato a preparare le figlie Camilla e Carolina fin da giovani, permettendo loro di crescere all'interno dell'azienda assumendo gradualmente ruoli di responsabilità sempre maggiore. Oggi, mentre Brunello mantiene la visione strategica come presidente esecutivo, le figlie gestiscono rispettivamente le aree creative e commerciali, in un equilibrio che ha permesso all'azienda di continuare la sua crescita.
La portata economica di questa transizione è considerevole: si stima che la mancata pianificazione del passaggio generazionale costi all'economia italiana circa 10 miliardi di euro all'anno in termini di perdita di competitività e posti di lavoro. Questi numeri evidenziano come il successo o il fallimento di questi passaggi generazionali non sia solo una questione familiare, ma un tema di interesse nazionale.
La strada da seguire
L'esperienza dei casi di successo e gli studi del settore indicano chiaramente la strada da seguire, la pianificazione del passaggio generazionale deve iniziare con largo anticipo, idealmente 3-5 anni prima del passaggio effettivo. Questo periodo permette di sviluppare un percorso strutturato di formazione per i successori, che devono acquisire non solo le competenze tecniche necessarie, ma anche la profonda comprensione dei valori e della cultura aziendale.
Gli esperti del settore sottolineano l'importanza di un approccio graduale, dove il passaggio di consegne avviene attraverso un affiancamento progressivo tra generazioni, questo processo permette di trasferire non solo le competenze tecniche, ma anche quel patrimonio di relazioni e conoscenze tacite che spesso rappresenta il vero vantaggio competitivo delle imprese familiari.
Un elemento fondamentale è anche il coinvolgimento di figure esterne alla famiglia, come manager professionisti e consulenti specializzati, che possono portare obiettività e competenze specifiche al processo di transizione. Sempre più aziende stanno anche optando per la creazione di consigli di famiglia e patti di famiglia, strumenti che aiutano a gestire in modo strutturato il rapporto tra famiglia e impresa.
Il passaggio generazionale nelle imprese familiari italiane rappresenta una sfida importantissima anche per il futuro dell’economia italiana. La sua gestione richiede un approccio strutturato e lungimirante, che sappia coniugare il rispetto della tradizione con la necessità di innovazione. Ci troviamo in un momento in cui, se non saranno attuate le giuste misure per il passaggio generazionale e per mantenere la governance aziendale, molte aziende estere metteranno le mani su uno dei nostri fiori all’occhiello che spesso rappresentano l'italianità nel mondo. Le aziende che sapranno gestire con successo questa transizione non solo garantiranno la propria sopravvivenza, ma potranno trasformare questa sfida in un'opportunità di rinnovamento e crescita. Il futuro dell’economia italiana passa necessariamente attraverso il successo di questi passaggi e dalla capacità del sistema paese di supportare le imprese in questa delicata fase di transizione.
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2 mesiOttimo articolo! E' vero, molte imprese faticano a prepararsi per questo cambiamento, spesso senza un piano chiaro, con idee diverse tra generazioni su strategie e tecnologie. Questo crea rischi per la competitività dell’economia italiana. L’articolo giustamente propone la pianificazione anticipata come soluzione, ma suggerisce anche, a mio avviso, un approccio più flessibile. Invece di seguire regole rigide, le imprese potrebbero puntare su adattabilità e collaborazione tra generazioni. In questo modo, la transizione diventa un’opportunità per crescere e innovare insieme. Le due generazioni, lavorando insieme, possono trovare nuove soluzioni, imparando l’una dall’altra e preparandosi meglio ai cambiamenti del mercato. Questo approccio rende il passaggio generazionale un’occasione per rafforzare l’azienda, rendendola più pronta ad affrontare il futuro.