Commercio locale: il Natale come strategia di sviluppo per tutto l'anno.
La “campagna natalizia” da fare a favore del mercato locale non è quella che mira ad “educare” l’acquirente sull’acquisto sotto casa a discapito di quello online, perché questo rischia solo di essere come i bei film di Natale che risvegliano il buon cuore nel solo periodo natalizio, un “tampone” che, peraltro, non risolve le vere necessità imprenditoriali.
Il Natale, periodo commerciale potentissimo, dovrebbe diventare invece momento di attuazione di una strategia capace di aiutare l’attività per tutti gli altri giorni dell’anno.
Per questo, le attività dovrebbero lavorare e investire su servizi capaci di attrarre e coinvolgere i clienti per tutti i 365 giorni. Continuare a pensare che dev’essere il cliente a dimostrarsi “attento al negozio sotto casa” nella scelta dei suoi acquisti (e non il contrario) rispetto al ventaglio di opportunità che ha a disposizione e alle scelte che può fare, è una visione purtroppo cieca e ormai "fuori tempo".
Per chi come me lavora in questo settore come un vero partner a fianco di imprenditori e titolari, queste cose le deve ripetere in maniera esplicita e diretta, a costo di apparire impopolare, perché diversamente, si continuerà a vedere attività chiudere e vendere servizi di marketing e pubblicità al kg perché dicono che serve, ma senza un vero ritorno d’investimento.
Il potere ce l’ha chi acquista.
E oggi chi acquista lo fa in base alle informazioni che trova (per l’80% online anche per acquisti “sotto casa”), in base ai servizi offerti legati al processo di acquisto, in base a quanto si sentono considerati, in base alla capacità di ingaggio, ossia di come e in che modo si riesce a catturarne l’attenzione, in base ai servizi che si è capaci di dare e in base a quanto, nel tempo, si è in grado di restare vicini alla clientela.
Si tratta di rivedere l’organizzazione, si tratta di semiplificare i processi, si tratta di raggiungere e nutrire i clienti nel “luogo” dove ormai passano tanto tempo e sono facilmente raggiungibili, arrivando direttamente nelle loro mani, nelle loro tasche: ossia, sul loro cellulare.
Questo vuol dire innovare la vendita e l’offerta tradizionale a favore di un nuovo pubblico e modalità ormai consolidate.
Il marketing e i suoi strumenti sono ad oggi estremamente democratici e questo permette a tutti l’investimento in questa direzione. Lo scoglio più grosso ancora da affrontare resta la resistenza ad un cambiamento ormai diventato la nuova realtà di mercato.
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Il touchpoint oggi avviene online anche per le comunità locali e il commercio di prossimità e prevede una serie di azioni capaci di attirare a sè, nei propri punti vendita, i clienti nuovi e quelli consolidati, per poi tornare on line per nutrire e mantenere alta l'attenzione ai fini della fidelizzazione della clientela.
Questo processo è irreversibile!
Per tante attività domani, ad impedirne lo sviluppo, saranno i competitors che invece già oggi stanno investendo per dare risposte alle domande e necessità dei “nuovi clienti”.
Non vince l’imprenditore che aspetta, vince l’imprenditore che agisce!
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Roberta Voiglio | Digital Coach